Lorenzo Savadori: “Sarebbe fantastico restare con Milwaukee e Aprilia”

Lorenzo Savadori: “Sarebbe fantastico restare con Milwaukee e Aprilia”
Carlo Baldi
Nei test di Portimao Savadori ha compiuto un altro passo verso quel podio che insegue da quando è in Superbike. Ecco cosa ci ha detto del finale di stagione e del suo futuro
28 agosto 2018

Lorenzo Savadori è la grande speranza del motociclismo italiano in Superbike. Dopo aver iniziato in 125 ed aver vinto un campionato italiano ed uno europeo, il pilota di Cesena ha fatto il grande salto nel mondiale, ma la piccola cilindrata non era più adatta al suo fisico e quindi Lorenzo ha deciso di passare alle quattro tempi. Dopo qualche anno in Stock ed un titolo vinto nel 2015, Savadori passa al mondiale Superbike con il team Iodaracing e con l’Aprilia.

C’è un filo conduttore che lega la casa italiana ed il giovane Lorenzo, che con le moto di Noale ha vinto sia in 125 che in Stock e cerca ora di ripetersi anche nella classe maggiore. Con lui abbiamo parlato dei test di Portimao, del finale di campionato e del suo futuro che lo vede legato da un contratto alla casa di Noale che però non è certa di restare in Superbike anche nel 2019 e per questo Savadori è sul taccuino di molti team manager.

Come sono andati i test a Portimao?

«Sono state sicuramente due giornate positive, innanzitutto perché sono tornato in moto dopo molte settimane. Per quanto uno si possa allenare in palestra lo stare in moto è sempre la cosa più importante, che ti prepara meglio alle gare. E poi ho potuto girare sulla pista dove si disputerà il prossimo round del mondiale. Portimao è un tracciato che mi piace molto e l’asfalto, che è stato riparato in alcuni punti, è molto migliorato. Abbiamo lavorato molto per cercare di risolvere il problema che mi impedisce di spingere forte nei giri iniziali, a serbatoio pieno. Ovviamente non è soltanto un problema di pesi, ma di come questi vengono distribuiti sulla moto. Non abbiamo apportato cambiamenti drastici, ma abbiamo lavorato sui dettagli, sul set up e sul bilanciamento generale della moto».

Cosa succede nei primi giri?

«Pensa che mentre normalmente il giro veloce della gara si fa nei primi giri, io lo faccio al dodicesimo passaggio, quando ormai i primi si sono allontanati. Con il serbatoio pieno la moto è difficile da guidare. Una situazione che mi impedisce di ottenere i risultati che so di poter raggiungere. Se riusciremo a risolvere questo problema le mie gare cambieranno completamente. Nei test di Portimao penso di aver fatto un deciso passo in avanti, ma solo il weekend di gara ci potrà dire se è un passo sufficiente o no».

Hai provato le nuove gomme che vi ha portato Pirelli?

«Non ho provato le gomme da qualifica, ma mi sono concentrato su quelle da gara. Ho provato alcune soluzioni di sviluppo che si sono rivelate molto performanti, ma non avevo dubbi in quanto Pirelli fa sempre un ottimo lavoro».

Quali sono le tue ambizioni per questa fase finale del campionato?

«Inutile nascondere che il mio obiettivo è il podio, ma come ho già detto sarà possibile solo se riusciremo a rendere la moto competitiva sin dai primi giri. Penso che il podio ora sia alla nostra portata. Ci manca poco. Sia la squadra che Aprilia si stanno impegnando molto e la moto è senza dubbio migliorata dall’inizio della stagione, come stanno dimostrando i miei risultati e quelli di Laverty. Mi trovo molto bene con il mio capotecnico e con tutti i ragazzi del team e mi piacerebbe salire sul podio anche per ringraziarli del grande lavoro che stanno facendo».

Vorresti restare in questa squadra e con Aprilia?

«Sarebbe la soluzione migliore. Non so ancora cosa abbia deciso il team Milwaukee e che intenzioni abbia l’Aprilia per il prossimo anno, ma mi piacerebbe restare per proseguire il lavoro che abbiamo iniziato e che ci sta portando a raccogliere i frutti del nostro impegno. Al momento però non ho certezze e quindi mi sto guardando intorno».

Caricamento commenti...