24 Heurs Moto di Le Mans: vince la Kawasaki Ninja ZX-10R

24 Heurs Moto di Le Mans: vince la Kawasaki Ninja ZX-10R
La Kawasaki Ninja ZX-10R n. 11 del Team SRC vince a Le Mans dominando dall’inizio alla fine. Seconda la Suzuki GSX-R del Team Sert che si aggiudica il Mondiale Endurance | M. Valenti, Le Mans
10 settembre 2012

È stata la Kawasaki Ninja ZX-10R numero 11 del Team SRC a tagliare per prima il traguardo alla 24 Heurs Moto, ultima tappa del Mondiale Endurance che si è conclusa questo pomeriggio alle ore 15:00 sullo storico Circuit de la Sarthe a Le Mans. La moto affidata ai piloti francesi Julien Da Costa, Grégory Leblanc e Freddy Foray ha condotto una gara esemplare, senza commettere errori, con pit stop effettuati sempre in maniera impeccabile.
  

La Kawasaki n. 11 infatti si è portata in testa alla corsa fin dai primi giri e poi ha saputo gestire al meglio le lunghissime 24 ore di gara. In ogni caso non si può certo dire che siano mancati momenti spettacolari e carichi di adrenalina dal momento che la moto del Team SRC ha duellato innumerevoli volte con la Suzuki n. 1 del Team Sert, seconda al traguardo.

 
Le due moto giapponesi hanno continuato a scambiarsi le posizioni per tutta la notte fino all’alba, con la Suzuki che poteva contare sempre su qualche secondo di vantaggio guadagnato ai box, grazie all’estrema e insuperabile bravura dei meccanici del team Sert, e con la Kawasaki che si rifaceva in pista, facendo registrare ottimi tempi sul giro.

 


Suzuki conquista il titolo del Mondiale Endurance

La Suzuki GSX-R del Team Sert
La Suzuki GSX-R del Team Sert

La Suzuki GSX-R del Team Sert, nella mani di Vincent Philippe, Anthony Delhalle e di Takuya Tsuda, grazie al secondo posto conquistato a Le Mans ha vinto il Mondiale Endurance 2012, che quest’anno prevedeva quattro gare (due di 24 ore e due di 8 ore). Anche la Kawasaki del Team SRC in ogni caso si può dire più che soddisfatta perché ha ottenuto la terza vittoria consecutiva alla 24 Heurs Moto di Le Mans, un traguardo molto ambito che tra l’altro consente di tenere per sempre la coppa consegnata al momento della premiazione.

 
La S1000RR n.99 del Team BMW Motorrad France Thevent invece ha tagliato il traguardo in terza posizione, dopo aver lottato a lungo con la Yamaha R1 n.94 del Team GMT Michelin. La moto tedesca pilotata dal trio Sebastien Gimbert, Damian Cudlin ed Erwan Nigon ha è rimasta in quarta posizione per una buona parte di gara, ma affinando i tempi in pista e le soste ai box è riuscita ad ottenere il podio, un risultato importantissimo per la Casa dell’Elica e ancor di più per Michelin, che sta investendo ingenti risorse nel mondo delle competizioni moto.

 
Un quarto posto con un pizzico di amarezza quindi per la R1 n. 94, che nonostante una buona gara, condotta sempre nelle prime posizioni, non è riuscita a salire sul podio. Quinta la CBR 1000 del Team Honda TT Legends, dove correva anche il mitico John McGuinness. La moto del team inglese è rimasta in quinta posizione praticamente per tutta la durata della gara.

 


I commenti


Alla fine della corsa abbiamo avuto modo di parlare brevemente con il pilota australiano Damian Cudlin, che ha guidato la BMW S 1000RR del Team BMW Motorrad France Michelin arrivata terza al traguardo.

Cudlin: Sono contentissimo di questo risultato, è la prima volta che salgo sul podio della 24 Heurs Moto a Le Mans

 

Commentando la gara Cudlin ha dichiarato: «Sono contentissimo di questo risultato, è la prima volta che salgo sul podio della 24 Heurs Moto a Le Mans. Inoltre credo sia stata una gara molto entusiasmante perché sono saliti sul podio non solo tre costruttori differenti (Kawasaki, Suzuki, BMW, ndr) ma anche perché queste stesse moto hanno utilizzato in gara pneumatici di diversi brand, un fattore che influenza moltissimo una competizione (Kawasaki-Pirelli, Suzuki-Dunlop, BMW-Michelin, ndr).

  


Statistiche di gara


Uno degli aspetti più interessati di una competizione endurance di 24 ore è rappresentato senza dubbio dai dati e dalle statistiche di gara. Le moto arrivata prima al traguardo ha percorso ben 844 giri, che moltiplicati per la lunghezza del tracciato di Le Mans utilizzato per le moto (4,185 Km) equivale a dire che ha percorso 3.532, 140 Km, un nuovo record che ha stracciato quello registrato nel 2011 (3.490,29).
  

La percentuale delle moto arrivate al traguardo rispetto a quelle partenti è stata pari al 72,72%, con 14 moto ritirate, mentre il giro più veloce lo ha fatto segnare David Checa a bordo della sua Yamaha R1 n.94 del Team GMT Michelin con un tempo di 1:38.562. Per rendersi conto delle dinamiche di gara è sufficiente dire che mentre la Suzuki del Team Sert è arrivata con un distacco dalla prima classificata di 1:02.508 minuti, le moto seguenti hanno accumulato ritardi sul primo di 4-5 giri. La Honda, quinta classificata ha fatto registrare un distacco dal primo di ben 16 giri, mentre la sesta addirittura di 29!
  

La velocità media del primo classificato si è attestata a 147, 028 Km/h, mentre è impressionante pensare che i tempi sul giro effettuati nel cuore della notte o all’alba, dopo 15 ore di gara e in condizioni di visibilità scarsissime erano semplicemente più alti di qualche secondo rispetto a quelli registrati ad inizio gara.

 
Per dovere di cronaca occorre precisare infine che alla 24 Heurs Moto di Le Mans di quest’anno hanno preso parte anche tre moto italiane. Si tratta di una MV Agusta F4, uscita di scena per una brutta caduta del pilota dopo solo 2 ore e 59 minuti di gara di una Ducati 1199 Panigale, che ha concluso la competizione al 34° posto e di una Aprilia RSV4 squalificata a fine gara per non aver rispettato i regolamenti.

di Matteo Valenti

 

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