Pirelli Diablo Rosso IV Corsa: dalla pista alla strada

  • Voto di Moto.it 8.5 / 10
Francesco Paolillo
Degno erede del Rosso Corsa 2 il Rosso IV Corsa riesce a coniugare l'utilizzo sportivo su strada con prestazioni sorprendenti in pista. La tradizione continua!
6 maggio 2022

Si passa direttamente dal "2" al "4", la famiglia Diablo si allarga con il Rosso IV Corsa, novità dalle caratteristiche sportive, e con un nome così sarebbe difficile affermare il contrario, con destinazione stradale ma con prestazioni da vero pistaiolo
Per gli amanti dei numeri lo si potrebbe inquadrare nella categoria dei 50/50, pneumatici che garantiscono prestazioni in pista di altissimo livello, ma con caratteristiche che ne permettono un uso stradale in piena tranquillità.
Non per niente il test previsto da Pirelli per farci conoscere il nuovo Diablo Rosso IV Corsa, prevede una mattinata in pista (e che pista!), tra i cordoli del Cicuito del Mugello, e un pomeriggio a danzare tra le curve dei Passi della Futa e della Raticosa, che gli appassionati di certo conosceranno.

 

I tecnici e i collaudatori della Pilunga si sono posti obiettivi ben precisi per quanto riguarda questo nuovo Diablo Rosso IV Corsa, e cioè migliorare le performance nella guida in pista, garantendo al contempo prestazioni stradali elevate. Rispetto al Diablo Rosso IV si è privilegiato il grip su asciutto e la costanza di rendimento quando si richiedono le massime prestazioni, mettendo in secondo piano la guida sul bagnato e la resa chilometrica, aspetti che potrebbero interessare meno i potenziali clienti di questo pneumatico. 
Sono state sviluppate nuove mescole, due per l'anteriore e due per il posteriore, entrambe suddivise tra una fascia centrale e due laterali.
L'anteriore è caratterizzato da una mescola centrale full silica più dura rispetto a quella adottatta per le "spalle", anch'esse full silica, ma caratterizzate da un compound più morbido.
La doppia mescola del posteriore è suddiviso in tre fasce, quella centrale che copre il 40% della superficie, è full silica, mentre sulle spalle si è adottata una mescola full carbon black, presa direttamente dalle cugine Supercorsa SC3.
Anche il profilo sfrutta l'esperienza della serie Supercorsa, privilegiando l'agilità nelle prime fasi di inserimento in curva ma garantendo appoggio nella fase intermedia e ai massimi angoli di piega

Un'altra differenza sostanziale rispetto al Diablo Rosso IV è la costruzione della carcassa, che pur adottando la Cintura a Zero Gradi in acciaio che ben conosciamo, utilizza corde più rigide, ma disposte in modo tale da ridurne la densità effettiva sulla superficie, garantendo maggiore spazio tra una e l'altra, e lasciando questo spazio a disposizione della gomma vera e propria. Questo, secondo i tecnici aumenta le capacità di smorzamento e assicura un maggior feeling al pilota. 
Anche il disegno del battistrada pur riprendendo quello del Rosso IV, vede diminuire il rapporto vuoto/pieno del 25%, con gli intagli, che vanno scomparendo man mano che ci si sposta sulle estremità delle spalle e che sono stati studiati per garantire la massima stabilità ma soprattutto un consumo omogeneo del battistrada.

Come vanno

Un meteo più autunnale che primaverile, ci porta ad avere cattivi pensieri, il nostro gruppo inizierà il test dinamico in pista di prima mattina, con un'arietta gelida e un asfalto tutt'altro che caldo a fare da contorno. Pneumatici nuovi e niente termocoperte per le supersportive schierate nella corsia box, non preoccupano gli uomini Pirelli, e quindi perchè mai dovremmo esserlo noi! Facile a dirsi ma quando poi ti ritrovi con duecento cavalli sotto al sedere le cose sembrano decisamente meno semplici.
Siamo pur sempre in presenza di pneumatici stradali, che per entrare in temperatura richiedono al massimo un paio di giri, anzi diciamo pure uno solo, con quella caratteristica tipica della Pilunga, di essere estremamente confidenti e di mettere a proprio agio sin da subito.
Le Diablo Rosso IV Corsa non si sottraggono a questa consuetudine e in men che non si dica ci troviamo a guidare la nostra moto, una sveltissima BMW S1000 RR, a cui seguiranno una Aprilia RSV4, e una Panigale V4S, con una confidenza totale. 

