Le 5 canzoni del biker

Le 5 canzoni del biker
Cristina Bacchetti
La moto. Protagonista di libri, film e musica. Sono moltissimi gli artisti che ne parlano nelle loro canzoni e alcuni brani, anche non citandola, riportano alla mente le scorrazzate su due ruote. Questa la nostra breve playlist. E voi, cosa ascoltate sotto al casco?
4 settembre 2015

Partiamo da un punto che metterà tutti d’accordo: non c’è suono più bello di quello del motore della nostra moto. Che si tratti dell’ultima sportivona o di una borbottante vecchietta, il sound del motore, magari enfatizzato da un bello scarico ad hoc, ci fa sempre gasare un bel po’.

Ma c’è anche chi, soprattutto durante i lunghi viaggi o nel rumoroso traffico delle città, ama diffondere nel casco la sua musica preferita per estraniarsi, rilassarsi, godersi la guida. Altri magari, ancora più fortunati con la loro bella motona touring munita di radio e casse di qualità, la musica se la godono lasciando pure la scia.

Anche Jorge Lorenzo, in griglia di partenza appena prima delle gare, si isola e si concentra ascoltando musica (Red Hot Chili Peppers i suoi preferiti) e a quanto pare… funziona!

A tal proposito abbiamo buttato giù una playlist di 5 pezzi, spaziando tra vari generi musicali e immaginandoci diverse situazioni in cui ascoltarla, ovviamente sempre in sella…

1. Born to be wild – Steppenwolf

Al primo posto, manco a dirlo, la mitica Born to be wild degli Steppenwolf, scritta nel 1968 da Mars Bonfire e celebre colonna sonora del film Easy Rider. La versione utilizzata nel film del 1969, diversamente dall’originale, inizia con un rombo di motore che non può non evocare (e istigare!) la voglia di viaggiare e prosegue col celebre riff che sicuramente vi sarete ritrovati a canticchiare dentro al casco durante qualche lungo viaggio.

«Fai correre il motore sull'autostrada, cercando l'avventura e tutto ciò che capita sulla tua strada». Scelta banale? No, se cantata a squarciagola all’inizio di un viaggio in solitaria, bagagli in spalla e aria in faccia.

2. Wanted Dead Or Alive – Bon Jovi

Dai ritmi graffianti degli Steppenwolf passiamo alla più melodica ballad dei Bon Jovi, non a caso ascoltata anche nei film Svalvolati on the road e Harley Davidson & Marlboro Man.

Era il 1987 e Jon Bon Jovi cantava «Guiderei tutta la notte solo per tornare a casa, sono un cowboy e cavalco un cavallo d’acciaio». Perfetta per affrontare il caos mentre andiamo al lavoro in moto o scooter, rilassante quando si torna a casa.

3. Motorcycles – Tico & The Triumphs (Paul Simon)

Ebbene sì: il grande Paul Simon, prima della celebrità arrivata col duo Simon & Garfunkel, tentò di sfondare nel rockabilly, genere spesso associato alla cultura motociclistica americana e tutt’oggi amato da moltissimi bikers. Il pezzo in questione, “Motorcycle” , suonato con i Tico & The Triumphs, è un inno al buonumore: se non lo conoscete ascoltatelo!

Perfetta come colonna sonora per un motoraduno di fine estate, da ascoltare e ballare a tutto volume, disturbata solo dai rombi di moto che vanno e vengono.

4. Sweet Home Alabama - Lynyrd Skynyrd

1974. Oltre 40 anni e non sentirli: un pezzo sempre attuale e che pare non aver nessuna intenzione di abbandonare la scena musicale. Un pezzo con una storia curiosa, perché nacque come risposta ai brani “Alabama” e “Southern Man” di Neil Young, dove l’artista criticava l'Alabama e il sud degli Stati Uniti. Nonostante la risposta provocatoria, Young ha sempre dimostrato di gradire “Sweet Home Alabama”, cantandola in alcuni suoi live e dichiarando di essere orgoglioso di avere il proprio nome nella canzone. Sì, perché i Lynyrd Skynyrd non ci sono andati leggeri e in una strofa della canzone cantano fieri: «Spero che Neil Young lo ricordi: un uomo del sud non ha bisogno di lui».

Amore e odio tra gli artisti a parte, da sempre Sweet Home Alabama, colonna sonora di molti film, riporta alla mente l’idea del viaggio.
Ce la immaginiamo suonata dalle casse di una motona cromata, durante un Coast to Coast a stelle e strisce.

5. La mia moto – Jovanotti

Per chiudere la Moto.it Playlist non poteva mancare un pezzo italiano! Lorenzo Cherubini aka Jovanotti, così come Max Pezzali e gli 883, ha diverse volte sottolineato nelle sue canzoni la passione per le due ruote ed è un grandissimo fan di Valentino Rossi. Uno dei suoi ultimi singoli, “Sabato”, sfoggia in copertina il mitico Malaguti Fifty Top, icona per tutti i giovani di qualche decennio fa. Per questo vogliamo fare un passo indietro e ricordare la sua bella “La mia moto” del 1989.

«La puzza di benzina mi fa girar la testa, quando sto su di lei è proprio la mia festa…». Perfetta per un moto-aperitivo in centro, con la morosa abbracciata dietro.