WEC 2026 senza Valentino Rossi: BMW annuncia i piloti, il Dottore non c'è

WEC 2026 senza Valentino Rossi: BMW annuncia i piloti, il Dottore non c'è
L'assenza di Valentino Rossi dalla lista piloti della casa bavarese nel WEC alimenta i dubbi sul futuro nelle corse endurance. Dopo due stagioni in LMGT3, il Dottore potrebbe tornare a concentrarsi sul GT World Challenge
12 dicembre 2025

Il nome di Valentino Rossi non figura tra i piloti che BMW ha ufficializzato per il Mondiale Endurance 2026. L'annuncio della casa bavarese, che ha svelato le proprie line-up sia per la categoria Hypercar che per la LMGT3, non include il Campione, lasciando aperte tutte le ipotesi sul suo futuro nel motorsport a quattro ruote.

L'iconico numero 46, che ha accompagnato la BMW M4 GT3 del Team WRT nelle ultime due stagioni, scompare dalle entry list del campionato, segnando probabilmente la fine di un capitolo importante nella carriera post-MotoGP del Dottore. Ma questo non vuol dire che Valentino dica stop alle corse in auto, anzi: è un segnale che stuzzica la curiosità, chissà cosa bolle in pentola.

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La pubblicazione delle entry list ufficiali del WEC per la stagione 2026 ha portato con sé diverse novità nel panorama dell'endurance mondiale. Tra i cambiamenti più significativi spicca l'ingresso di Genesis, marchio premium di Hyundai, nella categoria Hypercar, mentre Porsche ha sorprendentemente abbandonato la competizione. Ma per i tifosi italiani, l'attenzione si è concentrata immediatamente su un'assenza particolare: quella di Valentino Rossi.

BMW ha infatti confermato le proprie formazioni per entrambe le categorie in cui gareggia. Per quanto riguarda gli Hypercar, i prototipi M Hybrid V8 manterranno la stessa formazione di sei piloti della scorsa stagione: Kevin Magnussen, Raffaele Marciello e Dries Vanthoor sulla numero 15, mentre Robin Frijns, René Rast e Sheldon van der Linde proseguiranno sulla numero 20. Nella categoria LMGT3, i due esemplari della M4 GT3 del Team WRT correranno con i numeri 32 e 69, ma non con il 46.

Sul numero 32 si alterneranno Augusto Farfus, Sean Gelael e Darren Leung, mentre il 69 sarà affidato a Dan Harper, Parker Thompson e Anthony McIntosh. Nessuna traccia del campione italiano, che aveva corso con determinazione e passione nelle ultime due stagioni, conquistando risultati di prestigio e dimostrando di poter competere ad alti livelli anche lontano dalle due ruote.

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Il percorso nelle corse con le auto

La transizione di Valentino Rossi dal mondo delle moto a quello delle auto da corsa è stata graduale ma decisa. Dopo aver appeso il casco da pilota MotoGP al chiodo, il Dottore ha scelto di concentrarsi sulle corse in auto, un universo completamente diverso ma altrettanto affascinante e competitivo. Il GT World Challenge è stato il suo primo banco di prova, dove ha dimostrato fin da subito di avere il talento e la determinazione necessari per eccellere anche su quattro ruote.

I podi ottenuti nelle 12 Ore di Bathurst, nelle 12 Ore del Golfo e nelle 24 Ore di Dubai hanno certificato le sue qualità di pilota GT, aprendo la strada al salto di qualità successivo: il World Endurance Championship. Con il Team WRT e BMW, Rossi ha affrontato alcune delle gare più prestigiose e impegnative del motorsport mondiale, portando sempre con sé quel numero 46 che lo ha reso immortale nel motociclismo.

Nel WEC, i risultati non sono mancati. I podi conquistati a Imola, Fuji e COTA hanno dimostrato che Rossi poteva competere con i migliori piloti GT del mondo, mentre le sue prestazioni alla 24 Ore di Le Mans hanno fatto intravedere lampi di grande classe. In entrambe le edizioni disputate della mitica gara francese, il pilota italiano ha persino guidato la corsa in alcuni tratti, dimostrando velocità e consistenza. Tuttavia, la dea bendata non gli ha sorriso: nel 2024 un incidente del compagno di squadra Ahmad Al Harthy in uscita dai box con gomme fredde ha compromesso la gara, mentre nel 2025 problemi meccanici hanno costretto al ritiro anticipato.

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Il sogno Hypercar rimandato

L'ambizione dichiarata di Valentino Rossi era chiara fin dall'inizio: approdare alla categoria Hypercar, il massimo livello del WEC dove competono i prototipi più avanzati e veloci. Un sogno che sembrava a portata di mano, tanto che nel novembre 2024, durante il test riservato ai piloti rookie a Bahréin, Rossi ha avuto l'opportunità di provare la BMW M Hybrid V8, il prototipo con cui la casa tedesca compete nella classe regina dell'endurance.

Quel test aveva alimentato le speranze e le aspettative di vedere il Dottore competere al massimo livello anche su quattro ruote, sfidando campioni del calibro di quelli che popolano il WEC. Tuttavia, il salto dalla LMGT3 alla Hypercar richiede non solo talento alla guida, ma anche esperienza specifica con i prototipi, capacità di gestione di sistemi ibridi complessi e un adattamento a dinamiche di gara completamente diverse.

L'assenza di Rossi dalle line-up BMW 2026 potrebbe significare che questo passaggio necessita di più tempo e preparazione. Andreas Roos, direttore di BMW M Motorsport, ha confermato la continuità nelle formazioni Hypercar, segno che la casa bavarese sta puntando su piloti già affermati in quella categoria. Per Rossi, questo potrebbe rappresentare semplicemente un rinvio, non una rinuncia definitiva al sogno.

Ritorno al GT World Challenge?

Se il WEC sembra momentaneamente chiuso, il futuro di Valentino Rossi nel motorsport rimane comunque ricco di possibilità. Le indiscrezioni più accreditate parlano di un possibile ritorno al GT World Challenge, il campionato dove il pilota italiano ha mosso i primi passi nel mondo delle corse endurance e dove ha già dimostrato di poter essere competitivo e vincente.

Il GT World Challenge offrirebbe a Rossi la possibilità di continuare a gareggiare ad alto livello, accumulare ulteriore esperienza e magari preparare con più calma il tanto desiderato salto verso i prototipi. Non sarebbe la prima volta che un pilota sceglie di consolidare le proprie competenze in una categoria prima di tentare l'approdo a quella superiore.

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Fonte: AS.com