GP di Valencia, lo sapevate che...?

GP di Valencia, lo sapevate che...?
Giovanni Zamagni
Che Alex Marquez ha vinto il titolo nonostante fosse malato? Che le Case vogliono più GP extraeuropei? Che nel 2016 la MotoGP tornerà in Austria? Quale pilota è caduto più volte? | G. Zamagni, Valencia
10 novembre 2014

Punti chiave

ALEX MARQUEZ CAMPIONE NONOSTANTE LA GASTROENTERITE

Nessuno lo ha saputo, ma il bravissimo giornalista spagnolo Emilio Perez De Rosas ha pubblicato la notizia lunedì mattina sul “El Periodico”: Alex Marquez ha conquistato il titolo della Moto3 nonostante una fortissima gastroenterite con febbre alta, vomito e nausea per tutto il fine settimana. Venerdì notte, la situazione era abbastanza preoccupante, ma con l’aiuto dei medici spagnoli, Alex è riuscito a controllare la situazione, oltre tutto senza far trapelare nulla all’esterno. Un merito in più per il giovane Marquez che da domenica non deve più essere considerato solo come il fratello di Marc, ma come un degno campione del mondo.

 

CRUTCHLOW: “GRAZIE AI MECCANICI”

Cal Crutchlow ha finito bene una stagione iniziata malissimo, tanto che si temeva che si potesse arrivare a una rottura anticipata. Invece Cal ha continuato a “crederci” fino all’ultima gara di Valencia, riconoscendo il grande supporto avuto comunque dalla Ducati. «Di questo 2014 così difficile – ha detto – ricorderò sicuramente le ultime gare, ma, soprattutto, il continuo e duro lavoro dei team e dei meccanici, dalle sei del mattino a notte fonda per cercare di trovare un assetto che mi consentisse di avere fiducia nella moto. Poi, naturalmente, c’è il podio di Aragon».

 

BRADL: “STAGIONE NEGATIVA”

Ultima gara, tempo di bilanci: Stefan Bradl non cerca scuse per commentare la sua terza stagione con la Honda del team Cecchinello. «Non sono per niente soddisfatto, in tante gare non abbiamo raccolto quanto avremmo potuto e il GP della Germania (Bradl era stato tra i pochi a scattare dallo schieramento con le gomme slick, ma con l’assetto da bagnato, NDA) è stato un vero e proprio disastro. Spero che tutto questo serva come esperienza per il futuro».

 

AOYAMA GIA’ COLLAUDATORE A VALENCIA

Hiroshi Aoyama sarà nel 2015 il nuovo collaudatore della Honda, con il compito anche di portare avanti lo sviluppo della RC213V con le gomme Michelin, che nel 2016 sostituiranno le Bridgestone. Il giapponese, però, ha iniziato il suo lavoro in anticipo: durante il GP di Valencia ha utilizzato la RC213RS, la “Open” in versione 2015, ovvero con il motore con valvole pneumatiche, ma senza il cambio “seamless”.
 


LE CASE VOGLIONO PIU’ GP EXTRAEUROPEI

Venerdì la Dorna ha organizzato una conferenza stampa con i “team principal” di Honda (Livio Suppo), Yamaha (Lin Jarvis) e Ducati (Paolo Ciabatti): tutti e tre hanno auspicato, per interessi commerciali, che in futuro vengano disputati più GP extraeuropei, in particolare in zone come l’Indonesia dove ci sono tantissimi appassionati e si vendono un sacco di moto. E’ stato anche detto che si sta cercando un accordo tra le Case per organizzare i test per dividere i costi della logistica e che per il 2016 si sta discutendo sul numero di motori e i litri di benzina (vedi l’articolo pubblicato durante il GP d’Australia). Interessante una considerazione fatta da Jarvis: «Noi potremmo dare anche oggi il nostro software a una squadra satellite, ma non ci capirebbero nulla, è troppo complicato da gestire. Per il 2016 bisogna semplificare il sistema, mantenendo però alta la sicurezza».

