20 anni di sport: il 1998. Finale shock per la 250

Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Festeggiamo i 20 anni di Moto.it ripercorrendo gli ultimi 20 anni di storia sportiva. Del 1998 ricordiamo il finale all'ultima curva fra Capirossi e Harada, ma anche la 500 vissuta sul confronto fra Doohan e Biaggi
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
30 giugno 2017

Ciao Amici! Oggi parliamo del 1998, altro anno storico nella storia del Motomondiale. E’ stato l’anno dell’ultimo titolo di Michael Doohan, quello dell’incredibile debutto di Biaggi in classe regina, ma anche quello del finale pieno di polemiche con lo scontro fra Capirossi e Harada all’ultima gara del Mondiale 250.

Iniziamo dalla classe regina: Doohan, ultimo rappresentante di quella scuola di piloti che aveva dominato la 500 a cavallo fra anni 80 e 90, veniva da quattro titoli conquistati con incredibile monotonia. C’era chi sosteneva che il fenomeno fosse lui, altri preferivano pensare che fosse la sua NSR l’elemento determinante dei suoi successi, fatto sta che Mick, una volta ripresosi dall’incidente che nel ’92 gli aveva fatto rischiare l’amputazione di una gamba, ha lasciato davvero poco spazio agli avversari.

Michael Doohan
Michael Doohan

E’ stato il primo ad utilizzare il comando del freno posteriore al manubrio – con il suo infortunio non poteva più muovere la caviglia destra – che poi divenne di uso comune prima dell’avvento dei controlli di trazione e anche dopo, visto che lo usa anche oggi Dovizioso, e ha travolto tutti i piloti che si è trovato ad affrontare: Cadalora, Kocinski, Beattie, ma anche Criville e Okada che avevano la sua stessa moto.

Nel 1998, quando la benzina senza piombo tagliò un po’ le unghie alle 500, fu il primo a tornare alla fasatura screamer per cercare un vantaggio contro i rivali che si attendeva solo per scoprire di averne uno in più. Il debuttante Max Biaggi sovvertì l’ordine costituito rivelandosi in grado di andare fortissimo anche senza apprendistato in 500, vincendo clamorosamente la prima gara. Un’impresa che non riusciva dai tempi di Jarno Saarinen e che ha dato vita ad una lotta per il titolo durata tutto l’anno. Otto vittorie a favore di Doohan contro le due di Biaggi non la dicono tutta, perché Max, capace di mettere sotto pressione il rivale e costringerlo all’errore in almeno due occasioni, grazie alla consistenza tenne aperto il Mondiale fino alla bandiera nera di Barcellona.

Michael Doohan e Max Biaggi
Michael Doohan e Max Biaggi

Tante polemiche anche in 250, perché dopo una serie di errori e colpi di scena si arrivò all’ultima gara, in Argentina, con un solo punto a separare i due compagni di squadra Capirossi e Harada. Un finale da calciobalilla, quando chi fa l’ultima vince tutto. All’ultimo giro Harada sembrava avercela fatta, con un bel vantaggio da sfruttare nelle ultimissime curve. Ma sentendosi forse troppo sicuro impostò l’ultima piega lasciando la porta aperta a Capirossi, che ci si lanciò dentro con una staccata suicida. Morale: gran botto, tutti per terra nelle vie di fuga, con un finale da Formula Uno fra Senna e Prost a Suzuka.

Loris Capirossi (65) e Tetsuya Harada (31)
Loris Capirossi (65) e Tetsuya Harada (31)

Alla fine la gara la vinse Valentino Rossi, Loris rimontò in sella e chiuse secondo forte del titolo già in tasca (Tetsuya non riuscì a ripartire) ma le polemiche non si smorzarono più. Penalizzazioni, multe, licenziamenti si alternarono nelle settimane a seguire, ma alla fine Capirossi si tenne il titolo e passò alla Honda con il team Gresini e Harada passò invece alla 500 con scarso successo prima di tornare alla quarto di litro e conquistare tre vittorie nel 2001.

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