SBK: Leon Haslam, una vita nelle corse [VIDEO]

Carlo Baldi
In un video commemorativo Leon Haslam apre le porte del museo di famiglia e racconta la sua carriera, il bellissimo rapporto con il padre Ron ed i suoi due sogni nel cassetto
10 settembre 2021

Leon Haslam, una vita nel mondo delle corse. Potrebbe essere questo il titolo del video con il quale il figlio di “Rocket” Ron ha raccontato la propria carriera, da quando aveva sei mesi sino ai giorni nostri. “Avevo sei mesi la prima volta che mi hanno portato in un paddock” racconta il pilota del Team HRC Superbike "ma il mio primo ricordo è legato alla Honda QR 50 regalatami da mio padre, la mia prima moto con la quale girovagavo nei paddock mentre mio padre correva".

Da allora Leon non ha mai smesso di andare in  moto. “Trial, motocross o moto da pista. Mi è sempre piaciuto guidare di tutto”. Nel video oltre alle immagini di quando era un ragazzo, scorrono anche quelle della raccolta che la famiglia Haslam ha organizzato in una sorta di “museo” che raccoglie, tute, caschi e tantissime foto sia di Ron che del figlio. Non manca nemmeno una bacheca che contiene le protesi che sono state inserite nei loro corpi per rimediare agli infortuni che purtroppo non sono mancati nella carriera di entrambi. “Mi sono procurato sette fratture alle gambe – precisa Leon – oltre a varie altre di minor importanza”.

Tralasciando i ricordi negativi, che come dice lo stesso pilota inglese sono comunque serviti a fare di lui un pilota più forte, quelli positivi sono in maggioranza ad iniziare dalla 8 ore di Suzuka che ha vinto per ben tre volte, due con la Honda ed una con la Kawasaki. A completare il suo palmares ecco anche un BSB, un secondo posto nel mondiale Superbike e una gara in MotoGP al fianco di Valentino Rossi con la Honda V4 2 tempi. “Una moto che non dimenticherò mai – afferma – "così come la NSR 500 sulla quale sono salito dopo 8 anni trascorsi in 125".

Chi conosce Leon Haslam sa quanto sia importante per lui la famiglia. Prima della pandemia tutta la famiglia lo seguiva in pista e oltre alla moglie Olivia ed ai suoi due figli, non mancavano mai nemmeno il padre Ron e la mamma Ann“Il rapporto con mio padre è fantastico – commenta compiaciuto Leon – mi aiuta in tutto ed i suoi consigli sono sempre preziosi ed hanno sempre avuto una parte importante nei miei successi”.

La sua carriera mondiale è iniziata nel 1998 e non accenna a concludersi anche se Leon con i suoi 38 anni è il veterano del mondiale Superbike. “Prima di appendere il casco al chiodo – confida – vorrei fare due gare: una 24 ore di durata e la 200 miglia di Daytona."

Mai dire mai.