MotoGP. 3a giornata di test a Sepang 2012. Stoner sempre davanti

MotoGP. 3a giornata di test a Sepang 2012. Stoner sempre davanti
Giovanni Zamagni
Casey Stoner fa un altro sport e chiude i test con 0”591 di vantaggio su Jorge Lorenzo, 0”649 su Dani Pedrosa, 0”888 su Ben Spies e 1”217 su Valentino Rossi, quinto e in progressione | G. Zamagni
31 gennaio 2012

Terza giornata

Casey Stoner fa un altro sport e chiude i test con 0”591 di vantaggio su Jorge Lorenzo, 0”649 su Dani Pedrosa, 0”888 su Ben Spies e 1”217 su Valentino Rossi, quinto e in progressione. Solo ottavo Andrea Dovizioso, staccato di 1”650. La prima CRT (Colin Edwards) prende 5”115 in una giornata chiusa in anticipo per l’arrivo della pioggia poco dopo le 17 locali.
 

STONER: SEMPLICEMENTE IMPRESSIONANTE
Costretto a saltare la prima giornata di prove per un dolore muscolore alla schiena, Stoner ha poi dominato sia il secondo sia il terzo giorno, rifilando distacchi pesantissimi ai rivali. L’1’59”607 con il quale ha dominato i test l’ha realizzato al secondo giro, quando la temperatura era più fresca, poi ha compiuto altri tre passaggi sotto i 2’01”. Come al solito, Stoner ha girato poco – 21 giri totali, contro i 35 di Lorenzo, i 26 di Pedrosa e i 42 di Rossi, il primo a scendere in pista -, ma sempre con grande costanza e velocità. Insomma, il futuro papà è già in forma e la Honda è sicuramente competitiva anche in versione 1000 cc.


LORENZO: SE LA PUO’ GIOCARE
Ma se il distacco sul singolo giro indica una netta supremazia della coppia Stoner-Honda, l’analisi dettagliata dei tempi dice che Jorge Lorenzo è molto più vicino di quel che appare. Anzi, sul passo gara, lo spagnolo della Yamaha è perfino messo meglio del rivale australiano: Lorenzo ha totalizzato ben 13 passaggi in 2’00”, confermandosi ancora una volta un autentico “martello”. Jorge, insomma, è andato decisamente forte e la sua prestazione è ancora più significativa se si pensa che non saliva in moto dallo scorso ottobre, quando si infortunò alla mano sinistra nel warm up del GP d’Australia. La M1 non è stata stravolta rispetto al 2011 (nemmeno la Honda, per la verità), continua a essere equilibrata, molto stabile in inserimento, ma con ancora qualche problema in accelerazione. Una buona moto, che Lorenzo guida alla grande. Anche Ben Spies non è andato piano, ma una innocua scivolata alla curva numero sei ha chiuso anticipatamente i suoi test: come al solito, l’americano della Yamaha è veloce, ma non convince completamente. Rimanendo in casa Yamaha, rispetto ai giorni precedenti ha fatto un passo indietro Cal Crutchlow, settimo a 1”501, mentre Andrea Dovizioso si deve accontentare dell’ottavo posto a 1”650: il pilota italiano si sta ancora adattando alla M1 e, soprattutto, è pesantemente condizionato dall’infortunio alla clavicola destra, fratturata nemmeno un mese fa mentre si allenava con la moto da cross.


ROSSI-DUCATI: PROGRESSI EVIDENTI
La grande attesa per il debutto della nuova Ducati, non è andata delusa, anche se il distacco (1”217) subito da Valentino Rossi potrebbe far pensare il contrario. Ma se si toglie Stoner, ecco che la differenza si dimezza e, soprattutto, Valentino ha migliorato sessione dopo sessione (oggi ha tolto un secondo), come non gli era praticamente mai successo nel 2011.
«Valentino – ha spiegato l’ingegner Filippo Preziosi, direttore tecnico di Ducati Corse – ha trovato la confidenza che gli mancava con l’anteriore: questo significa che abbiamo lavorato nella giusta direzione. Adesso dobbiamo migliorare la prima parte dell’accelerazione, intervenendo su ciclistica, elettronica e motore».
Dal 20 al 22 febbraio, prima quindi della prossima sessione malese (28 e 29 febbraio, 1 marzo) il test team Ducati sarà in pista a Jerez e, condizioni permettendo, ci sarà anche Nicky Hayden, che anche oggi ha chiuso le prove con ampio anticipo per i dolori alla spalla. Rossi, invece, aspetterà Sepang per tornare in sella alla Desmosedici, sicuramente soddisfatto per i progressi fatti. Naturalmente c’è ancora moltissimo da fare e in questo momento non sarebbe in grado di lottare per la vittoria, ma il salto in avanti rispetto all’anno scorso è evidente, anche se oggi nel passo-gara Valentino non è stato troppo incisivo. Ma, non dimentichiamolo, siamo solo all’inizio di un cammino molto lungo, iniziato però bene. Sesto Hector Barbera, che ha chiuso a un decimo da Rossi con la Ducati GP0.

