Elefantentreffen. Una "calda" avventura

Elefantentreffen. Una "calda" avventura
I giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno, ma per molti motociclisti questi giorni vogliono dire Elefantentreffen...
7 febbraio 2012


I giorni della merla sono, secondo la tradizione, gli ultimi tre giorni di gennaio, sempre secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell'anno, ma per molti motociclisti questi giorni vogliono dire ELEFANTENTREFFEN in Italia anche conosciuto come Raduno degli Elefanti, un celebre motoraduno invernale che, dal 1956 si svolge in località site nell'Europa centrale (Germania, Austria), anche se dal 1988 il luogo di ritrovo è fissato in Germania, precisamente nella foresta di Loh Thurmansbang-Solla, ad una sessantina di chilometri da Passau.

Negli anni per rendere sempre più interessante l'avventura di questo raduno il nostro gruppo "Le Frecce del Turchino Genova", ha cercato nuove sfide e per quest'anno l’idea è stata quella di viaggiare in sella alle nostre fidate vespe da Genova a Solla percorrendo solo strade statali.
Il gruppo era formato da sette persone, con quattro mezzi, esatto sette persone, due di noi avevano le proprie fidanzate come passeggere, il veterano del gruppo ( che conta 22 raduni sulle spalle ) con il figlio a seguito che ormai dopo cinque raduni è diventato la mascotte, e infine il solito solitario per scelta.
Il raduno dista poco più di 1000 km da Genova e il fatto di viaggiare in vespa, ci costringe a preventivare 3 giorni di viaggio per andare e tornare quindi in totale è stata necessaria una settimana, tanta pazienza e nessuna fretta.

1° Giorno


Mercoledì 25 Gennaio partenza da Genova e poichè la maggior parte di noi abita nella parte di ponente della città , decidiamo di uscire dalla città per il Passo del Turchino e procedere per Ovada, Tortona, Voghera, Piacenza, Cremona, Brescia, Salò e Riva del Garda dove sostiamo per la notte come primo giorno 341km, una buona tappa.

2° Giorno


Giovedì 26 Gennaio il morale è altissimo alle nove siamo già in sella usciamo da Riva del Garda e proseguiamo per il Lago di Toblino, Trento, Bolzano, Bressanone, Passo del Brennero, finalmente qui iniziamo a vedere la neve e le temperature iniziano a scendere di parecchi gradi sotto lo zero, siamo però a metà giornata e ci aspettano ancora un pò di km da fare quindi proseguiamo per Innsbruck, Schwaz, Worgl ma a 10km da Kufstein la nostra meta per la notte un imprevisto, il classico cavetto della frizione, la stanchezza e il freddo ci rallentano e per un lavoro di una decina di minuti perdiamo una mezz'ora il sole tramonta e gli ultimi 10km diventano un'odissea sulle strade ghiacciate. Anche oggi una tappa di 350km.

3°Giorno


Venerdì 27 Gennaio la mattinata incomincia con una bella nevicata, però siamo tutti equipaggiati con pneumatici da neve e la voglia di arrivare è tanta quindi procediamo senza problemi, la prima meta è il lago Chiem dove sostiamo oltre che per ammirare il panorama e scattare qualche foto ricordo anche per bere qualcosa di caldo, ormai le temperature sono costantemente sotto lo zero e ogni 2 ore una sosta è obbligatoria. Dal lago procediamo per Trostberg, Altotting, Eggenfelden, Vilshofen, costeggiamo per un tratto il Danubio, ormai è fatta, la strada inizia a salire siamo arrivati nel mezzo della foresta bavarese a pochi km dal raduno, per la notte ci fermiamo a dormire nel piccolo paese di Riggerding, con 329km sulle spalle decidiamo di dedicare il giorno successivo interamente al raduno.

4° Giorno


Sabato 28 Gennaio dopo tre giorni a macinare km destiniamo l’intera giornata alla vita da raduno, percorriamo i 10km che ci separano dalla meta senza bagagli e con qualche strato di vestiario in meno, alle 10:30 siamo già all’entrata per la foto di rito e per l’iscrizione (io sono il 3900 iscritto). Entrati dentro al raduno iniziamo a girare tra le tende alla ricerca di vecchi amici che per tanti motivi rivediamo sempre e solo una volta all’anno durante il raduno e sempre con molta attenzione al ghiaccio, la caduta è sempre dietro l’angolo, ci avviciniamo alla “ Fossa “ il punto centrale del raduno e luogo simbolo.
La giornata prosegue velocemente a commentare i motociclisti di tutti i tipi il più delle volte in sella alle loro moto autocostruite oppure su sidecar del periodo delle seconda guerra mondiale. A metà pomeriggio sotto una bella nevicata risaliti in sella alle Vespe ritorniamo a Riggerding per le seconda notte.

5° Giorno


Domenica 29 Gennaio, si rientra, le voci di una perturbazione fredda che sta interessando il nord Europa arrivano anche alle nostre orecchie, quindi per non perdere tempo decidiamo di fare la stessa strada dell’andata con piccole variazioni e alla sera ci ritroviamo a Kufstein.

6° Giorno


Lunedì 30 Gennaio, alle 08:30 siamo già in sella e dopo un’ora di viaggio facciamo una sosta nel piccolo paesino di Rattenberg, noto come città del vetro nel Tirolo, il tempo per acquistare un souvenirs e nuovamente a bordo delle vespe prendiamo direzione per Innsbruck e alla sera ci ritroviamo a Riva del Garda.

7° Giorno


Martedì 31 Gennaio, la perturbazione fredda è giunta anche in Italia, le notizie non sono confortanti e iniziamo a capire che l’ultima tappa non sarà solo una tappa di trasferimento ma sarà dura come le precedenti se non peggio. Da Riva del Garda percorriamo la Gardesana Occidentale, di questa stagione questa strada è fantastica, nessun pullman, tutto sgombro nessuna coda, un sogno che dura poco, perché arrivati a Cremona la temperatura ritorna abbondantemente sotto lo zero a e Piacenza iniziamo a ritrovare la neve e man mano che procediamo inizia a fermarsi anche sull’asfalto che inizia ad essere bianco, ormai c’è un palmo di neve. Arrivati a Tortona visto la situazione critica decidiamo di proseguire per Seravalle Scrivia, per fortuna un camion ci precede e con molta calma raggiungiamo Ronco Scrivia, Busalla, Passo dei Giovi e all’imbrunire giungiamo a Genova.


L'Elefantentreffen è un raduno molto goliardico, difficile è spiegare perché molti fra le migliaia dei partecipanti ritorna edizione dopo edizione.
L’atmosfera è rumorosa, sirene e motori fuori giri, aria impregnata di fumo dei falò, freddo e le comodità non esistono, nonostante tutto questo noi siamo un gruppo di quelli che da anni partecipano e il perchè è ancora ignoto a noi stessi, forse sarà la nostra passione smisurata per le moto, forse sarà che il raduno è la scusa per ritrovare amici o forse come diciamo tutte le volte, solo dopo che hai partecipato e respirato questa aria puoi capire.

Vorrei ringraziare i miei compagni di viaggio iniziando da Alessandra e Laura due ragazze d’oro al loro terzo raduno, Roby amico e compagno di innumerevoli viaggi, Ferruccio l’anima del gruppo, Matteo suo figlio e Davide il giullare.

Grazie Ragazzi , alla prossima avventura.
Alessio Callea.


Mezzi utilizzati:
Piaggio Vespa Px Millenium - Piaggio Vespa Px Arcobaleno - Piaggio Vespa Rally - Piaggio Vespa Granturismo

 

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