Honda X-ADV: la parola al progettista

Honda X-ADV: la parola al progettista
Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
Kenichi Misaki è Large Project Leader dell’interessante Honda X-ADV che è stata presentata a Eicma. Lo abbiamo incontrato e intervistato al Salone per conoscere meglio la nuova Honda disegnata in Italia
  • Maurizio Tanca
  • di Maurizio Tanca
16 novembre 2016

Punti chiave

Abbiamo incontrato ad Eicma l’ingegner Kenichi Misaki, Large Project Leader dell’interessante Honda X-ADV. Misaki, che risiede in Giappone, è quindi il referente in Patria dei progetti che nascono in Italia, come questo interessante commuter automatico tuttofare “inventato” da Daniele Lucchesi e realizzato dal designer Maurizio Carbonara presso l’R&D Honda di Roma. Un veicolo notevole, secondo noi, ma anche secondo buona parte delle centinaia di appassionati che si accalcavano allo stand Honda in attesa del loro turno per ammirarne i nuovi modelli. E, non certo ultima, proprio la X-ADV.
Ecco cosa ci ha raccontato Misaki San della nuova creatura.


Ingegner Misaki, quando avete iniziato a pensare alla realizzazione di questo progetto, peraltro opera dell’R&D italiana?

«Quando i progettisti dell’R&D di Roma ci hanno proposto una nuova concept, per prima cosa ce ne hanno comunicato solo il nome: City Adventure. Anzi, ancor prima si chiamava Adventure Commuter. E quindi, al quartier generale giapponese ci siamo chiesti di cosa si trattasse. Ma quando sono arrivati i primi schizzi abbiamo capito subito cosa ci fosse dietro, e i capi si sono convinti immediatamente. Dopodiché il progetto è progredito molto rapidamente».

Quanto rapidamente?

«Non posso rivelare nulla riguardo ai nostri tempi di realizzazione, ma non è stato davvero difficile avere la loro approvazione».

È noto che in Italia i maxi-scooter abbiano da tempo riscosso grande interesse, tuttavia ci sembra che Honda non si sia mai espressa più di tanto in merito, rispetto ad altri costruttori, puntando a lungo sui Silver Wing, poi ribattezzati SW-T. Questo fino all’arrivo relativamente recente di modelli dotati di trasmissione DCT, Integra compresa quindi. E ora sembra che ci stiate prendendo gusto, anche con proposte ambiziose come la X-ADV

«È comprensibile che non sempre si possa indovinare cosa vorrebbero gli utenti; comunque sia, gli scooter di piccole dimensioni rappresentano chiaramente un business molto importante per noi. Ma oggi abbiamo anche la nuova X-ADV, simile, ma non proprio uguale all’Integra, anzi, la riteniamo un suo upgrade molto più versatile; e anch’essa è dotata della tecnologia DCT (ovvero la trasmissione a doppie frizione con cambio automatico/sequenziale, N.d.r.), che consideriamo un grande beneficio per i grossi scooter in termini di guidabilità e dinamica generale. È molto importante, infatti, poter godere di un feeling diretto e lineare tra motore e ciclistica, e in questo senso il DCT è un’arma molto importante, che va a sottolineare i vantaggi che questi mezzi (scooter e moto, N.d.r.) possono offrire».

Che previsioni avete per la nuova arrivata, in particolare riguardo ai mercati che fino ad oggi faticano ad accettare i maxi-scooter?

«Si, ci sono mercati (vedi Germania) dove i maxi-scooter non sono molto popolari. Però noi l’Integra la riteniamo e continuiamo a proporla come una vera moto, pur sapendo benissimo che viene considerata uno scooter: quindi pensiamo (e ci dispiace) che in Germania continueranno a snobbarla, e probabilmente sarà cosi anche per l’X-ADV. Dunque prevediamo che i mercati principali per questi nostri mezzi continueranno ad essere l’Italia, la Francia e la Spagna».

La X-ADV, contrariamente all’Integra, è dotata di un vano portaoggetti capace di contenere un casco integrale: sarà previsto anche per l’Integra, in una futura nuova versione?

«L’Integra è concettualmente differente, per avere il porta casco si dovrebbe sostituire la ruota posteriore con una più piccola. Infatti è così sull’X-ADV: la ruota motrice è da 15” per poter avere il porta casco, ma nel contempo per consentire alla sospensione posteriore una buona escursione in fuoristrada. Non solo: la ruota di minor diametro accorcia la rapportatura, quindi migliora spunto e accelerazione».

Quando si potrà sapere il prezzo di questo interessante nuovo modello?

«Non ne abbiamo ancora definito il prezzo, ma di certo abbiamo ben presente che il nostro riferimento sarà il T-Max, quindi cercheremo di regolarci in merito».

Sono previste future versioni della X-ADV pensate per un utilizzo in fuori strada più impegnativo, magari con gomme più adatte ad esagerare un po?

«Non abbiamo intenzione di enfatizzare ulteriormente l’indole fuoristradistica della nostra X-ADV: questo perché, pur definendola una Crossover scooter/off-road, la consideriamo comunque una commuter al 90%, quindi la cosa non avrebbe senso. Chi vorrà cimentarsi in qualche esperimento del genere, insomma, non potrà contare sulla nostra collaborazione: dovrà farlo ingegnandosi per conto suo».

Una domanda un po’ provocatoria: come mai la nuova Africa Twin monta esclusivamente pneumatici con camera d’aria, mentre l’X-ADV vanta anch’essa ruote a raggi, ma con gomme tubeless?

«Io non posso rispondere a questa domanda, perché non ho partecipato al progetto Africa Twin...».
 

 

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Honda X-ADV 750 (2017)
Honda

Honda
Via della Cecchignola, 13
00143 Roma (RM) - Italia
848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html

  • Prezzo 11.490 €
  • Cilindrata 745 cc
  • Potenza 55 cv
  • Peso 238 kg
  • Sella 790 mm
  • Serbatoio 13 lt
Honda

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Via della Cecchignola, 13
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848846632
https://www.honda.it/motorcycles.html

Scheda tecnica Honda X-ADV 750 (2017)

Cilindrata
745 cc
Cilindri
2 in linea
Categoria
Scooter Ruote alte
Potenza
55 cv 40 kw 6.250 rpm
Peso
238 kg
Sella
790 mm
Pneumatico anteriore
120/70 R17 M/C 58H
Pneumatico posteriore
160/60 R15 M/C 67H
Inizio Fine produzione
2017 2017
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