PEDROSA E GLI ALTRI
Per quanto riguarda Dani Pedrosa, il suo terzo tempo non può essere considerato soddisfacente: l’anno scorso, lo spagnolo aveva chiuso i test di Sepang molto più vicino allo scomodo compagno di squadra. Dani non ha entusiasmato nemmeno sul passo, ma è anche giusto ricordare che lo spagnolo non è mai stato uno troppo regolare in prova, specie durante le sessioni di test. Vediamo a fine febbraio, quando sarà interessante verificare anche gli eventuali miglioramenti di Alvaro Bautista, al debutto con la Honda del team Gresini, e Stefan Bradl, con la RCV del team LCR: per il momento, entrambi non hanno entusiasmato, tutt’altro. Deludente, secondo le aspettative, il primo confronto diretto tra MotoGP e CRT, con Colin Edwards che ha chiuso al 15esimo posto a 5”115 da Stoner e a 2”5 dall’ultima MotoGP, la Ducati GP0 di Karel Abraham. Distacchi elevati che diventano abissali nel caso dei quasi sconosciuti Silva, Petri e Torres, perché, come si è detto più volte, il problema delle CRT non è solo nelle moto, ma anche nei piloti.


Classifica

1 Casey Stoner Repsol Honda Team 1:59.607 - - 21
2 Jorge Lorenzo Yamaha Factory Racing 2:00.198 +0.591 +0.591 35
3 Dani Pedrosa Repsol Honda Team 2:00.256 +0.058 +0.649 26
4 Ben Spies Yamaha Factory Racing 2:00.495 +0.239 +0.888 16
5 Valentino Rossi Ducati Team 2:00.824 +0.329 +1.217 42
6 Hector Barbera Pramac Racing Team 2:00.929 +0.105 +1.322 40
7 Cal Crutchlow Monster Yamaha Tech 3 2:01.108 +0.179 +1.501 26
8 Andrea Dovizioso Monster Yamaha Tech 3 2:01.257 +0.149 +1.650 40
9 Alvaro Bautista San Carlo Honda Gresini 2:01.384 +0.127 +1.777 34
10 Nicky Hayden Ducati Team 2:01.729 +0.345 +2.122 19
11 Stefan Bradl LCR Honda 2:01.894 +0.165 +2.287 38
12 Karel Abraham Cardion AB Motoracing 2:02.218 +0.324 +2.611 38
13 Katsuyuki Nakasuga Yamaha Factory 2:02.334 +0.116 +2.727 27
14 Franco Battaini Ducati Team 2:03.033 +0.699 +3.426 35
15 Colin Edwards NGM Mobile Forward Racing 2:04.722 +1.689 +5.115 36
16 Ivan Silva Avintia Racing 2:08.225 +3.503 +8.618 41
17 Robertino Pietri Avintia Racing 2:09.640 +1.415 +10.033 16
18 Jordi Torres Avintia Racing 2:10.184 +0.544 +10.577 29


Leggi i tempi di tutti i piloti giro per giro (PDF)


Seconda giornata


E’ stata una giornata intensa la seconda delle tre in Malesia, con tutti i piloti in pista, compreso il campione del mondo Stoner, bloccato ieri dal mal di schiena. E, come al solito, c’è voluto poco a Casey per rimettere le cose a posto: al terzo giro (!) aveva già realizzato 2’01”811, all’ottavo 2’01”245, al 19esimo 2’00”895, tempo che poi nessuno riuscirà più a battere. Così, l’indemoniato australiano ha rifilato 0”157 a Spies, 0”173 a Lorenzo, 0”613 a Pedrosa, 0”670 Crutchlow, 0”893 a Barbera e 0”991 Rossi.


STONER: PILOTA DA BATTERE
Insomma, è bastato poco per avere la conferma che è sempre Stoner il punto di riferimento, il pilota da battere, capace di realizzare ben 12 giri (su 29 totali) sotto i 2’02”. Rimane l’incognita della sua tenuta fisica, perché il problema di ieri alla schiena può essere considerato allarmante, ma se è a posto, diventa dura stare davanti alla coppia Stoner-Honda.


