MotoGP 2017. Rossi: "Destinati a soffrire in prova"

MotoGP 2017. Rossi: "Destinati a soffrire in prova"
Giovanni Zamagni
E’ stata una giornata negativa per Valentino, 16esimo sul bagnato, 12esimo sull’asciutto. “Con le “rain” la M1 2016 era più facile e naturale, con questa è più complicato trovare il giusto assetto. Nelle FP2 asfalto asciutto, ma non completamente: non siamo a posto, c’è da lavorare”
5 maggio 2017

JEREZ DE LA FRONTERA – Sedicesimo sul bagnato (FP1), 12esimo sull’asciutto: non è stata una giornata esattamente esaltante per Valentino Rossi.


«E’ stata una giornata difficile, innanzitutto per le condizioni meteo. Nelle FP1 abbiamo girato con le “rain”: abbiamo bisogno di fare chilometri con la pioggia, non abbiamo il giusto assetto. Con la M1 2016 la guida era più naturale con la pista bagnata. Poi, le FP2 erano asciutte ma non completamente, c’erano tante chiazze di umido: era pericoloso e difficile, perché non potevi spingere al 100%. Nel finale, quando l’asfalto era in condizioni migliori, abbiamo faticato con l’assetto».


Quali sono i problemi con l’acqua?

«Simili a quelli con l’asciutto: non ero sufficientemente veloce in entrata di curva. Sembra sia l’opposto del 2016, quando io ero rapido con l’acqua e le Honda in difficoltà, mentre oggi i piloti con la RC213V sono stati efficaci con le “rain”. Diciamo che con la moto dell’anno scorso mi sentivo più a mio agio, spingere forte era più semplice, mentre con la 2017 ci vuole più tempo per trovare l’assetto giusto».


Nei test Michelin di martedì scorso sull’acqua, però, eri andato forte; cosa è cambiato?

«Sì, ero andato bene, ma credo che il grande grip dell’asfalto di Le Mans risolvesse molti problemi. Qui, invece, avevamo tanti problemi di “spinning”».


Domani è previsto sole e un innalzamento delle temperature; potrebbe essere meglio?

«Credo di sì. Oggi c’erano condizioni un po’ particolari e come nel 2016 sembra che con la Yamaha soffriamo un po’ di più quando l’asfalto non è completamente asciutto. Abbiamo sofferto un po’ gli stessi problemi patiti in Qatar e Argentina: sembra destino che durante le prove dobbiamo soffrire, arriviamo all’assetto giusto passo dopo passo. Speriamo domani di essere nei 10 in FP3».


Pedrosa, al contrario del solito, è partito forte; è un candidato alla vittoria?

«Qui è sempre andato molto forte, sarà difficile batterlo».

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