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“Le curve arrivano in fretta, una dopo l’altra. La moto va forte e per fortuna anche i freni sono incredibili, basta sfiorarli per ritrovarsi quasi fermo”. Queste le prime impressioni di Mattia Rato a Jerez, una volta sceso dalla Yamaha R1 del Team Motoxracing. Meno di tre settimane fa Mattia aveva corso e vinto le due gare dell’italiano Supersport con la Panigale V2 del Team Mesaroli Racing by Velini e stava ancora festeggiando quando ha ricevuto la telefonata di Sandro Carusi che gli offriva la possibilità di correre nel mondiale Superbike. Il manager romano non era l’unico ad avere il nome di Rato sul suo taccuino, e d’altronde chiunque lo avesse visto in azione aveva capito di trovarsi di fronte ad una delle (poche) promesse del nostro campionato nazionale.
Dopo aver iniziato nelle minimoto, Rato ha corso in MiniGP 50 e in PreMoto3, sia in 125 2T che nella 250 4T, ma è successivamente “emigrato” in Spagna nello Junior GP Moto2, per poi tornare in Patria lo scorso anno, Nel 2025 si è imposto all’attenzione generale vincendo le ultime tre gare della Supersport, la categoria più spettacolare e combattuta del CIV.
Parlandogli si nota subito come Mattia dimostri molti più dei suoi vent’anni. Pesa le parole e esprime chiaramente ma in modo sempre pacato i propri concetti. E’ consapevole di avere tanto da imparare e di essere in qualche modo “l’ultimo arrivato”, ma non dimostra nessun timore reverenziale ed è pronto a lavorare e ad affrontare le difficoltà di un campionato difficile come il WorldSBK. Merita di essere seguito con attenzione e simpatia.