YAMAHA COMPETITIVA
Anche se la Yamaha sembra competitiva, con tre piloti nei primi cinque posti e Andrea Dovizioso nono, rallentato dai problemi fisici: la spalla destra, fratturata solo 26 giorni fa, non gli permette naturalmente di spingere a dovere e di sfruttare al meglio la M1. Lo ha invece fatto Ben Spies, rigenerato rispetto alle difficoltà di fine 2011. Ben è arrivato a soli 157 millesimi da Stoner, totalizzando nove giri sotto i 2’02”: non male, ma bisogna ricordare che anche nel 2011, nei test invernali, era stato velocissimo a Sepang, più del compagno di squadra. Esattamente come è successo oggi, ma se si guarda il cronologico si vede che Jorge Lorenzo è decisamente più costante (15 giri sotto i 2’02”): insomma, al momento è sempre lui il punto di riferimento del team. Ieri Lorenzo aveva dichiarato che la Yamaha ha potenziale e un buon margine di miglioramento, ma l’aspetto più importante è che Jorge sembra aver ritrovato velocità e costanza. Buono il quinto tempo di Cal Crutchlow, sicuramente in crescita, anche se il pilota del team Tech3 è ancora troppo altalenante nelle sue prestazioni.
 

ROSSI: UN SACCO DI LAVORO
Rispetto a ieri, Lorenzo si è migliorato di sei decimi, più o meno come è riuscito a fare Valentino Rossi, sceso da 2’02”392 a 2’01”886: una conferma che la GP12 ha margine di miglioramento. Oggi, Jeremy Burgess, capotecnico di Rossi, si è “scatenato” a provare assetti e soluzioni, sfruttando al massimo le ore a disposizione.
«Test positivi, si stanno provando un sacco di cose… La moto ragazzi è ancora giovane ma secondo me ha un bel potenziale» ha commentato Uccio su Twitter un attimo dopo la fine della sessione, a conferma che c’è molto lavoro da fare sulla nuova Desmosedici. Inevitabile: Honda e Yamaha possono sfruttare un’esperienza di molti anni sul telaio perimetrale, che per la Ducati, al contrario, è una novità assoluta. Siamo quindi in linea con quanto preventivato e la giornata di domani sarà forse più significativa per il tempo sul giro, mentre oggi si è pensato soprattutto alla messa a punto, con Burgess desideroso di verificare più strade possibili. Valentino è sempre stato il più veloce dei piloti Ducati, fino all’ultimo giro, quando Hector Barbera, in scia proprio a Rossi, è riuscito a portare la sua GP0 – la versione utilizzata da Rossi a Valencia – davanti alla GP12 ufficiale per un decimo, facendo infuriare Uccio e chi sta vicino a Valentino.

Nicky Hayden ha invece chiuso decimo a 1”459, ma il pilota americano ha dovuto smettere in anticipo, perché troppo dolorante alla spalla destra infortunata quest’inverno in allenamento. Discreto passo in avanti per Alvaro Bautista, ottavo in 2’01”933, mentre Stefan Bradl (11°) è incappato nella prima scivolata, fortunatamente senza conseguenze.


FUTURO PIU’ CHIARO
Mentre le CRT continuano a confermarsi un fallimento assoluto – Colin Edwards, con la Suter-BMW in versione 2011, perché con la 2012 ha avuto problemi elettronici, si è beccato 4”7 – si delinea il futuro della MotoGP: i costruttori avrebbero trovato un accordo perché le moto satellite non costino più di un milione di euro dal 2013, mentre le Case ufficiali non schiereranno più di due piloti, con un tetto massimo di spesa.


Classifica

Pos Rider Team Fastest lap Prev. Gap Lead. Gap Laps
0 Casey Stoner   2:00.895 - - 29
1 Ben Spies   2:01.052 +0.157 +0.157 37
2 Jorge Lorenzo   2:01.068 +0.016 +0.173 40
3 Dani Pedrosa   2:01.508 +0.440 +0.613 35
4 Cal Crutchlow   2:01.565 +0.057 +0.670 42
5 Hector Barbera   2:01.788 +0.223 +0.893 50
6 Valentino Rossi   2:01.886 +0.098 +0.991 44
7 Alvaro Bautista   2:01.933 +0.047 +1.038 46
8 Andrea Dovizioso   2:02.160 +0.227 +1.265 42
9 Nicky Hayden   2:02.354 +0.194 +1.459 41
10 Stefan Bradl   2:02.414 +0.060 +1.519 41
11 Karel Abraham   2:02.598 +0.184 +1.703 66
12 Katsuyuki Nakasuga   2:02.941 +0.343 +2.046 40
13 Franco Battaini   2:04.311 +1.370 +3.416 38
14 Colin Edwards   2:05.603 +1.292 +4.708 37
15 Ivan Silva   2:10.297 +4.694 +9.402 16
16 Jordi Torres   2:11.893 +1.596 +10.998 2
17 Robertino Pietri   2:12.546 +0.653 +11.651 5