 

NEL 2016 SI TORNA IN AUSTRIA

Intanto la Dorna ha annunciato che nel 2016 la MotoGP tornerà in Austria, in particolare a Zeltweg, dove nel 1996 Valentino Rossi conquistò il suo primo podio mondiale (3° con l’Aprilia 125) e Ivan Goi ottenne il suo primo successo. Per il momento, ovviamente, non sono stati forniti dettagli, ma è chiaro che il GP d’Austria sostituirà una delle attuali gare europee.

 

PIOMBO AL POSTO DELLE TELECAMERE

Su tutte le MotoGP vengono installate le telecamere “onboard” per un peso di circa 800 grammi. Pochi, pochissimi, ma sufficienti per creare qualche scompenso: così, quando si prova senza la telecamera a bordo, i team le sostituiscono con piombi dello stesso peso, proprio per non avere problemi di messa a punto quando poi vengono installate le telecamere.
 


I MARQUEZ AL SUPERPRESTIGIO

Il 13 dicembre, i fratelli Marquez, ma anche Tito Rabat, oltre a Troy Bayliss e altri campioni e ex piloti parteciperanno al Superprestigio, appuntamento annuale con il dirt track. «Spero di potermi allenare per arrivare al Superprestigio preparato: ricordo che l’anno scorso ero più nervoso che a una gara di MotoGP, perché qui ho, tra virgolette, la situazione sotto controllo, mentre là non sapevo bene cosa aspettarmi. Quest’anno voglio fare bene (anche l’anno scorso, per la verità, era stato velocissimo, NDA)». Quando è stato a girare al Ranch, dopo il GP di Misano, Marquez ha tentato di convincere Valentino Rossi a partecipare, ma il campione della Yamaha ha preferito declinare l’invito.

 

MARQUEZ SI COMPLIMENTA CON STONER

Come è noto, a fine ottobre Casey Stoner è tornato per due giorni sulla Honda RC213V (versione 2015), provando a Motegi anche le Michelin: ecco come ha commentato il test Marc Marquez. «So che nonostante fosse fermo da un anno, ha girato con buoni tempi: mi piacerebbe una volta vederlo in pista, seguirlo per imparare qualcosa. Ma non credo che sia possibile».

 

STONER, INVECE, PUNZECCHIA MARQUEZ

L’australiano, però, non ha ricambiato i complimenti: anzi, appena Marquez ha tagliato il traguardo, conquistando il 13esimo successo (nuovo primato assoluto di vittorie in una stagione), Stoner ha twittato ironico: «Per me rimane il primato del 1997 di Doohan (12 vittorie, NDA) perché allora c’erano meno gare (15, NDA)». Che a Casey diano fastidio i successi di Marc? Chissà, magari la voglia di battere Marquez potrebbe fargli venire la voglia di tornare: un sogno, che, purtroppo, rimarrà tale.

 

PEDROSA: “PENALIZZATO DAL PESO”.

Dani Pedrosa ha spiegato come l’innalzamento del peso minimo della MotoGP lo penalizzi particolarmente. «Da quando ho iniziato, il peso è aumentato di un paio di kg a stagione e da 148 kg siamo passati a 160 kg: la sensazione, specie in frenata, è quella di guidare con un passeggero seduto dietro di te». Secondo Dani, bisognerebbe diminuire il peso minimo di almeno 4 kg.

 

RIUNIONE IRTA/DORNA PER L’ABBIGLIAMENTO

A Valencia, i responsabili di Irta e Dorna hanno incontrato i rappresentati delle principali Case di abbigliamento motociclistico per definire i requisiti minimi per il 2015. Per il momento non sono state prese decisioni specifiche, ma è già stato annunciato che ogni pilota, di qualsiasi categoria, abbia a disposizione in ogni GP almeno tre tute e tre caschi. Questo per evitare, come è accaduto in passato, che qualche pilota, specie della Moto3, utilizzi il medesimo abbigliamento anche dopo una caduta rovinosa.

