Viaggi in moto: Tirreno Adriatico 2013 – Raid dei due mari

Viaggi in moto: Tirreno Adriatico 2013 – Raid dei due mari
A distanza di un anno si è ripetuto il raid dei due mari, questa volta toccando Orbetello sul Tirreno, e sull'Adriatico sempre S. Benedetto del Tronto. Il percorso è stato ridotto rispetto al 2012, prevedendo anche di percorrere strade più scorrevoli...
4 novembre 2013


Come mezzo sempre la “nonna” Vespa Rally 200 del 1973, mentre questa volta ho avuto il piacere di un compagno di viaggio, mio figlio Lorenzo, che ha guidato una attempata ma efficace PX 150 del 1987. Partiamo il 24 agosto alle 18 da Perugia, direzione Lago Trasimeno di cui costeggiamo il lato sud, per poi dirigersi verso Chiusi e Ponticelli. Prima salita piacevole per San Casciano dei bagni,
poi vista sulla Val d'Orcia al tramonto con Monte Amiata e Radicofani in controluce.
Imbocchiamo la Cassia (SS2) e la lasciamo in prossimità del lago di Bolsena per dirigersi nei territori etruschi.

Sosta a Pitigliano.
e a Sovana, con le sue suggestioni medioevali ed etrusche, e dopo una stradina in mezzo al nulla, riprendiamo la SS 74 verso il mare.
Nel frattempo alle 22 si leva una luna quasi piena che mi dà una mano a fare luce, visto che i fari della Rally non sono molto efficaci.
Ad Orbetello, percorrendo la strada sul tombolo centrale, vediamo finalmente alcuni tratti di laguna.
Prendiamo l'Aurelia SS1 che rapidamente ci porta a Montalto di Castro, e di qui proseguiamo senza problemi fino a Tuscania, dove possiamo ammirare la cinta muraria.
Proseguiamo per Viterbo, Orte, la Flaminia (SS3), Narni e Terni, dove imbocchiamo la SS 79 per Rieti e la Salaria (SS4)
Perdo del tempo a regolare il mio faro anteriore ma con scarso successo, quindi riprendiamo per Rieti.
Intanto il freddo comincia a farsi sentire per cui ci dobbiamo fermare per coprirci maggiormente.
Tocchiamo Cittaducale e Antrodoco, e ci dobbiamo fermare ancora per indossare l'antipioggia, ultimo baluardo contro il freddo intenso e l'umidità dell'aria che inizia a bagnare.
Dopo Posta siamo avvolti nella nebbia, e la marcia si rallenta a dispetto del fatto che la Salaria sia una strada veloce, almeno rispetto ai nostri mezzi.
Svalichiamo a quota 1000 metri circa e cominciamo a scendere sul versante adriatico. Quando la nebbia termina ormai è l'alba, fa molto freddo e siamo pesantemente in ritardo.
In compenso la giornata si annuncia splendida e possiamo ammirare la mole del Monte Vettore mentre scendiamo lungo il Tronto.
Prima di Acquasanta, dopo una buca la Vespa rally si ammutolisce.. Il cavo della candela risulta rotto all'ingresso della bobina, ma un pezzo è rimasto nella boccola della bobina stessa.
Il coltellino tipo svizzero di Lorenzo si rivela provvidenziale perchè con il cavatappi estraiamo il moncone e possiamo reinserire il cavo nella bussola.


Arriviamo a San Benedetto con il sole alto e fa caldo.
Dopo sosta per il pieno e cambiarci ripartiamo lungo la SS16, ma il percorso pieno di semafori è noiosissimo, fatto accentuato anche dalla stanchezza ormai non trascurabile, per cui deviamo dall'itinerario previsto per imboccare, prima di Grottammare, la strada Val Tesino verso Montalto nelle Marche.
Scelta felice perchè, a parte i limiti di velocità a 50 anche quando non servono e relativi avvisi di sorveglianza, la strada è più scorrevole.
Svalichiamo attraversando Montalto, che è un bel paese arroccato, e poi riprendiamo a valle la strada programmata. Dopo Comunanza abbiamo una splendida vista dei Monti Sibillini.
A Sarnano imbocchiamo la salita verso Sassotetto e dopo numerosi tornarti siamo al valico di Santa Maria Maddalena a quota 1455 metri, con bellissimi panorami sui Sibillini.
Da lì scendiamo a Fiastra, Pievebovigliana e valle del Chienti dove prendiamo la SS77 per il valico di Colfiorito e Foligno. In mezz'ora di superstrada.siamo a casa, alle 13,10.
La nebbia e le strade extraurbane troppo lente non hanno consentito di recuperare sulle soste, a meno che uno non volesse sfidare i limiti di velocità.

Andrea Angiolini Perugia, 25/872013
Lorenzo Angiolini
Vespa Club Foligno


• Alcune foto dei luoghi e paesi attraversati sono scaricate dalla rete, perchè specialmente di notte, con la nostra fotocamera non vengono foto accettabili.
• Abbiamo guidato per circa 720 km in 19 ore, alla media (soste comprese) di 37,9 km/h, rispetto ai 40 previsti.
• Le vespe hanno percorso circa 26 km con un litro di miscela.

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