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CONFRONTO 2015/2014
Ecco il confronto dopo 17 gare tra i punti realizzati da alcuni piloti nel 2015 e nella passata stagione. Rossi 312/275 +37 punti; Lorenzo 305/263 +42; Marquez 222/337 -115; Pedrosa 190/230 -40; Iannone 188/102 +86; Smith 171/119 +52; Dovizioso 153/174 -21; Crutchlow 118/63 +55.
CONFRONTO IN CASA
Ecco invece il confronto tra compagni di squadra o di moto: chi è arrivato più volte davanti in gara nei primi 17 GP della stagione?
Rossi/Lorenzo: 8/9; Marquez/Pedrosa: 9/6; Iannone/Dovizioso: 10/6; A.Espargaro/Vinales: 12/5; Smith/P.Espargaro: 14/3; Petrucci/Hernandez: 12/5; Crutchlow/Redding: 11/5; Hayden/Miller: 11/5.
IANNONE NEGA, ROSSI LO DIFENDE
Strana presa di posizione di Andrea Iannone alla vigilia del GP: il pilota della Ducati, dopo la grande prestazione in Australia, è stato insultato su Facebook da qualche imbecille arrabbiato per il sorpasso effettuato su Rossi nel giro finale. Pochi, fortunatamente, in confronto ai tantissimi elogi – più che meritati – che hanno sottolineato la grande prestazione di Iannone a Phillip Island, ma quei pochi, evidentemente hanno giustamente dato molto fastidio. A sorpresa quando giovedì gli è stato chiesto un commento, Andrea ha negato l’evidenza: «Ho avuto migliaia di commenti positivi, quelli negativi li hai visti solo tu». Non è così, tanto vero che poi, nella conferenza stampa ufficiale, Valentino Rossi l’ha difeso pubblicamente.
«Quelli che hanno insultato Andrea non sono certo miei tifosi, sono solo degli stupidi, che usano i social network per sfogare la propria frustrazione contro chi ha più talento o è semplicemente più felice di loro» ha detto giustamente Valentino.
KALLIO TESTER KTM
La KTM ha annunciato che entrerà in MotoGP nel 2017 e sta già lavorando duramente a un progetto decisamente impegnativo, il più grande mai fatto dalla Casa Austriaca nel motomondiale. Il primo prototipo è già sceso in pista ed è stato raggiunto un accordo con Mika Kallio: sarà lui il collaudatore della futura MotoGP. E’ naturalmente presto per quanto riguarda i piloti che la guideranno, anche se si dice che c’è una sorta di pre accordo firmato con Dani Pedrosa.
BURGESS: “CHI LO CONOSCE LO TIFA”
In una intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport durante il GP d’Australia, Jeremy Burgess, capo tecnico di Valentino Rossi fino al 2013, ha avuto parole dolcissimo per il suo ex pilota, nonostante il licenziamento. «Sinceramente, dopo i due anni in Ducati non pensavo che potesse tornare così competitivo: aveva ragione lui». E ancora. «Il 50% della popolazione tifa per Rossi, gli altri 50% non lo tifano perché non lo conoscono. Se lo conoscessero, sarebbero dalla sua parte».
LE ALI DANNO FASTIDIO
Le doppie ali della Ducati – sulla carenatura e sul cupolino – iniziano a dare “fastidio”, tanto che se ne è addirittura parlato venerdì in occasione della tradizionale “Safety Commission”, l’incontro tra i piloti e la Dorna su questioni di sicurezza: secondo Bradley Smith e Cal Crutchlow, le doppie ali creano una turbolenza pericolosa a chi sta in scia o a fianco della Ducati. Gli ingegneri della “Rossa” negano che sia così, ma è un fatto che la questione sia stata sollevata. E c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare: la Dorna, anche se non ufficialmente, teme che le Case, seguendo quanto fatto dalla Ducati, inizino a investire milioni di euro sull’aerodinamica, entrando in un pericoloso vortice di innalzamento dei costi. Per il momento, non c’è nessuna limitazione regolamentare, ma non è da escludere che in futuro possa essere introdotta proprio per motivi economici.
ROSSI SALTA LA SAFETY COMMISSION
A proposito di Safety Commission, si è notata l’assenza di Valentino Rossi: è la prima volta che accade quest’anno ed è successo pochissime volte da quando la commissione di sicurezza è stata istituita parecchi anni fa (nel 2004 se non erro) anche per l’insistente richiesta di Rossi. Ma a Sepang Valentino ha preferito saltare l’incontro, forse anche per evitare altre discussioni dopo le pesanti dichiarazioni del giovedì su Marquez e la sua condotta di gara in Australia.
POL ESPARGARO FERMATO A STENTO
Durante il warm up, Pol Espargaro è finito a terra per una scellerata manovra di Hector Barbera. Fortunatamente, lo spagnolo della Yamaha non si è fatto nulla, ma a fine sessione, mentre passava davanti al box del rivale, lo ha mandato platealmente a quel paese e quando è sceso dalla moto si è incamminato minaccioso verso il team Avintia, per “regolare” i conti con Barbera. Lo hanno trattenuta, a stento, tre uomini del suo team: Pol era veramente fuori controllo. Barbera è stato punito con quattro punti sulla patente ed è stato retrocesso all’ultimo posto sulla griglia di partenza.
SCAMBI DI DATI: ECCO COME AVVIENE
Maio Meregalli, team director Yamaha, spiega come avviene lo scambio di dati all’interno del box. «Quando il pilota rientra al box, i dati vengono scaricati in un PC dal telemetrista e poi inviati immediatamente a un server centrale. I tecnici giapponesi vedono quindi tutti i dati in tempo “reale” e a fine sessione ciascuna squadra può accedere quando e come vuole. Chi guarda di più quelli degli altri? Solitamente chi è indietro li va a vedere: dipende quindi da GP a GP. In Yamaha siamo convinti che sia il sistema migliore per alzare il livello di competitività della nostra moto e dei piloti».
MARQUEZ E IL POSTER DI ROSSI
Nel suo attacco verbale a Marquez, Rossi ha anche dubitato sul fatto che Marc fosse effettivamente suo tifoso. «Ma poi, ce l’avrà avuto veramente il mio poster in camera?». Almeno su questo, lo spagnolo ha detto la verità: è arrivato al mondiale come tifoso di Valentino. Lo confermano tante foto, tra cui queste due pubblicate in passato dal settimanale spagnolo “Solo Moto”, scattate anni fa nella camera del pilota di Cervera. Si vede anche la collezione delle moto di Rossi, completata da Marquez poco tempo fa.
IO L’AVEVO DETTO
Maurizio Bruscolini (PU24.it), giovedì: “Un genio, ValeRossi è un genio della comunicazione…”. Maurizio Bruscolini (PU24.it), domenica: “Rossi: chi di pressione ferisce, di pressione perisce…”.