Dakar 2014. Contrordine! Jordi Viladoms torna con KTM

Dakar 2014. Contrordine! Jordi Viladoms torna con KTM
Piero Batini
  • di Piero Batini
Il pilota catalano, che era già stato portatore d’acqua di Marc Coma nelle campagne vittoriose dal 2006 al 2010, lascia Gas Gas e torna in sella alla moto ufficiale austriaca, finalmente assegnata anche a Francisco Lopez | P. Batini
  • Piero Batini
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4 dicembre 2013

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La Gas Gas 450 Raid è già imbarcata sulla nave che la porterà in Argentina, ma il suo Pilota ha cambiato idea. A giochi, come anche noi avevamo detto, ormai fatti.

Di chi parliamo? Di Jordi Viladoms, Pilota catalano di Igualada, dove è nato il 4 gennaio dell’80, che è alla sua ottava Dakar. Tra il 2006 e il 2010 Viladoms ha corso come portatore d’acqua di Marc Coma, condividendone i successi. Ha collezionato ben 4 ritiri, l’ultimo nella edizione scorsa dopo aver passato stoicamente due giorni tra le Ande e l’Argentina nel tentativo di rimanere in gara, ma nel 2012 ha ottenuto il suo miglior risultato, il 4° posto assoluto a un passo dal podio, e nello stesso anno ha vinto il Sardegna Rally Race. Quest’anno, con la Gas Gas, ha vinto il Serres Rally, e con la stessa moto doveva partecipare alla Dakar, insieme a Gerald Farres, un suo vecchio amico e compagno di Squadra, e Marc Guasch.

La prematura scomparsa di Kurt Caseli, il meraviglioso Pilota americano che vogliamo ricordare ancora una volta, ha aperto la possibilità a Viladoms di rientrare nella Squadra che lo aveva lanciato alla Dakar. In un primo tempo, in coincidenza con la presentazione della Dakar a Parigi, lo scorso novembre, sembrava che ad entrare a far parte del team ufficiale KTM potesse essere David Casteu. Il simpatico francese, però, ha già la sua struttura e, potendo disporre anch’egli di una KTM, probabilmente ha preferito procedere per la sua strada, alla ricerca di quel risultato che non può attendere troppo nella carriera di un Pilota. Così si è aperta la porta per Jordi Viladoms.


Intervista


Dunque, Jordi, davvero una storia dell’ultimo minuto…
«Sì, tutto è successo molto rapidamente. KTM mi ha chiesto se mi era possibile andare con loro alla Dakar. Io avevo un contratto, e soprattutto un progetto e un impegno, con Gas Gas. Non era facile, ma con la dirigenza della Marca spagnola abbiamo parlato francamente, e abbiamo trovato la soluzione. Sono stati molto gentili e mi hanno dato la possibilità di scegliere».


Userai la KTM ufficiale nella sua ultima versione, quella che ha debuttato in Marocco?
«Sì, uno degli aspetti più belli di questa operazione è che userò la nuova KTM 450 Rally, l’ultima. Ce ne saranno solo quattro, quelle di Marc Coma, di Ruben Faria, di Francisco Lopez e la mia. Molto buono per me».


Adesso la domanda, forse, più importante: hai un ordine di scuderia, cioè, tornerai a fare il “mochilero” di Marc Coma, o sei “libero”?
«Possiamo dire che sono “libero”. Però. Però le caratteristiche tattiche della configurazione di quest’anno prevedono che si privilegi in ogni caso il gioco di Squadra, e che ci si basi di conseguenza anche sui risultati degli altri. Alla fine nella Squadra ufficiale-ufficiale siamo Marc, Ruben e io. “Chaleco” ha una struttura leggermente diversa, i suoi sponsor e le sue strategie. Tra noi tre dovremo vedere come si sviluppa la gara. È chiaro che il numero uno è Marc, e partiamo per aiutarlo. È chiaro anche che se lo sviluppo della gara pendesse dalla parte di un altro Pilota, sarebbero gli altri due a venirgli all’occorrenza in aiuto. Un po’ come è successo lo scorso anno, quando Faria stava facendo una gara bellissima, e lo hanno “staccato” dal ruolo di portatore d’acqua».


Cambia un po’ la geografia tattica del Rally, dunque…
«Adesso, bisogna capire che c’è una “grande guerra” con Honda. Hanno la nuova moto e molti Piloti forti, ed io penso che sia giusto che KTM non voglia che Marc sia da solo contro tutti, ma che preferisca avere tutto il Team ufficiale là davanti, a “combattere” compatto».


Con Marc, poi, è una vecchia storia… sei contento?
«Sì, con Marc ho corso dal 2006. Quattro Dakar fino al 2010. Sì, sono molto contento. Veramente. È con lui che sono cresciuto nei Rally e alla Dakar. Ma soprattutto sono contento di essere tornato con KTM. Sono stato lì per molti anni, poi ho cambiato e mi sono reso conto che loro sono su un livello molto, molto alto. La moto, l’organizzazione, l’esperienza. Per me tornare con loro è come un sogno. È difficile entrare a far parte di una squadra così, ed è ancor più difficile tornarci dopo aver esserne usciti ed aver fatto qualche passo indietro. L’ho considerata come l’ultima grande opportunità che mi era offerta, è l’ho presa. Ho avuto fortuna. Mi dispiace molto che sia stato un incidente tragico a creare questa possibilità, ma se riusciamo a non pensare a questo per un momento, tutto il resto per me è magnifico!».


Un’opportunità legata alla sola Dakar?
«No, l’accordo prevede la prossima Dakar e tutto il Campionato del Mondo 2014, con una previsione anche per la Dakar 2015».


Lo ha accennato anche Jordi Viladoms. Francisco “Chaleco” Lopez correrà, anche lui, con la nuova KTM 450 Factory. Anche questa è una “correzione di rotta” dell’ultimo momento. Il programma dell’asso cileno prevedeva che “Chaleco” corresse con la “vecchia” 450 Rally, ma alla fine è stata trovata anche la quarta moto da assegnargli. Lopez aveva già completato tutta la preparazione con la moto dello scorso anno, che conosce come le sue tasche, e il primo, e unico contatto con la nuova moto è avvenuto durante un test in Spagna, il giorno prima della partenza alla volta di Le Havre, dove le moto sono state imbarcate per essere trasportate in Argentina. Lopez non si è perso d’animo, ha preso una KTM da cross, vi ha montato un grande serbatoio per configurarla approssimativamente sulla distribuzione dei pesi della Rally, e si è messo a girare. Dopo circa 500 chilometri ha chiuso l’extra-test. “OK” - ha dichiarato – “Sono pronto!”
In un colpo solo, altri due interessanti pezzi del mosaico di una grande Dakar!

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