Mondiale Enduro: il Gran Premio di Spagna

Mondiale Enduro: il Gran Premio di Spagna
Piero Batini
  • di Piero Batini
Filotto di Farioli che svela la Squadra da battere nel Mondiale 2104. In Spagna doppiette di Nambotin in E1 e Cervantes in E3. 1 a 1 tra Meo e Renet nella E2. Salvini dolorante e in ritardo | P.Batini
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
6 aprile 2014

 Solsona,  6 Aprile. Solsona ha emesso i primi verdetti della stagione mondiale 2014 dell’Enduro. Uno su tutti. La squadra da battere sarà ancora e ancora di più la formazione ufficiale KTM di Fabio Farioli. Potevano esserci ancora dei piccoli dubbi, di carattere più che altro accademico, ma sono stati fugati al primo colpo. Due dei Piloti di punta della Squadra hanno cambiato categoria e tipo di moto. Christophe Nambotin è “sceso” dalla E3, che ha vinto per due volte, alla E1 con la 250 4T, e Ivan Cervantes affronta la E3, finalmente deciso ad usare una due tempi per implementare il proprio palmares fermo da alcune stagioni, dal 2009. Nella E2 KTM schiera il solo Antoine Meo, quattro Titoli, uno per ogni anno dal 2010, considerato il Pilota che non ha bisogno di avere le spalle protette da un compagno perché può stravincere girando attorno agli avversari.

Il dato è certo, ma dal Gran premio di Spagna, primo appuntamento dell’11° Mondiale dell’Era Alain Blanchard, la E2 è proprio la classe che non ha visto KTM dominare in lungo e in largo come è successo per la E1 e la E2. Certo è che anche quest’anno la classe sarà la più combattuta del Mondiale, non solo perché il Campione in Carica è Alex Salvini ma perché riunisce un vero e proprio manipolo di fuoriclasse. E il teorico “passo falso” di Meo è da considerare un po’ come i Gran Premi cui il franco-italiano ci ha abituati. Il gioco del gatto con il topo. Nella E1, dunque, il travaso di Chritophe Nambotin è stato indolore. Il francese ha dominato entrambe le giornate di gara e non ha propriamente avuto avversari. Con sei e sette successi parziali sulle 19 speciali disputate nei due giorni, “Nambot” ha lasciato alle sue spalle Cristobal Guerrero sabato e Anthony Boissiere domenica. In realtà solo Guerrero è apparso in grado di competere con il Bi-Campione della E3 del 2012 e 2013. Primo, ed unico, degli italiani in questa categoria, Thomas Oldrati non è andato oltre il sesto posto conquistato al termine della seconda giornata del week end spagnolo. 

Analogamente Ivan Cervantes ha vinto entrambe le giornate della E3 del Gran Premio di casa. A farne le spese più direttamente il compagno di Squadra Matthew Phillips, l’australiano Campione Junior da quest’anno alla corte di Farioli, secondo sabato, e il finlandese Matti Seistola, che è salito dalla E1 alla E3, ha cambiato moto passando dalla Husqvarna alla Sherco, ma non Squadra poiché è rimasto con Fabrizio Azzalin, ed ha concluso alle spalle di Cervantes domenica. 
Anche in questo caso per trovare un italiano bisogna scendere un po’ lungo la classifica. Simone Albergoni è decimo sabato e Oscar Balletti 11° domenica.
La classe più combattuta, nelle previsioni e nel Gran Premio di Catalunya, è dunque la E2, vinta sabato da Antoine Meo e domenica da Pierre-Alexandre Renet. Meo ha ceduto la super speciale del venerdì a Johnny Aubert, che è così il primo vincitore di una PS della stagione Mondiale, ma è poi rimasto in testa per tutto il sabato, incrementando il proprio vantaggio finale sono a oltre mezzo minuto. Più equilibrata la gara della domenica, caratterizzata dalla partenza lampo di Aubert, e successivamente dal ritorno di Renet e poi di Meo. I tre francesi hanno dato vita ad un confronto molto equilibrato, e globalmentemolto spettacolare. Aubert è rimasto al comando delle operazioni fino alla sesta speciale, frazione nella quale è salito Renet. Calato Aubert, le ultime tre PS hanno mandato in scena lo spettacolo maestoso del duello tra Meo e Renet, separati costantemente da un pugno di secondi soltanto. Sembrava che Meo, che si era avvicinato a meno di due secondi nella penultima prova, riuscisse ad applicare la sua legge nell’ultima “linea”, ma Renet è riuscito a mantenere un piccolo, ma preziosissimo secondo di vantaggio pur perdendo il confronto diretto dell’ultima Speciale. Avvincente!

Dalle cronache di rilievo manca Alex Salvini. In un Campionato che si annuncia così tirato, un sesto ed un quinto posto non sono sufficienti a garantire la conferma del Titolo, ma il risultato di Solsona deve essere preso obbligatoriamente con il beneficio d’inventario, poiché il bolognese, operato ad al pollice sinistro meno di una mese fa, non è ancora completamente recuperato e inevitabilmente in chiaro ritardo di preparazione. Doppia vittoria per la Beta di Daniel McCanney nella EJ, e per Laia Sanz nella EW delle donne, e per concludere, doppio strepitoso successo anche per Davide Soreca, unico acuto italiano del Gran premio di Spagna e vincitore della EY, la Youth Cup nella quale si è fatto notare con un secondo e un terzo anche Michele Marchelli. 

Si passa al Portogallo, a Val de Cambra tra una settimana, per il secondo GP della stagione.

Classifiche


Enduro 1
1. Christophe Nambotin (KTM) 40pts; 2. Cristobal Guerrero (KTM) 30pts; 3. Anthony Boissiere (Sherco) 27pts; 4. Eero Remes (TM) 26pts

Enduro 2
1. Antoine Meo (KTM) 37pts; 2. Pela Renet (Husqvarna) 35pts; 3. Johnny Aubert (Beta) 32pts

Enduro 3
1. Ivan Cervantes (KTM) 40pts; 2. Matt Phillips (KTM) 32pts; 3. Matti Seistola (Sherco) 27pts… 6. Aigar Leok (TM) 20pts

Enduro Junior
1. Danny McCanney (Beta) 40pts; 2. Giacomo Redondi (Beta) 32pts; 3. Loic Larrieu (Husqvarna) 32pts… 17. Oliver Nelson (KTM) 2pts

125 Youth Cup
1. Davide Soreca (Yamaha) 40pts; 2. Michele Marchelli 32pts; 3. Jeremy Miroir (Yamaha) 26pts; 4. Jesper Borjesson (Husqvarna) 24pts… 6. Albin Elowson (Husqvarna) 17pts  

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