 

DOVIZIOSO SPIEGA QUANTO INCIDE IL VENTO

Sabato, specie in qualifica, c’era un vento forte: Andrea Dovizioso spiega come incide sulla guida. «Il vento soffiava, come direzione, dall’ultima alla prima curva: cambiano tutti i punti di frenata. Dopo il rettilineo, affrontando la staccata per la piega a sinistra, dovevi frenare molto prima e sia nella prima sia nella seconda curva tendeva a portarti verso l’esterno. A Valencia le velocità non sono così elevate, ma il vento dà particolarmente fastidio perché si sta tanto sull’angolo della gomma».

 

JULIA MARQUEZ: “IN FAMIGLIA NON CI SONO CAMPIONI DEL MONDO”

Commovente dichiarazione ai microfoni di Sky di Julia Marquez, dopo la conquista del titolo iridato della Moto3 del figlio Alex: «E’ vero, siamo entrati nella storia, ma in famiglia va tutto avanti come sempre. A casa c’è un papà e una mamma (Roser, NDA), non ci sono campioni del mondo». Grande personaggio Julia.
 


IANNONE: “UN CASCO PER IL MILAN”

Andrea Iannone ha disputato il GP di Valencia con un inedito casco con i colori del Milan, la squadra per la quale tifa. «Voglio dare il mio sostegno in un momento un po’ particolare» ha detto Andrea, che ha invitato a Valencia Barbara Berlusconi, della quale è amico. «Sono contento che Andrea mi abbia invitato, è stato bello vedere le moto da bordo pista. Sono venuta anche per incontrare Carmelo Ezpeleta (numero uno della Dorna, NDA) e Stefano Domenicali (ex team principal Ferrari e dall’1 novembre assunto al gruppo Audi, proprietario della Ducati e sponsor del Milan, NDA): il calcio italiano è in crisi, bisogna cercare nuove idee in altri settori come il motociclismo» ha detto l’amministratore delegato del Milan.
 


DOVIZIOSO: “RIMPIANTO PER ARAGON. 10 ALLA DUCATI, 9 A ME”

Nel bilancio di fine stagione, Andrea Dovizioso svela qual è il rammarico di una stagione decisamente al di sopra delle aspettative. «Ad Aragon avrei potuto vincere, o quanto meno giocarmela con Lorenzo, perché quando lui è rientrato per il cambio gomme, ero alle sue spalle. Sarei rientrato anch’io ai box, ma, purtroppo, non ci sono arrivato: un vero peccato, si poteva ottenere un grande risultato». Andrea, giustamente, promuove moto e pilota. «Per quanto la Ducati è migliorata durante la stagione merita 10. A me do 8, sono molto soddisfatto di come ho guidato e gestito la situazione: ma sia per me sia per la moto deve essere un punto di partenza, non di arrivo».
 

 

16 CADUTE PER BRADLEY SMITH

Cadendo in gara al 16esimo giro mentre era settimo, Bradley Smith ha chiuso il 2014 con 16 cadute, più di chiunque altro in MotoGP. Seguono: Alvaro Bautista, Pol Espargaro e Andrea Iannone con 14, Karel Abraham e Stefan Bradl con 13, Marc Marquez e Jonny Hernadez con 11, Cal Crutchlow e Aleix Espargaro con 10, Scott Redding e Mike Di Meglio con 9, Hector Barbera con 8, Hiroshi Aoyama con 7, Alex De Angelis, Michael Laverty e Dani Pedrosa con 6, Valentino Rossi e Broc Parkes con 5, Andrea Dovizioso, Nicky Hayden e Danilo Petrucci con 4, Jorge Lorenzo, Michele Pirro e Leon Camier con 2.

 

IO L’AVEVO DETTO

Maurizio Bruscolini (Giornalista alla trasmissione Griglia di Partenza): «Nel 2015, Jeremy Burgess sarà certamente il capo tecnico di Jack Miller». Burgess: «Mai parlato con Miller e Cecchinello». Il capo tecnico di Jack Miller è Christian Gabarrini.

 

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