Leggi i tempi di tutti i piloti giro per giro (PDF)


Prima giornata


La nuova Ducati GP12 di Rossi, la Yamaha di Lorenzo e la Honda di Stoner sul filo dei centesimi di secondo, a misurarsi per la prima volta sull'asfalto della Malesia. Il primo test 2012 è importante per tutti i team per comprendere meglio le prestazioni della nuova cilindrata (da 800 cc a 1000 cc) e dell'incognita CRT.

C’era grande attesa per il ritorno in pista della MotoGP, ma l’acqua caduta nella notte ha, di fatto, ritardato l’inizio delle prove, che poi però si sono svolte in modo regolare. I tempi, però, non sono stati eccezionali, comunque più alti delle aspettative: bisogna quindi stare attenti nelle valutazioni.


LORENZO OK, STONER KO
Non si fa a tempo a scendere in pista, che c’è già una sorpresa, purtroppo negativa: mentre si infila la tuta, il campione del mondo Casey Stoner si blocca con la schiena ed è costretto a ritornare in albergo, senza nemmeno salire sulla moto. Non è una novità: anche nel 2011 e in passato, l’australiano ha sofferto per dolori alla schiena, ma certo è un segnale preoccupante, che potrebbe anche condizionarne la stagione.

Inizia invece molto bene, meglio delle aspettative, Jorge Lorenzo, che non saliva in sella da quasi cinque mesi, dal wurm up del GP d’Australia, quando si infortunò alla mano destra. Ma il campione della Yamaha non ci ha messo molto a ritrovare ritmo e velocità, conquistando nettamente il miglior tempo, con 0”346 di vantaggio su Dani Pedrosa, 0”564 su Cal Crutchlow, 0”577 su Ben Spies, 0”735 su Valentino Rossi e 1”094 su Andrea Dovizioso. Per Lorenzo, è stata sicuramente una buona prima giornata di prove, per diversi motivi: è stato l’unico a scendere sotto i 2’02”, riuscendoci per ben cinque volte, a conferma che, come al solito, lo spagnolo riesce a essere costantemente rapido. La Yamaha sembra aver lavorato bene durante l’inverno e aver fatto tesoro delle difficoltà emerse a novembre a Valencia, ma è comunque presto per dare un giudizio, perché i tempi sono ancora alti – a ottobre Pedrosa aveva ottenuto la pole in 2’01”462, naturalmente ancora con la 800 – e in pista non c’era Stoner, il punto di riferimento della MotoGP. In ogni caso, Jorge può ritenersi giustamente soddisfatto per il suo ritorno in sella.


ROSSI: DEBUTTO INTERESSANTE
Il quinto tempo di Valentino Rossi a 0”735 da Lorenzo non è male, considerando che la GP12 era al debutto assoluto. Al termine della giornata, Valentino, scendendo dalla moto, ha fatto una piccola carezza al serbatoio, a conferma che le prime sensazioni sono positive. Calma, però, con gli entusiasmi: nel 2011 si è visto più volte come il fenomeno di Tavullia riuscisse subito a portare la Ducati a un certo limite, senza poi però migliorarsi nei test successivi. Insomma, va tutto verificato anche se, naturalmente, questa è una moto completamente differente, quindi con possibilità di regolazioni molto più ampie rispetto a quelle della GP11, ormai arrivata al limite. Insomma, si può dire che, come prima giornata, non ci si poteva aspettare di più.

“Ancora la bimba è molto nuova, ma già sembra comportarsi meglio” ha scritto Uccio, l’inseparabile amico di Valentino, su Twitter poco dopo la fine dei test. Insomma, c’è moderato ottimismo all’interno del box Ducati, ma bisogna aspettare che i tempi si abbassino per avere un’idea più precisa. Rispetto alle qualifiche del GP della Malesia dello scorso ottobre, Rossi ha girato 3 millesimi più veloce e questo è sicuramente un buon segno, considerando che Pedrosa oggi è stato più lento di sei decimi rispetto ad allora.

