Comune di Milano prevenuto su moto e scooter?

Comune di Milano prevenuto su moto e scooter?
Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, ha una visione personale un po' inquietante delle due ruote a motore in città. L'abbiamo scoperto durante un incontro organizzato dalla Compagnia dell'Automobile
  • Ippolito Fassati
  • di Ippolito Fassati
10 gennaio 2013

Comune di Milano prevenuto su moto e scooter?


Mentre i milanesi non possono fare a meno della mobilità pratica, economica e poco inquinante data dalle due ruote e motore, l’assessore Maran sembra avere una percezione personale un po' troppo negativa su questi mezzi e su chi li conduce.
Il nostro collaboratore (Automoto.it), Paolo Ciccarone, ha incontrato il 2 gennaio - insieme ai colleghi della Compagnia dell’Automobile - Pierfrancesco Maran, assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde del Comune di Milano. Tema dell’incontro i problemi legati alla mobilità nel comune lombardo e le strategie future della giunta guidata dal sindaco Pisapia riguardanti diversi, scottanti argomenti (corsie preferenziali, parcheggi a pagamento, riduzione delle auto circolanti, piste ciclabili, parcheggi di moto e motorini sui marciapiedi, AreaC e molto altro ancora). Paolo Ciccarone racconterà agli ascoltatori di Radio Montecarlo l’esito del dibattito sabato mattina alle 12:25.

Ci teniamo a pubblicare alcuni passaggi dell'incontro che ci riguardano da vicino. I milanesi che infatti si muovono ogni giorno in moto e scooter – non per diletto, ma per lavoro – sono decine di migliaia. Sicuramente grazie a questo alto numero le città sono meno congestionate, meno inquinate e con minori problemi di parcheggio. Per questo sentire dalla viva voce di Maran (ascolta l’audio allegato) un atteggiamento personale pregiudiziale nei confronti dei motociclisti stona e fa suonare un campanello di allarme.

La mia percezione di moto e motorini è negativa. Parola di Maran


Abbiamo scoperto che il politico ha una percezione alquanto personale delle due ruote in città. A noi piacerebbe sapere che lui, come tutte le persone che amministrano la cosa pubblica, basi le sue scelte politiche sulla scorta di studi di settore o di elaborazioni statistiche, non certamente di pregiudizi personali. Ma l’audio non lascia dubbi.
«Abbiamo un problema generale di mancanza del rispetto delle regole che riguarda i ciclisti, i pedoni, gli automobilisti e forse mettiamo in pole position i motociclisti e gli scooter che oggettivamente sono la categoria più…».

Abbiamo scoperto che il politico ha una percezione alquanto personale delle due ruote in città

A questo punto Maran viene giustamente interrotto dal giornalista Giorgio Bungaro che gli chiede ragione di questa affermazione perlomeno discutibile.
La risposta di Maran ci spiazza.
«Oggettivamente come comportamento disinvolto in strada e numero di infrazioni sono la categoria… (peggiore, ndr)».
Ancora incalzato sul motivo della messa all’indice delle moto, Maran è autore di un clamoroso autogoal, tanto da ridurre le sue dichiarazioni oggettive a mere sensazioni personali. «E’ la mia percezione personale, sto parlando io e vi dico la mia percezione…».

La situazione per i motociclisti rischia di peggiorare


Noi cittadini delle percezioni personali degli Assessori ce ne facciamo poco, soprattutto se come temiamo, queste sono alla base di scelte politiche che possono peggiorare significativamente la qualità della nostra vita.
Va detto che oggi le moto e i motorini non sono mal visti a Milano: sono esentati dal pagamento per l’ingresso in AreaC, hanno accesso a molte corsie preferenziali destinate al trasporto pubblico e dalle forze dell’ordine è tollerato il loro parcheggio (purché non sia di intralcio ai pedoni) su alcuni marciapiedi.
Teniamo però alta l’attenzione sull’operato dell’assessore Maran, perché non vorremmo che l’aria cambiasse (non quella che respiriamo).
Le sue affermazioni finali, relative ai parcheggi delle due ruote, non ci fanno ben sperare: «Che una bici sosti sul marciapiede mi convince, che lo faccia un motorino o un auto mi convince meno».
Equiparare la sosta delle auto a quella dei motorini sui marciapiedi di Milano è un segnale che allarma.

Vista l'aria che tira, l'avviso ai motociclisti è chiaro. Cerchiamo di controllarci fra noi perché il comportamento di quella piccola minoranza presente in ogni "categoria", che parcheggia di traverso sui marciapiedi e invade le strisce pedonali, non ricada su tutti.
E a Maran continuiamo a suggerire di valutare bene la grande quantità di aspetti positivi che moto e scooter hanno sulla città.

(Foto in hp da Corriere.it)
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