SBK 2015. Nono round Superbike a Laguna Seca

SBK 2015. Nono round Superbike a Laguna Seca
Carlo Baldi
Sulla pista del “cavatappi” saranno Sykes ed Haslam i più temibili avversari per Rea? In USA si parla anche di mercato con il team Crescent pronto a lasciare Suzuki per Yamaha
16 luglio 2015

Per la tredicesima volta il campionato mondiale Superbike farà tappa al Mazda Raceway di Laguna Seca, per disputare il nono round stagionale. In America saranno solo le Superbike a scendere in pista, mentre rivedremo all’opera le Supersport nel prossimo appuntamento di Sepang in Malesia, a fine luglio.


Quello californiano non è l’unico autodromo del Nord America ad aver ospitato il mondiale delle derivate dalla serie. Dal 1989 al 1991 si corse al Brainerd International Raceway in Minnesota, mentre dal 2008 al 2012 fu il Miller Motorsport Park nello Utah ad essere teatro del round statunitense.


I pochi punti nei quali possono essere effettuati i sorpassi lo rendono poi ancora più difficile da interpretare.Il tracciato è lungo 3.610 metri ed è noto per il “Cavatappi”, una delle curve più famose nel mondo del motociclismo. La pista è caratterizzata da molti cambi di pendenza ed è una delle poche sulle quali il valore del pilota assume ancora un’importanza preponderante.


Nelle precedenti ed ultime quattro manche Aprilia e Kawasaki hanno fatto la parte del leone. Nel 2013 Sykes ha vinto la prima gara, mentre nella seconda Laverty ha regalato il successo alla casa di Noale. Lo scorso anno le parti si sono invertite. Melandri sulla RSV4 si è aggiudicato gara 1 mentre Sykes ha avuto la meglio in una travagliata seconda manche, interrotta da due bandiere rosse che penalizzarono Guintoli, in testa prima di ogni interruzione.
 

L’attuale leader del mondiale Rea può vantare un solo podio a Laguna (terzo lo scorso anno in gara 2), ma come sappiamo da quando Johnny è salito sulla Kawasaki la musica è cambiata e visto che proprio la casa di Akashi è una delle favorite sul tortuoso tracciato americano, non è difficile prevedere che il nordirlandese possa fare due grandi gare anche in California, per ribadire il suo predominio sul campionato. Da notare però che Rea non ha mai vinto non solo a Laguna Seca, ma in nessuno degli altri quattro tracciati nei quali si correranno gli ultimi appuntamenti di questo mondiale 2015 (Sepang, Jerez, Magny-Cours e Losail). Ai suoi avversari non resta che attaccarsi a questo dato per mantenere vive le ormai poche speranze di aggiudicarsi il titolo. Da parte sua Rea vanta una striscia di 17 podi consecutivi e nella storia del mondiale delle derivate dalla serie soltanto Colin Edwards è riuscito a fare meglio, con 25 piazzamenti di fila nella top-3 nel 2002. Numeri che non spaventano Sykes, che non demorde e farà certamente di tutto per ribadire la sua supremazia sulla pista californiana, dove ha vinto due volte in due anni.


Anche se la sua Aprilia non è più quella dello scorso anno, Haslam darà il massimo per riportarla sul gradino più alto del podio, mentre per Torres quello americano sarà l’ennesimo nuovo tracciato da imparare.


La Ducati ha approfittato della lunga pausa che ha fatto seguito al round di Misano, per continuare a lavorare e a migliorare la sua Panigale, sfruttando anche la grande esperienza di Carlos Checa, accorso al capezzale della 1199 che per ora ha vinto solo un volta (gara 2 Aragon). L’anno scorso Giugliano e Davies si spartirono il secondo posto, ma quest’anno la piazza d’onore potrebbe anche stare stretta ai due piloti Ducati, con Giugliano che anche a Misano ha mostrato la sua chiara intenzione di conquistare quella vittoria in Superbike che il romano insegue ormai da qualche anno.
 


Restando in casa Ducati, da rilevare come il pilota più legato alla pista di Laguna sia Leandro Mercado, che ha debuttato in pista proprio nel campionato AMA e per il quale si può quindi parlare di un ritorno, con il team Barni che spera che le due gare sulla pista americana possano rappresentare la ciliegina sulla torta di un campionato sin qui sopra le attese. Chiudiamo la parentesi Ducati con il team Althea, per il quale si è parlato ultimamente (a sproposito) della possibilità di far correre Melandri nel finale del campionato. Al di là dei voli pindarici, la realtà ha i nomi di Canepa e Baiocco. Se per quest’ultimo si tratterà di un debutto, per Niccolò invece Laguna è una delle piste preferite e dopo il positivo esordio di Misano, Canepa si candida al ruolo di outsider e potrebbe rappresentare la vera sorpresa di questo nono round.


Il team Pata Honda Ten Kate cercherà di sfruttare il talento, ultimamente un poco appannato, del giovane VD Mark e l’esperienza di Guintoli, secondo l’anno scorso in gara 2, ma con l’Aprilia. Nel team Crescent Suzuki si pensa più al futuro che non al presente e anche a Laguna il general manager Paul Denning proseguirà le trattive con Yamaha per passare dalla sonnolenta (in SBK) casa di Hamamatsu alla più intraprendente casa dei tre diapason.


Per il nascituro team Yamaha si parla di riscostruire l’ex coppia Aprilia formata da Melandri e Guintoli. In effetti sono moltissime le possibilità che Marco sia il pilota di punta della squadra, mentre nutriamo qualche dubbio per quanto riguarda il campione del mondo 2014.

 


Pirelli porterà in America un totale di 1.435 pneumatici. Diamo uno sguardo alle gomme. Dal punto di vista degli pneumatici la pista di Laguna è molto impegnativa, con frequenti trasferimenti di carico che impegnano sia gli anteriori che i posteriori. 


Due soluzioni da asciutto per l’anteriore e altrettante per il posteriore. All’anteriore la SC1 di sviluppo S1699, che ha debuttato con successo ad Aragón nel 2014 e quest’anno è stata portata in tutti i round perché offre un maggior sostegno nell’approccio alle curve a favore di una migliore precisione di guida, e la SC2 di gamma, ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità e supporto alla fascia battistrada.


Al posteriore la SC0 di gamma, che offre massima improntabilità su asfalti lisci e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni, e la SC0 di sviluppo T0611, che ha debuttato a Imola ed è stata utilizzata anche a Portimao e a Misano. Quest’ultima utilizza una mescola molto morbida in grado di offrire un livello di grip molto alto se utilizzata con temperature elevate.


Tra le variabili che possono giocare un ruolo importante a Laguna va ricordato che solitamente il venerdì la pista può essere sporca a causa della presenza di sabbia e che nelle prime ore del mattino è possibile trovare un po’ di foschia per via della posizione del circuito, situato su di una collina non lontano dal mare. 

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