Con Nicky Hayden ancora convalescente per i postumi all’infortunio alla spalla destra, la seconda Ducati più veloce in pista è stata quella di Hector Barbera, che utilizza, è bene ricordarlo, la GP0, ovvero la Desmosedici provata da Rossi nei test di novembre a Valencia: lo spagnolo ha chiuso settimo a 1”116 da Lorenzo e a quattro decimi dal compagno di marca in sella alla GP12.


BRAVO DOVIZIOSO, BENE LA YAMAHA
A soli 25 giorni dalla frattura della clavicola destra, Andrea Dovizioso ha ben impressionato, conquistando il sesto tempo assoluto a 1”094 da Lorenzo. Il Dovi ha messo insieme una ventina di giri, stando ben attento a non forzare più di tanto e a non prendere rischi: ecco perché la sua prestazione deve essere considerata positiva. Così come quella della Yamaha, che ha quattro piloti ai primi sei posti, con Cal Crutchlow sorprendentemente terzo (il britannico è efficace nel giro secco, meno sulla distanza) e Ben Spies quarto.


HONDA ALL’INSEGUIMENTO
Dopo aver dominato il 2011, compresi i test di Valencia, la Honda, senza il suo pilota di riferimento, si trova inaspettatamente a inseguire. Ma anche in questo caso, calma con i giudizi: Pedrosa ci mette sempre un po’ a ritrovare il ritmo, mentre Alvaro Bautista, che utilizza sospensioni Showa, e Stefan Bradl devono ancora prendere le misure alla RC213V: lo spagnolo ha chiuso nono a 1”212, il tedesco campione del mondo della Moto2 11esimo a 2”011.


CRT LONTANISSIME
Il primo confronto ufficiale tra MotoGP e CRT ha avuto un esito sconfortante: Colin Edwards, che a ottobre aveva ottenuto il quarto tempo in qualifica, ha chiuso 15esimo a 6”583 (!), mentre Jordi Torres e Ivan Silva, con le Kawasaki-FTR, hanno beccato oltre nove secondi. Ora, è vero che stiamo parlando di piloti praticamente sconosciuti – il riferimento, naturalmente, è a Torres e Silva, non certo ad Edwards -, ma la differenza è veramente abissale.

“La CRT non è una formula che ci interessa” ha detto alla vigilia dei test il numero due della HRC Shuhei Nakamoto, annunciando, di fatto, uno scontro con Carmelo Ezpeleta sul futuro regolamentare. Alcune CRT stanno girando anche a Valencia e nella giornata di ieri, Randy De Puniet, con l’Aprilia del team Martinez, non è andato malissimo, ma, è ovvio, le MotoGP sono un’altra cosa.


Classifica

Pos Rider Team Fastest lap Prev. Gap Lead. Gap Laps
1 Jorge Lorenzo Yamaha Factory Racing 2:01.657 - - 30
2 Dani Pedrosa Repsol Honda Team 2:02.003 +0.346 +0.346 48
3 Cal Crutchlow Monster Yamaha Tech 3 2:02.221 +0.218 +0.564 32
4 Ben Spies Yamaha Factory Racing 2:02.234 +0.013 +0.577 28
5 Valentino Rossi Ducati Team 2:02.392 +0.158 +0.735 43
6 Andrea Dovizioso Monster Yamaha Tech 3 2:02.751 +0.359 +1.094 20
7 Hector Barbera Pramac Racing Team 2:02.773 +0.022 +1.116 41
8 Katsuyuki Nakasuga Yamaha Factory 2:02.829 +0.056 +1.172 32
9 Alvaro Bautista San Carlo Honda Gresini 2:02.869 +0.040 +1.212 45
10 Nicky Hayden Ducati Team 2:03.151 +0.282 +1.494 33
11 Stefan Bradl LCR Honda 2:03.668 +0.517 +2.011 44
12 Karel Abraham Cardion AB Motoracing 2:03.781 +0.113 +2.124 45
13 Franco Bataini Ducati Team 2:04.986 +1.205 +3.329 35
14 Casey Stoner Repsol Honda Team 2:07.163 +2.177 +5.506 4
15 Colin Edwards NGM Mobile Forward Racing 2:08.240 +1.077 +6.583 21
16 Jordi Torres Avintia Racing 2:10.671 +2.431 +9.014 42
17 Ivan Silva Avintia Racing 2:11.267 +0.596 +9.610 12


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