MotoGP 2021. GP di Germania al Sachsenring. Franco Morbidelli: "Lo sport ti impone di combattere il problema"

MotoGP 2021. GP di Germania al Sachsenring. Franco Morbidelli: "Lo sport ti impone di combattere il problema"
Giovanni Zamagni
Franco non si lascia abbattere dalle difficoltà. "Diventerà sempre più dura, devo solo fare del mio meglio. O fai così o smetti, questo è l’aspetto duro ma allo stesso tempo bello dello sport"
18 giugno 2021

Aveva dichiarato che qui il motore avrebbe fatto meno differenza che a Barcellona e al Mugello, ma Franco Morbidelli rimane in difficoltà anche nel GP di Germania. Ma lo spirito è sempre quello dei giorni migliori: Franco ci crede, anche perché al suo fianco ha una squadra, capitanata da Ramon Forcada, che crede in lui. Al di là del risultato delle FP2, in cui Franco è rientrato in Q2 per un soffio, Morbidelli pensa positivo.

“Sono contento di essere tornato qui, questo è un circuito particolare che mi piace molto. Oggi ho trovato un buon feeling con la moto, abbiamo provato un paio di assetti e domani metteremo tutto insieme per cercare di essere al meglio e stare nei 10, cosa che qui è molto importante perché sorpassare non è facile."

Cosa manca per essere soddisfatti? Quartararo sembra l'unico in grado di arrivare nelle prime posizioni...

“Dobbiamo fare un passo in avanti rispetto alle altre Yamaha, perdo ancora in rettilineo anche qui. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, cercare di essere più efficaci in uscita dalla curva 11 e dall’ultima per ridurre la differenza. Purtroppo anche qui c’è un po’ di gap difficile da recuperare, la situazione è più complicata di quanto pensassi. Possiamo migliorare qualcosa."

Il problema è sempre lo stesso: gli altri tre piloti sono in sella a una moto 2021, su cui Yamaha ha continuato a lavorare, mentre Franco guida una SPEC-A, ovvero una moto sostanzialmente ferma al 2019 salvo qualche aggiornamento. E in futuro potrebbe andare ancora peggio.

“Sicuramente tutte le Case sviluppano durante la stagione e quindi per me diventerà sempre più dura, ma la situazione è questa. Io posso solo cercare di fare il meglio possibile in ogni situazione..."

La scelta delle gomme?

“La soluzione migliore sembra la dura al posteriore (con carcassa 2019, NdA): al momento sembra essere un'opzione per la gara, ma va detto che non ho provato la media nel pomeriggio, quando le condizioni si avvicinano di più a quelle che troveremo domenica. La situazione non è comunque mai completamente sotto controllo e non si può stare mai tranquilli, ma nel pomeriggio ho fatto tanti giri con la dura e il mio passo non era molto diverso da chi ha usato quella gomma. Marquez e Oliveira sembrano i più competitivi, noi dobbiamo limare un po’. La differenza non è tutta in rettilineo, bisogna lavorare anche su altri aspetti."

 

Ma non è frustrante sapere di partire in una situazione d'inferiorità?

“La cosa bella dello sport è che se c’è un problema gli devi andare contro, devi batterlo e sfondarlo da solo con le tue forze. O fai così o smetti, non c’è altra opzione, questo è l’aspetto duro ma allo stesso tempo bello dello sport. Sto cercando di attraversare questa situazione con la massima determinazione, più da  professionista che posso, cecando di capire cosa posso imparare e come posso crescere da questa situazione, non voglio che sia un anno buttato al vento. Devo cercare di spingermi al limite e fare il massimo. Il mio non è il primo caso e non sarà l’ultimo”.