Il giro d'Italia in Vespa

Il giro d'Italia in Vespa
Stiamo traghettando in Sardegna. Inizia così la nostra ultima settimana di viaggio. Abbiamo percorso fino ad oggi circa 5700 km...
6 ottobre 2011


Stiamo traghettando in Sardegna. Inizia così la nostra ultima settimana di viaggio. Abbiamo percorso fino ad oggi circa 5700 km. Le previsioni sono quelle di superare, abbondantemente, i 6.000 km previsti in partenza. Non abbiamo avuto grossi problemi ai nostri mezzi. Un tubo della benzina crepato e sostituito dagli amici di Barletta, un piccolo incidente tra noi ad Erice e un cavo della frizione sfibrato cambiato a Furore, costiera amalfitana, nei pressi dell’unico fiordo naturale del mediterraneo. La fatica non viene dal viaggio ma dagli impegni e dalle poche ore di sonno. Sonno che abbiamo recuperato sul traghetto. La giornata, di solito, inizia alle  5,30-6,00 con la sveglia e termina alla 23,00 o all’1,00 del giorno dopo non prima di svariati incontri ufficiali e centinaia di km. percorsi Per le 7,30-8,00 siamo in sella già lavati e vestiti. Ce ne vuole di tempo per le attività del mattino soprattutto quando il bagno è uno solo e bisogna caricare le Vespe scaricate completamente la sera prima. Non conosci il posto e non sai cosa troverai dove verrai ospitato. Per il momento le tende non le abbiamo montate ma invece abbiamo usato i sacchi a pelo. Abbiamo dormito in bed & breakfast, pensioncine, alberghi, case private, ma anche in bungalow e case di campagna, in letti più o meno comodi ma anche  per terra, in sedi di Vespa Club, in palestre e in uno stadio.

Il tempo è stato buono per la maggior parte del viaggio ad eccezione delle tappe venete, friulane e calabresi. Ma a guardare dall’oblò del traghetto, mi sa che anche la Sardegna ci riserverà qualche bagnata. L’accoglienza è stata diversa in ogni tappa. Ma sempre entusiasta e partecipata. Abbiamo avuto la scorta e la staffetta da parte di vespisti, di motociclisti, di appassionati delle 500 e delle lambrette. Della polizia municipale e delle forze di Polizia. Persino di privati cittadini orgogliosi di poterci accompagnare per un breve tratto di strada. Ma gli emozionati siamo stati noi a vedere la partecipazione e constatare la solidarietà degli italiani.
Ci sono stati organizzati incontri con la stampa e le tv locali, gazebo in piazza o sulle vie principali delle città, raccolta di fondi ed iniziative particolari con altre disabilità. Ma anche cene eleganti ed impegnative con personaggi importanti  in ogni singola cittadina.
Grazie all’Assessore allo Sport di Biella che ha dato un contributo significativo all’impresa, siamo stati ricevuti da alcuni comuni. Ricordiamo, al momento, Salò, Ravenna, Montemarciano, Ancona, Pescara, Manfredonia, Corato,Catanzaro, Palermo, Trapani, Caltanissetta, Barcellona Pozzo di Gotto, Nemoli, Potenza, Terracina. Grazie, invece, ai Vespa Club abbiamo incontrato Popoli e Latina. E che dire dell’accoglienza nella Repubblica di San Marino? Il nostro arrivo è stato quasi sempre annunciato sui giornali locali, così come la nostra partenza.
Abbiamo rilasciato numerose interviste a televisioni locali ed effettuato molte conferenze stampa. La RAI tre della Basilicata è intervenuta con un bel servizio.

Il risultato che intendevamo raggiungere si sta realizzando. Abbiamo fatto conoscere la parola autismo a chi non ne conosceva neppure l’esistenza. Abbiamo incuriosito molte persone e “obbligato” qualche amministratore locale ad affrontare il problema o a migliorare gli interventi pubblici. Le soddisfazioni sono state molte, così come anche le delusioni. Sentirsi dire dai Vespa Club e da determinati importanti personaggi che la nostra visita “non finirà qui” ci ha commosso e ci ha dato speranza. Ora toccherà a noi non  farci dimenticare e proseguire su questa strada migliorandola notevolmente dopo questa prima esperienza. A tutti quelli che ci hanno in qualche modo deluso diciamo solo che ci sarà sicuramente un’altra possibilità e che, comunque, non c’è bisogno di noi per fare qualcosa di concreto per l'autismo.
Ricordiamoci solo che 1 soggetto su 150 nati è autistico!! E’ un dato impressionante che non può passare inosservato.

