SBK 2023. Come cambierà il regolamento dopo Assen?

SBK 2023. Come cambierà il regolamento dopo Assen?
Ogni tre round FIM e Dorna possono intervenire per livellare le prestazioni delle moto, in base al famoso e misterioso algoritmo. Cosa succederà dopo Assen? Facciamo qualche ipotesi
17 marzo 2023

Il regolamento del campionato Superbike prevede che dopo ogni tre round, consultando il famoso algoritmo, si debba stilare un bilancio dei risultati ottenuti dalle Case che partecipano al mondiale, al fine di livellare i valori in campo e garantire incertezza e spettacolo, solitamente intervenendo sui giri motore.

L’ultima volta che il regolamento è intervenuto è stato nell’aprile 2019 quando ha tolto 250 giri motore alla Ducati V4 e ne ha aggiunti 500 alla Honda Fireblade.

La moto italiana è scesa a 16.100 giri mentre quella giapponese è salita a 15.600. In entrambi i casi, a detta dei diretti interessati, queste variazioni non hanno avuto un effettivo riscontro sulle prestazioni delle moto interessate dalla modifica regolamentare, ma cosa succederebbe se ora, a campionato in corso l’algoritmo dovesse nuovamente intervenire sui giri motore?

Fermo restando che non è dato sapere come sia stato tarato l’algoritmo, vediamo quali sono stati i risultati nei primi due round, prendendo in considerazione le tre case principali, Ducati, Yamaha e Kawasaki, e le prime dieci posizioni in gara.

Nelle sei gare fino a ora disputate la Ducati ne ha vinte 5, ha ottenuto 7 podi ed ha sempre piazzato almeno tre piloti nei primi dieci (addirittura 5 in Gara2 a Phillip Island). Yamaha ha ottenuto una vittoria, 8 podi e per tre volte ed ha visto tre dei suoi piloti entrare in top ten. La Kawasaki non ha ancora vinto una gara, ha ottenuto due podi e solo in tre gare ha avuto due piloti nei primi dieci.

Non sappiamo ovviamente cosa potrà succedere ad Assen, ma se i risultati dovessero confermare la situazione di cui sopra, risulta chiaro che la Casa che potrebbe subire delle limitazioni è la Ducati, mentre quella che dovrebbe essere aiutata è la Kawasaki. E’ ovvio che siamo solamente nel campo delle ipotesi, ma se la filosofia di chi organizza il campionato è quella di livellare le prestazioni allora sarebbe lecito, risultati alla mano, attendersi una penalizzazione della Panigale V4 R ed un incremento dei giri motore per la ZX-10RR.

Non intendo discutere (lascio al lettore questo giudizio) se sia giusto o meno penalizzare una moto risultata dominante (e di conseguenza un’azienda che ha evidentemente lavorato meglio di un’altra), o se sia lecito che l’organizzatore debba o meno intervenire per livellare un campionato, ma se le regole sono queste ritengo ci si debba attendere una riduzione dei giri motore della Ducati e (forse) un incremento di quelli della Kawasaki.

Peraltro, il misterioso algoritmo, come comunicato a suo tempo da FIM e Dorna, non tiene conto solo delle vittorie, ma soprattutto del numero dei piloti nelle prime posizioni e dei loro distacchi in gara. Gli interventi non devono essere limitativi nei confronti di un singolo pilota (negli anni passati nell’occhio del ciclone c’era Rea ed ora Bautista) bensì di una moto, nel caso la sua supremazia sia troppo marcata.

Ricordiamo che il massimo numero di giri che possono essere tolti o aggiunti sono 250 o multipli di tale numero (500, 750 eccetera).

Ma cosa comporta una modifica dei giri motore a campionato in corso? Per chi ne ottiene di più si dovrebbe verificare un aumento di potenza, ma anche una probabile variazione della rapportatura del cambio, che come sappiamo non può essere modificato una volta iniziato il campionato. Per chi invece viene penalizzato, si tratta di avere ovviamente meno potenza, ma anche un motore più affidabile ed una erogazione più livellata, più omogenea.

Ricordiamo infine che su alcune piste le superbike non riescono a scaricare a terra tutti i cavalli dei quali dispongono, e in questo caso avere meno giri motore, e quindi meno potenza, non cambia molto.

Al momento questi sono i giri motore consentiti dal regolamento del WorldSBK. Ricordiamo che si parte dal numero dei giri della moto di serie, ai quali si aggiungono 1.000 giri.

Aprilia ZD4RK 14.700
BMW K47 14.950
BMW S1000 RR (2019) K67 (0E21) 14.900
BMW M1000 RR (2021) K66 (0E71) 15.500
BMW M1000 RR (2023) K66-MÜ (0P01) 15.500
Ducati V2 12.400
Ducati V4R 2019 DA 16.100
Ducati V4R 2023 3D 16.100
Honda 2020 SC82 15.600
Honda 2022 SC82 15.600
Kawasaki 2021 ZXT02N 14.600
Kawasaki 2023 ZXT02T 14.600
MV Agusta 14.950
Suzuki L7 - L9 14.900
Yamaha BX4 / 2KS 14.700
Yamaha 2020 B3L / B4S 14.950

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