ORPI Maroc 2004. Smara, 3 Giugno 2004

ORPI Maroc 2004. Smara, 3 Giugno 2004
4 giugno 2004
- - - - - - - - - - - - - - - - - - - Rally ORPI Maroc 2004. 2-6 Giugno 2004 NPO Organisation - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Smara, 3 Giugno 2004. E’ l’ultima giornata torrida del Marocco 2004. Parola di Cyril Neveu che, sì, ha confermato che l’area al Sud del Marocco che ospita la prima fase dell’edzione 2004 del suo rally è, soprattutto in questa stagione, tra le più calde del pianeta, ma è anche vero che il rally di quest’anno doveva essere comunque caldo. Non fosse stata la temperatura, come vedremo, ci avrebbero in ogni caso pensato i piloti, ad “accendere” la competizione. Seconda tappa, seconda speciale, la più lunga del Rally con i suoi 420 chilometri (un record per le corse di Neveu e Pelletier), e tutto avrebbe potuto risolversi, per lo meno per quanto riguarda i colpi di scena, già nei primi cinquanta. Nei primi cinque anzi. Proprio in quelle primissime battute, infatti, è uscito di scena Joan Roma, vincitore dell’ultima Dakar ed al rientro dopo un infortunio in allenamento. Cinque chilometri, una pietra più sporgente delle altre sulla pista velocissima, da infarto, e lo spagnolo si è girato lo stesso ginocchio, “offendendo” gli stessi legamenti di un mese e mezzo fa. Corsa chiusa, meglio non rischiare per essere soltanto della partita senza poter più figurare degnamente. Solita, tradizionale ed incerta sequela di taxi e “Nani”, pian piano, riguadagna la Spagna. Lascia una corsa accesissima proprio ai suoi due compagni di squadra, Esteve e Coma, che onorano il ritiro del loro teammate con una giornata strepitosa. Isidre (Esteve) non solo vince la speciale e la tappa, ma salta al comando della generale provvisoria. Marc (Coma) finisce alle sue spalle, e da stasera è terzo, alle spalle di Richard Sainct che torna tra i protagonisti. Ma, direte voi, e Cyril Despres? Il Campione del Mondo, leader dopo la prima tappa, è un’altra delle vittime della tappa tra Assa e Smara, seppure i suoi danni siano, alla fine, limitati. Cyril ha fuso la mousse posteriore a 50 km dalla fine, ed ha atteso Alfie Cox che gli ha dato la sua ruota. Ergo, il sudafricano è, a questo giro, portatore d’acqua. Buoni, non è finita. Che dovesse essere giornata di mousses in crisi era prevedibile, ma che sarebbe toccata a Meoni e Graziani, i miglori dei nostri, non ce lo aspettavamo proprio. A Graziani è successo alla benzina, metà tappa, quando era col gruppo dei fuggitivi, a Meoni a pochi km dalla fine ma, stranamente, per lui è stata la volta, insolita, della mousse anteriore ad andare in “pappa”. Insomma, la pista velocissima di oggi si è mangiata un buon numero di mousse e di gomme. Domani, per fortuna, si torna verso il mare, con un rally più a “misura d’uomo”. Ma non è finita ancora. Dalla scena del Marocco 2004 è uscito anche, suo malgrado, Enzo Campione, “Boss” di Matteo Graziani e del suo Il Team, fermo al 38° km della speciale con un guasto all’impianto elettrico della sua moto. Per Campione la “seducente” esperienza di un’altra gita sul camion scopa. Punto.

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