Il team Hero EBR si ritira dal mondiale SBK

Il team Hero EBR si ritira dal mondiale SBK
Carlo Baldi
A causa del fallimento di EBR il team di Pegram è costretto a ritirarsi dalla Superbike. Probabile un ritorno nel campionato AMA. Canepa al lavoro per restare nel mondiale
30 aprile 2015

Dopo aver appreso del fallimento dell’azienda americana EBR ci si aspettava che anche il team di Larry Pegram, che partecipa al campionato mondiale Superbike con lo stesso Pegram e con Niccolò Canepa, potesse incontrare grosse difficoltà. L’avventura del team americano avrebbe potuto proseguire magari con una moto diversa se lo sponsor indiano Hero avesse continuato a sostenerne le spese. Però considerando che Hero è proprietaria di quasi il 50% di EBR, senza le moto made in USA non avrebbe avuto senso per loro proseguire con la sponsorizzazione del team con una moto diversa dalle 1190 RX


Con un comunicato diramato poche ore fa, Larry Pegram ha annunciato il ritiro della sua squadra dal mondiale Superbike con effetto immediato e quindi già ad Imola non rivedremo più in pista le bicilindriche americane.


Il team di Pegram sembra destinato a tornare nel campionato AMA Superbike dal quale proveniva, mentre Canepa ha intenzione di restare nel mondiale delle derivate dalla serie ed è quindi già al lavoro per trovare una nuova sistemazione.

 

Ecco il comunicato diramato dal team Hero EBR

 

Si tratta di una notizia difficile da digerire per noi del team Pegram Racing, visto che la nostra filosofia è “non mollare mai”. La squadra ha fatto un ottimo lavoro e rispetto allo scorso anno i risultati sono migliorati notevolmente, tenendo alto il nome di EBR e Hero. Niccolò Canepa ha guidato da campione qual è ed ha stupito per quanto è stato in grado di fare con la nostra moto. Sono molto fiero del lavoro da lui svolto. Una cosa è certa, Pegram Racing tornerà in pista prima di quanto possiate immaginare”."

Per quanto riguarda invece gli ex dipendenti della EBR il pilota americano ha scritto : “Abbiamo lavorato a stretto contatto con loro ed apprezzato non solo il fatto di poter correre con una supersportiva americana, ma anche il duro lavoro che questo piccolo gruppo ha messo in piedi per costruire le moto EBR e per dare sostegno al nostro programma sportivo. Spero che anche loro torneranno presto al lavoro perché lo meritano”.