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Ho acquistato la mia prima moto, Aprilia Shiver 750, il 1 agosto 2012. Immaginate voi che sofferenza, tutti questi anni in bici e in scooter!
Per recuperare la pace dei sensi, ho pensato quindi di appiattire il mio lato B a suon di chilometri in sella al bicilindrico non appena ne ho laho la possibilità, con la gita che vi propongo.
Eccovi una gita per una calda giornata di fine luglio.
Partenza: Carnate (MB) – Passo dello Spluga – 121 km
Prima cosa: il kit antipioggia deve stare con voi e non nel cassetto a casa!
Dopo i soliti e accurati controlli a:
● livelli dei liquidi principali (olio motore e liquido refrigerante),
● pastiglie dei freni,
● pressione pneumatici,
● lubrificazione catena di trasmissione,
si parte alla volta di Chiavenna. Il tratto è in parte noioso, se non altro per i primi 60 km, fino a Colico, dove passerete circa un’oretta a bagnomaria in galleria e nel traffico. Da Colico a Chiavenna si inizia a respirare, non solo aria pulita ma anche un ottimo senso di spazio.
Arriverete a Chiavenna dove troverete una chiara indicazione circa lo stato di apertura del passo dello Spluga. Seguitela. Da quel momento in poi la strada si restringe ed inizia il “vero” percorso motociclistico. Si incontrano curve e tornanti stretti, con qualche semi-galleria ed addirittura un tornante al coperto! Il contorno, in compenso, è spettacolare: tratti in mezzo agli alberi si alternano a laghetti e altipiani in cui si aprono viste mozzafiato sulle innevate cime svizzere.
Dopo aver costeggiato il lago di Montespluga, osservandone l’interessante diga (e se la trovate aperta passateci sopra, io non ho avuto questa fortuna), concedetevi un caffè all’Albergo della Posta, a Montespluga, poco prima della salita al passo.
L'aria fresca e le morbide curve vi portano a quota 2.113 in relax, su un asfalto ben manutenuto, che non ha nulla a che fare con quello economico utilizzato in città.
I self-service accettano le carte di credito anche se richiedono il pin, ma se trovate aperto potrete pagare all'operatore anche con i "sassi", gli euro sono accettati quasi ovunque.
Il tratto di strada è più riposante, la carreggiata è molto larga e proprio per questo mi sento di consigliarvi di rispettare i limiti: è un attimo rendersi conto di andare alla stessa velocità di chi percorre l'autostrada, a fianco a voi. In Svizzera il codice della strada è severo, quindi, il numerello nero sullo sfondo bianco di un cartello tondo con bordo rosso è lo stesso numero che il vostro contachilometri può segnare!
Prima di arrivare al paese, spendete 30 secondi per scattare una foto alla stretta gola di Viamala, cosa che non ho fatto. La strada infatti ci passa in mezzo offrendo uno strapiombo da vertigini.
Proseguendo per Berninapass (Passo del Bernina), il paesaggio inaridisce e l’erba ingiallisce. Sparisce quasi del tutto il verde acceso di prima, per lasciare spazio ad un terreno brullo che mostra, sulle cime più alte, gli unici ghiacciai di tutto il percorso. Il termometro scende progressivamente per fermarsi, nel mio caso, a 19° in cima al passo (2.323 mt).
Fino a Colico è Valtellina e quel giorno il termometro non è mai sceso sotto i 35 gradi. Il phon in faccia è più piacevole!
Non resterete comunque delusi dalla giornata, che si chiuderà, con la moto sui cavalletti e poco più di 400 chilometri di strada, verso le 19 - 19.30 se ve la sarete presa comoda.
Buone pieghe!
Luca Zappaterra