Dobbiamo tenere bene a mente che siamo in presenza di un pneumatico che dovrebbe richiedere qualche accortezza nell'uso in pista, e invece ci troviamo a guidare con un ritmo sempre più serrato, con l'anteriore che tiene oltre ogni aspettativa, "sostenendo" al meglio in fase di frenata, grazie alla robustezza della sua carcassa, permettendo al contempo di poter chiudere le traiettoria a piacimento (se assecondato dalla ciclistica della moto), e di mantenere l'assetto costante anche quando si frena in piena curva. 
La posteriore, seppur messa a dura prova da cavalli e Nm in quantità, solo dopo vari turni inizia a dare segni di un leggero decadimemto, ma dopo aver dimostrato di essere in grado di garantire prestazioni davvero inaspettate ( i tempi dei collaudatori Pirelli erano abbondantemente sotto il minuto e 57" con le moto più performanti!).
Le pressioni a caldo variavano al posteriore, a seconda delle moto utilizzate, da 2.3 a 2.5, mentre l'anteriore mette tutti d'accordo con un 2.5.
Le "divagazioni" sui cordoli hanno fatto emergere un'altro aspetto interessante delle Diablo Rosso IV Corsa, e cioè la capacità di smorzare o ridare stabilità alla moto anche quando questa viene messa alla prova da quelle che possiamo considerare delle sconnessioni. La rapidità con cui l'avantreno riprende direzionalità e il posteriore che riacquista il massimo della trazione, sono sono doti da non sottovalutare.
 

Giunto il momento di iniziare il giro su strada, inforchiamo una leggerissima Aprilia Tuono 660 per dirigerci verso il Passo della Raticosa. Rapida e svelta di suo, la bicilindrica di Noale si esalta ancor di più grazie al profilo della Daiblo Rosso IV Corsa anteriore, che oltretutto garantisce una aderenza elevatissima in ogni condizione, inserimento, frenata o percorrenza di curva che sia.
Il profilo dell'anteriore si sposa perfettamente a quello del posteriorele discese in piega e le percorrenze di curva fanno emerge tale aspetto, soprattutto su una moto così agile e leggera, ma anche quando andremo a cambiare moto, e di conseguenza misura di pneumatico, le sensazioni rimarranno le stesse.
Aprilia Tuono V4, Ducati Monster e Streetfighter V4, Yamaha MT-10, sposano in tutto e per tutto le caratteristiche delle Pirelli, e lo stesso avviene al contrario, con la capacità dell "IV Corsa" di esaltare ciclistiche e comportamenti dinamici differenti.
Le prestazioni su bagnato le abbiamo evitate per un soffio, ma se solo ricalcassero quelle del precedente Diablo Rosso Corsa II sarebbero più che sufficienti a riportarci a casa in tutta sicurezza.
Questo nuovo Diablo Rosso IV Corsa dimostra una volta ancora che "quelli della Pilunga" sanno come accontentare i motociclisti più esigenti in termini di guida sportiva, ma che non vogliono piegarsi alla logica della specializzazione estrema e delle termocoperte. Amanti delle cavalcate stradali e delle sparate in pista, siete in buone mani.
 

Maggiori info

Pneumatico: Pirelli Diablo Rosso IV Corsa

Moto utilizzate: BMW S1000RR, Aprilia RSV4, Aprilia Tuono 660, Aprilia Tuono V4, Ducati Panigale V4S, Ducati Monster.

Meteo: Variabile, 16°

Luogo: Circuito del Mugello, Passo Futa /Raticosa

Terreno: Strada, pista

Sono stati utilizzati

Casco X-Lite X803 RS Ultracarbon
Tuta Alpinestars  Absolute Tech Air
Guanti Alpinestars Supertech
Stivali Alpinestars Supertech R

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