SBK 2022. GP D'Australia. A Phillip Island per chiudere in bellezza

SBK 2022. GP D'Australia. A Phillip Island per chiudere in bellezza
Carlo Baldi
Con i titoli ormai assegnati, il weekend di Phillip Island si preannuncia comunque spettacolare. Pista favorevole alla Ducati, ma attenzione ai “soliti” Razgatlioglu e Rea ed ai numerosi outsiders
17 novembre 2022

Dopo aver dovuto rinunciare alla trasferta australiana nel 2021, a causa della pandemia causata dal Covid 19, i mondiali delle derivate dalla serie tornano nella terra dei canguri per l’ultimo round della stagione, con il meteo che oltre alle temperature decisamente basse prevede anche la concreta possibilità di pioggia.

Tutto si è deciso a Mandalika nel round che si è concluso meno di cinque giorni fa, e le gare che si disputeranno sul meraviglioso circuiti di Phillip Island si preannunciano quindi come una piacevole passerella per i piloti Superbike e Supersport, ormai sollevati dai problemi di classifica. Come sappiamo però nessuno vuole arrivare secondo e di conseguenza si preannunciano gare comunque combattute ed incerte, ravvivate magari dalla presenza nelle parti alte della classifica di qualche outsider.

Phillip Island è l’incubo dei gommisti, e come sempre vincerà chi saprà anche gestire al meglio gli pneumatici, particolarmente soggetti ad usura su di una pista che presenta un asfalto notoriamente abrasivo, con la maggior parte delle curve a sinistra.

Da serio professionista qual è Alvaro Bautista non sarà a Phillip Island in vacanza, ma al contrario vorrà onorare il titolo appena conquistato. La pista in riva all’Oceano Indiano è una delle favorite dallo spagnolo, che qui nel 2019 dominò tutte e tre le gare, infliggendo distacchi record ai suoi avversari. La V4 ha dimostrato di trovarsi particolarmente a proprio agio sul tracciato australiano e anche Michael Ruben Rinaldi cercherà di sfruttare le caratteristiche vincenti della propria moto per ottenere dei risultati che confermino il suo quarto posto nella generale, che al momento lo vede con 34 punti di vantaggio nei confronti di Andrea Locatelli.

Per quanto riguarda il titolo costruttori, alla casa italiana sarà sufficiente un piazzamento in una delle prime quattro posizioni in Gara1 per aggiudicarselo.

Parlando di privati Axel Bassani ed il team Motocorsa hanno già in tasca il titolo Independent, ma il pilota di Feltre, al debutto sul tracciato australiano, farà di tutto per puntare non solo al podio, ma anche alla vittoria, un obiettivo che ritiene essere alla sua portata. Axel punta anche alla quinta posizione finale della classifica piloti, obiettivo che potrà raggiungere nel caso riesca a recuperare 4 punti ad Alex Lowes e 15 a Locatelli. Anche se non in perfette condizioni fisiche, Philipp Oettl cercherà di portare il più in alto possibile la Panigale del Team Goeleven, per concludere al meglio la sua prima stagione con la moto e con la squadra italiane.

Sulla pista dove è già salito sul podio (terzo in Gara2 nel 2018) proprio con una moto del Barni Racing Team, Xavi Fores cercherà di proseguire i progressi mostrati nelle precedenti gare disputate in Argentina ed Indonesia.

La Yamaha punta come sempre sul campione del mondo uscente Toprak Razgatlioglu che ha come obiettivo il secondo posto in una classifica che attualmente lo vede in vantaggio di 37 punti nei confronti del rivale Jonathan Rea. Sulla pista dello stato di Victoria il turco vinse la sua prima gara con la Yamaha nel 2020, proprio al debutto con la R1 e quindi anche in questo weekend potrebbe essere il più acerrimo avversario di Bautista.

Il suo compagno di squadra Andrea Locatelli, alla sua prima volta sull’isola con una superbike, vuole continuare il periodo positivo evidenziato in Indonesia, anche per dare l’assalto al quarto posto di Rinaldi. Per il team GRT queste saranno le ultime gare dei due piloti Garrett Gerloff e Kohta Nozane. Il primo è destinato al Team Bonovo BMW mentre il secondo farà ritorno in Patria. L’americano ha già corso a Phillip Island nel 2020, mentre per il giapponese questa sarà la prima volta sull’isola con una superbike, dopo la sua prima esperienza con una Moto2, categoria che ritroverà nel 2023.

Era dal 2014 che Jonathan Rea non si doveva accontentare della terza posizione in campionato, ma per il sei volte campione del mondo sarà importante interrompere quel digiuno di vittorie che dura dalla seconda gara lunga dell’Estoril. Jonny ha già vinto sei volte nella terra dei canguri e l’ultima volta che ha corso qui è stato preceduto dal suo compagno di squadra Alex Lowes, che ha vinto relegandolo al secondo posto. L’inglese proverà a ripetere l’impresa anche quest’anno, una stagione nella quale ha mostrato grandi progressi in termini di continuità. Tra i privati che porteranno in pista la Ninja da tener d’occhio Lucas Mahias, che lascerà il Kawasaki Puccetti Racing a fine stagione per far posto a Tom Sykes, e Oliver Konig del Team Orelac Racing VerdNatura, che sarà alla sua prima volta a Phillip Island nel WorldSBK.

In casa BMW Scott Redding ha la possibilità di superare in classifica Iker Lecuona, assente per infortunio. La pista australiana piace all’inglese che con la Ducati colse tre terzi posti nelle sue tre gare di esordio in Superbike. Per il suo compagno di squadra Michael van der Mark l’obiettivo è quello di chiudere al meglio questa travagliata stagione 2022. Passando al team Bonovo, a Loris Baz questo tracciato piace molto, mentre il suo team mate Eugene Laverty vivrà il suo ultimo ed emozionante round in una carriera che lo spesso visto tra i protagonisti nei mondiali delle derivate.

Senza Lecuona, vittima di un high side nelle FP2 di Mandalika, il peso della responsabilità di tenere alto il vessillo HRC pesa tutto sulle spalle di Xavi Vierge, che cercherà di ottenere il quarto posto per la Honda nella classifica costruttori. Da rilevare come lo spagnolo abbia già ottenuto un podio su questa pista in Moto2 nel 2018. Obiettivo zona punti per i due privati del MIE Racing Honda Team, Hafizh Syahrin e Leandro Mercado.