Ed ora prepariamoci ad affrontare 350 Km di Sardegna in un solo giorno.
Caprera ci aspetta. E sì, perché non abbiamo detto che stiamo toccando i punti significativi dell’Unità d’Italia. Siamo già stati ad onorare il cippo di Anita Garibaldi a Ravenna, Calatafimi, Marsala (ma quando lo termineranno il monumento?) Salemi che ci ha accolto con molta indifferenza, Teano e molti altri. A proposito, abbiamo ricevuto molti riconoscimenti ma, tra tutti, il più significativo è la poesia di una professoressa che ha descritto l’Autismo in modo eccezionale.

Siamo arrivati, purtroppo o per fortuna! Domenica 2 ottobre ci hanno atteso in moltissimi a Venaria Reale (TO).
Non ce l’aspettavamo, anche la banda musicale! Gli ultimi giorni sono stati intensissimi e impegnativi. Il nostro “sbarco” in Sardegna non ha avuto l’esito che ci auguravamo ma ci ha permesso di conoscere la costa orientale che ha una strada eccezionale per i motociclisti…a patto che ci si procuri una scorta di benzina e si speri che non avvengano guasti. E’ un deserto! Il traghetto arriva con 90 minuti di ritardo a Cagliari. Dobbiamo cercare subito un internet point per poter aggiornare tutti della situazione. Siamo soli. Nessuno ci è venuto ad accogliere come ci era stato preannunciato. Non fa nulla. Non andremo neppure a Macomer perché è saltato anche quell’appuntamento. Evitiamo così la Carlo Felice, noiosa e pericolosa. Le mille curve della ss 125 ci accompagnano e ci fanno divertire…sperando che non ci capiti nulla! Poco prima delle 17 riceviamo la telefonata del Comune di Olbia: il Sindaco ci vuole ricevere e, così, ci salta la visita a Caprera. Peccato. Pernottiamo in casa di amici con una vista stupenda sull’arcipelago della Maddalena. La mattina abbiamo il traghetto alle 9 e decidiamo di fare il pieno a Civitavecchia visti i costi sull’isola. Due metri prima di entrare nel porto Augusto rimane senza miscela e deve utilizzare la tanica di riserva (meno male che l’abbiamo!).
Le 6 ore di nave ci permettono di aggiornare il sito internet sites.google.com/site/giroditaliainvespa
La Moby Line arriva puntualissima e ci permette di rispettare i tempi previsti. Corsa fino a Grosseto dove ci attende una bella staffetta di giovani di Grosseto, Gavorrano, Massa Marittima che ci accompagna fino a Gavorrano dove ci attende un piccolo villaggio del vespista e un…grande Andrea, il Presidente del VC locale.
I ragazzi di Massa fremono perché il loro Sindaco ci vuole conoscere assolutamente. Corriamo verso la città che ci fa rimanere a bocca aperta. La più bella piazza d’Italia, secondo noi e l’ufficio del Sindaco in un palazzo storico con mobili ed affreschi antichi ci accolgono. Grande serata con il Sindaco di Gavorrano ed i Vespa Club organizzatori. Si riparte verso Pontedera. Passiamo però prima da Firenze e Prato. A Pontedera il Museo Piaggio ci accoglie con i suoi cimeli storici. Conosciamo un grande campione degli anni 60 e ceniamo con il Vespa World Club, il suo Presidente e il Segretario. Stefanelli di Pontedera ha fatto le cose in grande. La tappa successiva è a dir poco favolosa. Una staffetta continua da Pontedera a Genova.

