Andrea Dovizioso giudica gli altri piloti

Andrea Dovizioso giudica gli altri piloti
Giovanni Zamagni
Il Dovi, quarto al termine delle prove, è andato fortissimo ma non è completamente soddisfatto. Dopo un'analisi dei suoi test ha espresso un giudizio attento e analitico anche sui suoi colleghi | G. Zamagni, Sepang
25 febbraio 2011

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SEPANG – Quarto, ma non completamente soddisfatto. Andrea Dovizioso è andato fortissimo in tutti e tre i giorni di test, anzi nei sei giorni complessivi effettuati a Sepang, ma la simulazione della gara non l’ha lasciato completamente soddisfatto.
«Al terzo giro – spiega – senza spingere più di tanto, ho fatto 2’01”3 e questo è sicuramente positivo: significa che, a differenza dell’anno scorso, la velocità ce l’ho ed è un aspetto fondamentale. Attorno al quarto passaggio, però, è emerso un problema che non si era mai verificato nei sei giorni di prove e che mi aveva già infastidito in passato: l’avantreno tendeva a chiudersi e non riuscivo più a seguire le mie traiettorie. Per questo non sono completamente soddisfatto: bisogna capire cosa è stato a causarlo».

Attento e molto analitico, ecco il giudizio di Dovizioso sugli altri piloti.


STONER
– «Va a casa felice, perché a parte il tempo stratosferico che ha fatto è anche di gran lunga quello con il passo gara più veloce. In Qatar, una delle sue piste preferite, arriverà nelle migliori condizioni: sarà lui il pilota da battere».


PEDROSA
– «E’ stato veloce in tutti i tre giorni, molto competitivo come non lo era mai stato nei test invernali: significa che partirà subito forte. Nella simulazione della gara non è andato benissimo, ma non so il motivo: difficile giudicare».


LORENZO
– «E’ meno in forma dell’anno scorso e sembra che quando le cose non vanno troppo bene si butta un po’ giù. Non ho seguito la sua simulazione».


SPIES
– «Partirà molto competitivo, alla pari di Lorenzo. Jorge, però, è il campione del mondo e questo può fare una grande differenza nel fine settimana del GP. Ma a livello di prestazioni e di velocità Spies, in questo momento, è al livello del compagno di squadra».


SIMONCELLI
– «E’ stato molto veloce. Sembra più competitivo del 2010, ma nelle due simulazioni che ha fatto (una a inizio febbraio e una ieri, nda) non è stato troppo veloce. Forse dipende anche da come si usano i controlli di trazione: è molto differente essere veloci per uno o per 20 giri. In ogni caso, credo che in Qatar sarà tra i primi».


ROSSI
– «Ho fatto un giro dietro a lui: è forte in frenata, ma, almeno quando l’ho visto io, è costretto ad arrivare lungo e largo, come se la moto non girasse tanto facilmente. E, per la prima volta nella mia vita, ho visto Valentino “pompare” e “remare” in uscita di curva, come fanno gli altri piloti della Ducati. Mi ha fatto davvero un effetto strano, perché con la Yamaha lo vedevi sempre fermo come su un binario. L’ho visto un po’ tinco (traduzione dal romagnolo: rigido, nda), sicuramente condizionato dalla spalla. Non è troppo lontano, ma non è sciolto: solo lui sa qual è il suo margine di miglioramento».

Ascolta l'audio integrale dell'intervista a Dovizioso.

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