Recensioni Suzuki GSF 650 Bandit

Questa moto è pratica e facile da guidare, motore semplice facilmente riparabile. Ricambi sempre disponibili.

Moto multiuso affidabile comoda e con qualche piccola modifica sul misto si mangia molte moto moderne.. La posseggo dal 2009, IL MIGLIORE ACQUISTO DELLA MIA VITA! E dire che l' avevo acquistata per "fare pratica con una naked visto che provenivo dal mondo custom!"
Ad oggi ho percorso più di 100000 km e le uniche cose che ho fatto oltre alla normale manutenzione (olio,filtri, catena corona e pignone) non ho mai avuto un problema, eccetto il sensore della spia del folle (50€ compresa la manodopera).
Impianto elettrico fantastico se pensate che la batteria originale mi è durata 11 anni.
Motore elastico, coppia corposa (si possono percorrere le rotatorie ai 40 all' ora in sesta e uscire accelerando dolcemente senza vibrazioni o incertezze, allegro dai 6000 fino ai novemila e da lì rabbioso fino al limitatore a 12500 giri.
Nella guida da codice i 20 km/litro sono la normalità e strapazzando la non si scende sotto i 17/18.
Dopo 5 anni (quindi a garanzia strascaduta) Suzuki fa campagna di richiamo per regolatore di tensione provvede alla sostituzione del pezzo gratuitamente ( Da qui il mio 10 all' assistenza).
In conclusione COMPRATELA! Perfetta prima moto tanto che io non riesco a separarmene.

Pro: motore, confort, guida.
Contro: peso, frenata.

Prima moto "seria", scelta dopo aver scartato ER 6N e Gladius.
Docile nel traffico, abbastanza pesante a basse velocità.
Motore potente e lineare che permette di gestire la velocità facilmente anche in due.
Comoda per pilota e passeggero.
La frenata non è sportiva: quando si esagera l'anteriore vibra.
Penso che la curerò regolarmente, con qualche regalino qui e lì, e la terrò finché si potranno guidare mezzi a motore.
Cosa vorrei cambiare: ci metterò contamarce, scarico sportivo, puntale, parafango posteriore, kit led e presa USB.

Moto molto bella, ormai storica. Il motore è il suo punto forte, molto elastico, consente di riprendere quasi da fermo anche in terza marcia. Poi in città con la quinta marcia si viaggia sempre senza problemi. Molto stabile, consuma poco, comoda per viaggi lunghi ma anche per andare al lavoro.

Motore perfetto, volendo docile oppure bestiale.
Pesantuccia nei parcheggi, stabile e filante su strada.
Personalmente in 18 anni ho avuto solo problema su motorino di avviamento e molletta interna cambio

Ottima naked, divertente motore inarrestabile consumi buoni freni da strizzare un po va bene per iniziare da belle emozioni.

Compagna di dolci passeggiate! La moto in questione è estremamente equilibrata, consuma molto poco in rapporto alle sue prestazioni ed è una ottima compagna di viaggio.
Ho effettuato la sostituzione dei paraoli alle forcelle l'anno scorso e purtroppo sono costretto a darla via a causa di una discopatia che mi impedisce di continuare a guidarla.

Una moto versatile in tutte le occasioni.
Comoda anche per viaggi medio lunghi.
Affidabile e dagli ottimi consumí.

Comprata 9 anni fa, si è rivelata un ottimo acquisto. Mai nessun problema meccanico, nessun consumo anomalo di olio, nessuna vibrazione. Ovviamente mostra gli anni che ha da un punto di vista tecnico e tecnologico.

La moto è fantastica, un erogazione lineare senza nessun vuoto, in coppia spinge bene sia sul misto stretto che veloce. Sembra di avere 2 moto una sotto i 6000 lineare morbida e rilassante e l altra sopra i 6000, piu cattivella ma mai nervosa, che riesce a far vedere lo scarico alle recenti moto di pari cilindrata soprattutto quando inizia il tratto di curve in montagna. E una moto che seppur abbia 80 cavalli perdona tanto, e non guasta mai sopratutto, quando si cerca di dare il massimo, l'erogazione unita all'ottimo impianto frenate Brembo permette di entrare fin dentro la curva con i freni tirati , ma attenzione no ABS solo una bella confidenza legata alla giusta prudenza.
Nei viaggi lunghi in autostrada, sempre sconsigliati, meglio montare un cupolino after market ma la linea della Naked è insuperabile e vale l aria che si prende le rare volte che si approccia ai noiosissimi infiniti rettilinei.