I Vespa Club di Pontedera, Pisa, Massa Carrara, Sarzana, Golfo dei Poeti, Chiavari, Genova, Genova Nervi ed altri si alternano nella scorta. Abbiamo anche un’auto della Polizia Stradale. Una giornata memorabile. Nel frattempo partecipiamo a incontri con l’Autismo a Prato, La Spezia e Genova. Lasciamo il giorno successivo un bellissimo ma un po’ caotico capoluogo ligure per raggiungere, costeggiando il mare, Sanremo. Il Carlo deve assolutamente fare il bagno. Ha battezzato tutti i mari che abbiamo incontrato. La sosta nella “carina” Varigotti è d’obbligo. A 10 km da Sanremo ecco nuovamente la scorta. Questa è la volta del VC Riva Ligure con le loro caratteristiche maglie rosa. Giungiamo in Piazza Colombo a Sanremo, a due passi dal Teatro Ariston, e ci fermiamo per tutto il pomeriggio in un gazebo del Vespa Club Sanremo dedicato all’ANGSA. Mario ha organizzato tutto benissimo, anche troppo, visto l’apericena a cui abbiamo partecipato. Ci raggiunge dal Piemonte anche un’altra scorta di amici che ci accompagneranno nelle ultime due tappe. Matteo, Massimo e Gianni. La penultima tappa è bellissima ma impegnativa. Ora siamo in otto perché si è aggiunto un altro amico ad Ospedaletti.

Dobbiamo assolutamente essere al confine dopo la galleria del Colle di Tenda per le 9,30. Sono le 8 e dobbiamo ancora partire. Augusto, sempre lui, si piazza davanti e tira. Curve, controcurve, salite, tornanti, qualche sorpasso un po’ azzardato e, puntualissimi (2 minuti di ritardo) salutiamo glia amici del Vespa Club Bisalta di Cuneo.
Nessuno ci credeva ma ce l’abbiamo fatta. A Cuneo arriviamo in 25. In Piazza Galimberti troviamo l’altra staffetta, quella del Vespa Club Fossano e anche i parenti di Augusto. Baci e abbracci. Ripartenza ma dopo 1 km. Augusto e Carlo si toccano in una rotonda e Carlo cade ma senza danni. Il Sindaco di Fossano deve attendere solo 15 minuti ma ci accoglie molto interessato ed ammirato. PRIMO RINFRESCO della giornata. Via verso il comune di Barolo insieme ad altri due amici che desideran o fare alcuni km. con noi. SECONDO RINFRESCO. Aggrediamo la tavola, abbiamo un certo languorino. Troviamo Giovanni, un grande amico. Altra sosta ad Asti. TERZO RINFRESCO con gli amici del Vespa Club Vespisti Moderni. E troviamo anche Roberto di Angsa Biella con il figlio che ci scorterà fino a Torino. Che sorpresa! Via Verso San Damiano d’Asti. QUARTO RINFRESCO. Non ce la facciamo più ma non possiamo non assaggiare i dolci locali. Incontriamo i campioni del mondo del VESPA TROPHY che, insieme a Carlo ed Augusto, vice campioni del mondo, fanno un bel gruppetto.

La staffetta del Vespa Club Villanova d’Asti (Vespisti Villanovesi Virtuali, ma che idea!) ci accompagna per incontrare il loro Sindaco. Meno male, nessun rinfresco. Ci accompagnano anche fino alle porte di Torino, sono grandi. Salutiamo Roberto di Angsa e andiamo a sistemarci per la notte accompagnati sempre da Matteo del Vespa Club di Venaria Reale. Si è affezionato a noi. E’ commovente. Una buona pizza e via. Domani sarà dura. E’ Domenica ed è l’ultimo giorno, purtroppo o per fortuna. Matteo ci fa da staffetta e a Venaria Reale ci accolgono in tantissimi, comprese le nostre famiglie. C’è perfino la banda musicale. Vito il Presidente è emozionato e teso per l’organizzazione. Va tutto benissimo. L’ingresso in città nella piazza Annunziata, i convenevoli del caso con le autorità, quelli con i dirigenti Angsa del Piemonte e il pranzo. Insieme ripartiamo e ci salutiamo tutti a Borgo d’Ale. Domenico tornerà a Malonno in Valcamonica. Augusto a Biella. Carlo a Vercelli e Giuseppe a Novara. Non crediamo proprio che finirà qui. Abbiamo altri progetti per il futuro. Tutti legati all’Autismo. Il risultato è stato raggiunto. Abbiamo fatto conoscere questa tragica parola in tutta Italia. La raccolta fondi è ancora in corso ma ci dicono che procede bene. Bene. Un saluto a tutti. A tutti quelli che ci hanno aiutato diciamo “grazie, non vi dimenticheremo”: ed a quelli che non ci hanno aiutato lo potranno fare in occasione della 2^ edizione. A presto. Sentirete ancora parlare di noi e dell’Autismo.

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