Sykes, Laverty e gli incendi australiani

Carlo Baldi
Abbiamo incontrato per puro caso i due piloti mentre stavano omaggiando i Vigili del Fuoco australiani
6 marzo 2020

Erano anni che assieme a Gordon Ritchie, giornalista ed amico, uno dei decani della Superbike, parlavamo di approfittare delle nostre trasferte australiane per visitare in moto lo stato di Victoria, il cui capoluogo è Melbourne. Quest’anno Gordon ha chiesto alla Suzuki di poter disporre di due moto per un suo servizio giornalistico, ed una volta arrivati in Australia ci siamo recati alla filiale di Melbourne della casa giapponese per ritirare due V-Strom, una 650 ed una 1000, e partire alla volta di Phillip Island. 

Al termine del primo round del mondiale Superbike abbiamo potuto quindi iniziare il nostro tour di una settimana, con l’obiettivo di visitare la bellissima Australia del Sud. Il primo giorno siamo partiti da Cowes, il paesino situato a pochi chilometri dall’autodromo,  ed abbiamo viaggiato lungo la costa alla volta di Lake Entrance. Il giorno successivo ci siamo spostati verso l’interno con destinazione Bright, che è al centro di una zona montuosa. Paesaggi fantastici, pochissimo traffico e strade con un asfalto praticamente perfetto. Un vero Paradiso per i motociclisti. Nell’attraversare Swifts Creek abbiamo notato molte BMW GS parcheggiate di fronte alla stazione dei Vigili del fuoco. Avremmo dovuto comunque fermarci per fare benzina e quindi non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di scambiare due chiacchiere con il gruppo di motociclisti.

Era un viaggio organizzato da BMW per consentire al team ufficiale Superbike di Shaun Muir di visitare una delle zone maggiormente colpite dagli incendi di quest’estate (in Australia le stagioni sono all’opposto rispetto alle nostre) e di incontrare i pompieri che hanno salvato  paesi e foreste dalle fiamme. Tra i motociclisti, vestiti da pompieri abbiamo subito intravisto Eugene Laverty e Tom Sykes, oltre al proprietario del team l’inglese Muir. Potete immaginare lo stupore reciproco nel ritrovarci in quel piccolo paese australiano per puro caso, dopo esserci salutati a Phillip Island due giorni prima, convinti che ci saremmo rivisti in Qatar (ancora non sapevamo che il secondo round sarebbe stato posticipato a data da stabilire). 
 

Per arrivare a Swifts Creek sia noi che il gruppo di motociclisti della BMW avevamo  attraversato le foreste devastate dagli incidenti. A me erano tornate in mente le spaventose immagini viste in televisione, ma vi assicuro che ritrovarsi in mezzo a tutti quelli alberi anneriti dalle fiamme mi ha fatto una grande tristezza. Viaggiando per chilometri in mezzo a quello che rimane di questi boschi, abbiamo compreso il dramma vissuto dalle popolazioni locali. Gli australiani amano profondamente la natura e la propria terra e per questo gli incendi sono stati per loro un vero dramma, oltre all’incubo di vedere in pericolo i propri famigliari e la propria casa. I Vigili del fuoco lavorarono giorno e notte per settimane, nel tentativo di fermare gli incendi, e la visita organizzata dalla BMW era proprio per rendere omaggio a loro. Sykes e Laverty li hanno incontrati, si sono vestiti da pompieri, e hanno trascorso un po' di tempo con loro, ascoltando le testimonianze di chi ha dovuto lottare con il fuoco, spesso a rischio della vita. 

“Sono persone fantastiche – ha commentato Laverty – che hanno cercato di salvare il loro paese dalle fiamme, anche a rischio della propria incolumità. Ci hanno descritto scene spaventose e visitando queste zone così duramente colpite, abbiamo capito quanto sia grande il loro amore questa terra e per la natura, che qui in Australia è davvero meravigliosa”.

Viaggiare tra i boschi bruciati mette una profonda tristezza, ma ci ha fatto un grande piacere vedere sulle cortecce annerite dal fuoco, molte foglie verdi e nuovi piccoli alberi stanno crescendo accanto a quelli che sono ormai solo degli scheletri neri. Per fortuna il peggio è passato e la natura sta nuovamente prendendo il sopravvento.