Viaggi in moto: tour delle sette Nazioni

Viaggi in moto: tour delle sette Nazioni
Partenza da Gießen il 30 maggio, con temperature intorno ai 10 gradi non proprio invitanti a fare un viaggio del genere e cielo scuro. Al momento l’unica motivazione alla partenza sono i 29 gradi di temperatura in Croazia a Primosten...
28 maggio 2013


Sono partito il pomeriggio dopo il lavoro per fermarmi la notte da amici appena dopo 95 Km, a Darmstadt, la mattina seguente verso le 8.00 dopo aver preso un buon espresso mi metto per strada con l’intenzione di arrivare alla mia seconda tappa gia in serata, circa 1.300 km da fare!
Le mie intenzioni vengono però disturbate da un tempo così dispettoso da dover, 300 km prima della meta, rinunciare.
Dopo 200 Km di viaggio, verso le 10.30 comincia a piovere a dirotto, guido per ancora 50-60 Km e dopo essere gia un po' esausto mi fermo per fare il primo rifornimento di benzina, mi siedo sulla terrazza di un ristorante, mi fumo un sigaro e penso tutto il tempo, adesso mi fermo qui fino a che smette di piovere…
Neanche 5 minuti dopo aver finito di fumare non riesco a rilassarmi, guardando le previsioni del tempo sul mio smartphone capisco che se decido di fermarmi posso anche aspettare 3-4 giorni fino a che la pioggia la smetta di rompere le scatole; mi rimetto in moto e decido di arrivare almeno a Salzburg in Austria e di rimanerci la notte, ma arrivatoci mi accorgo che ho una voglia sfrenata di sole e quei 29 gradi promessi su una pagina in Internet!
Vado avanti per 1.200 Km passando da Ljubliana, poi Capo d‘ Istria in Slovenia fino a Rijeka in Croazia, dove veramente sfinito avendo anche preso un'uscita sbagliata e aver guidato per 150 Km in più del dovuto/voluto mi fermo a dormire in un Motel sull’autostrada. Nonostante l’abbigliamento giusto per la pioggia ero bagnato dappertutto, sembrava mi fossi calato in una vasca da bagno vestito, gli scarponi che uso per la moto pesavano almeno la metà in più.

Mi libero dei vestiti inzuppati e li faccio asciugare sul riscaldamento in camera, non riesco a dormire, anche stanco morto avrei voglia di arrivare il più velocemente possibile a Primosten dove la mia ragazza mi aspetta anche un bel po' preoccupata, avendomi sentito al telefono veramente depresso e sfinito…

Il giorno successivo dopo aver dormito 7-8 ore verso le 10.00 del mattino mi rimetto in viaggio, 300 Km da fare ancora sull’autostrada che sembra un deserto… il paesaggio lunare a volte sembra colpito da una tempesta di fulmini, alberi bruciati per centinaia di metri lungo l‘autostrada, quasi tutti i benzinai sono chiusi, a maggio non ci sono tanti turisti in Croazia e i croati stessi guadagnano in genere troppo poco per potersi permettere di pagare il pedaggio.
Dato che avevo quasi ¾ di serbatoio non faccio benzina avendo almeno 200 Km di autonomia, dopo circa 180 Km vado in riserva e comincio a preoccuparmi sul serio, nessun benzinaio, neanche un cartello che ne indica il prossimo... guido per c50 Km ancora e per fortuna (avevo forse ancora 10-15 Km di autonomia) trovo un benzinaio gigantesco con tanto di ristorante, Hotel, parco giochi per bambini e addirittura un piccolo Zoo.
Dal momento in cui ho fatto rifornimento in poi ho spinto la moto per gli ultimi km d’autostrada sempre al massimo, poverina anche lei sarà stata sfinit!

Mancano 70 km all’arrivo e mi ritrovo senza essermene quasi accorto davanti ad un tunnel su una collina, all’improvviso fa un freddo incredibile e le corsie diventano da 2 a 1 in pochissimi metri, faccio appena in tempo a rallentare, un turista austriaco mi sorpassa con maniera molto aggressiva, tagliandomi la strada!
Continuo, all’uscita del tunnel raffiche di vento bollente, la moto si sposta almeno di un paio di metri verso la corsia opposta, in questo caso me la rifaccio ancora addosso, vedo un autobus da molto molto vicino che si arrabbia pure, come se l’avessi fatto apposta…
Il paesaggio dopo il tunnel non è più arido ma tutt’altro, come in un film diventa da un momento all’altro tutto verde, sulla mia destra un Lago di un Blu da far venir voglia di tuffarcisi.
Arrivo finalmente al casello, ho ancora 25 Km fino a Primosten, tutti da fare sulla costa, i 29 gradi me li godo credo come non mai, per fare quei 25 Km ci metto quasi un’ora, almeno 10 paesini e tanto traffico. Finalmete arrivo a Primosten, un paesino con una piccola isola collegata alla terra ferma in modo artificiale alcuni secoli fa, un posto stupendo, da visitare se ci si trova da quelle parti.
Finalmente vedo la mia ragazza che mi viene incontro, un abbraccio e tutta la stanchezza vola via.

Mi fermo 4 giorni e visito alcuni delle città e paesi nei dintorni, chiaramente sempre in moto, consiglio se ci si trova da quelle parti di visitare in ogni caso Split, Sibenik, Vodice, Krka e Zadar.
Il 2 giugno riparto verso l’Italia, la mia meta è Rosolina Mare, alcuni Km dopo Chioggia verso sud.
Bel paesino, purtroppo in questo periodo isolato, ci sono pochissimi turisti e le spiagge immense sono praticamente vuote, inoltre ci sono le partite die mondiali, la sera vedo solo gente nei bar a gustarsele… oppure no? L’italia questa volta non li ha vinti i mondiali?

Dopo 2 giorni mi rimetto in viaggio verso Milano passando dal Lago di Garda. Dopo neanche 30 minuti di viaggio dalle parti di Chioggia un acquazzone interrompe ancora una volta il mio viaggio, mi fermo sotto un balcone in un paesino per almeno due ore, nel frattempo mi fumo un pacco da 5 dei miei sigari.
Il sole si fa rivedere, mi rimetto in viaggio verso il lago di Garda, mi fermo a fare un paio di foto a Peschiera, passo da Sirmione arrivano fino alla punta della Penisola e mi fermo dopo un paio d’ore a gustarmi una bella pizza e cola sul porto a Desenzano del Garda, di nuovo un sigaro e un espresso come solo in Italia lo sanno fare e via per Milano dove vado ad incontrare amici persi di vista per più di vent’anni. Due giorni stupendi anche a Milano. Il Tour sta per finire, l‘8 giugno mi rimetto in viaggio verso la Germania attraversando la Svizzera, mi fermo per alcune ore a Basilea, passando sul per la Francia a San Louis la Chausse ritornando in Germania a Lörrach dove mi fermo per una grigliata e una sana bevuta di birra da amici, ci rimango per la notte e il giorno dopo riparto verso Darmstadt dove passo a prendere la mia ragazza che gia una settimana prima era ritornata a casa, per poi tornare a Gießen.


Un Viaggio abbastanza stressante per la pioggia e per il cambio della moto bloccato a Rosolina Mare, niente di grave, aveva bisogno di essere ingrassato un po', anche qui colpa della pioggia, ma nonostante tutto bellissimo e da rifare… magari senza pioggia!!!

 


Paolo Santamaria