Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
La moto ha un telaio favoloso e una aerodinamica raffinata. Regala un'ottima esperienza di guida.
Bestia. Moto perfetta per l'uso pista e strada. Motore che tira le marce una dentro l'altra senza che ce ne si accorga. Telaio e ciclistica perfetta. Unico difetto, scalda tanto e il freno dietro non è dei migliori.
La moto è veramente magnifica per avere 17 anni è ancora un mezzo che fa divertire tantissimo anche nel 2024 negli anni dell elettronica..
Moto con piena soddisfazione, motore piena ripresa e ciclistica 👍
Moto stupeda... Motore con potenza giusta per l'utilizzo su strada, ciclistica fantastica, unica pecca la scomodità delle gambe per le persone più alte.
Aprilia tuono è una moto che per sfruttarlà a meglio si deve conoscere a fondo e ti regala grandissime soddisfazione in strada e in pista.
Moto fantastica, sia di motore che di ciclistica, pecca un po' qualche problemino elettrico di base ma quando sai come risolverlo la moto è indistruttibile.
Ottima e potente, agile con ancora un ottimo telaio e reparto frenante, unica nel suo genere. Delicata in alcuni componenti.
Lunga, pesante, grossa, italiana. Sulle prime mi trovo assolutamente spiazzato: quale sportività potrà mai offrire un bisonte del genere? La sportività è una moto piccola e raccolta con un frullino che gira a 15.000 giri! Sorvolando su questo limite più psicologico che altro. Iniziano i primi giri di prova: la sella è altissima; il serbatoio enorme, così come la distanza del timone dalla seduta (definirlo manubrio è riduttivo). La posizione di guida è strana, allungata e piuttosto caricata sull'avantreno...si percepisce che sia una moto per uomini corpulenti, lunghi, con grandi leve. L'assetto è duro, granitico, anche grazie al mono ohlins posteriore che risalta sovrano tra le bellissime travi in alluminio lucidato di telaio e forcellone. Per quando la moto sia pesante, le reazioni sono istantanee, proprio in virtù della sopracitata rigidità...ed è così che man mano che la velocità aumenta, il peso sparisce. In questo frangente iniziano ad aver senso anche i semimanubri così larghi e distanziati che offrono un'ottima leva nel momento in cui bisogna spingere per sbattere la moto in piega. La moto è granitica, dura come una roccia, stabile come un treno e con una stabilità in piega fino ad ora sconosciuta per me. Mi ritrovo in un batter d'occhio a girare con lo stesso piacere e velocità che avevo con la piccola cbr, solo con tanta sicurezza in più. La frenata, grazie ad un comparto totalmente Brembo è inapprensibile: pronta, potente ed assolutamente modulabile, coaudiuvata dall'ottimo sostegno delle forcelle showa ultraregolabili. Un ulteriore step potrebbero essere le pinze radiali, ma per un utilizzo prettamente stradale non se ne sente il bisogno. Capitolo a parte merita il motore, semplicemente per un'impostazione mentale che mi porto dietro, derivante dall'aver posseduto solo moto quadricilindriche di piccola cilindrata. Sulle prime spiazza: rimango assolutamente deluso dalla mancanza di potenza in alto, arrivando frequentemente a lambire il limitatore, proprio alla ricerca della tanto osannata cavalleria. Si tratta, però, solo di adattamento: una volta compreso il range di utilizzo di un bicilindrico, si scopre un motore con una regolarità di funzionamento ineccepibile, un arco di sfruttabilità assolutamente più esteso rispetto ad un plurifrazionato ed un'aggressività di tutto rispetto. Benedetto sia il V60 e i suoi progettisti!
Assolutamente privo di effetto on-off, esprime potenza buona già da 4000 giri ed allunga imperioso fino agli 11000, senza evidenti cali di potenza. Considerando che una Yamaha R1 del 2003 mura a 12.000 giri mentre l'Apriliona ad 11000, definire questo bicilindrico "corto" non è del tutto veritiero.
Il range di utilizzo è assolutamente esteso e a differenza di un 4 cilindri, lì dove non arriva la potenza, c'è la coppia a trarre via d'impaccio; unica raccomandazione: mai scendere sotto i 4000 giri, pena avere a che fare con evidenti riluttanze da parte del motore a prendere giri.
In pista con questa signorina, il divertimento è assicurato! Seppur non a passo con i tempi in quanto a potenza massima, gode di un telaio fantastico e di una trazione ottima: quanto più curvate, tanto più la moto vi restituirà sensazioni di sicurezza ed ancoraggio all'asfalto: quelle minipedane stanno proprio lì a dimostrarvi quanta luce a terra abbia questa moto e fino a dove vi possiate spingere in piega. Raddrizzatela dalla piega ed spalancate tutto: l'elevata coppia e l'ottima trazione vi porteranno via come una fionda, immersi nel godurioso boato che solo il rotax sa produrre. Ed è così che nasce un vero amore...e la consapevolezza che forse il bicilindrico sia un motore "migliore", con doti di sfruttabilità inarrivabili per qualsiasi altro motore.
La moto come tutte le Aprilia ha il dna sportivo ma allo stesso tempo rimane una moto piacevole da portare a tutte le andature.