BMW G 450 X

BMW G 450 X
Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
A un anno dal suo debutto, la G 450 X volta pagina, ereditando le principali innovazioni del mondo racing e diventando una moto molto più equilibrata e sensibile
  • Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
2 novembre 2009

G 450 X. Questa sigla, ancora sconosciuta a molti nel mondo dell’off-road poco più di un anno fa, è ora diventata una dei sui principali protagonisti. I successi sportivi ottenuti come il secondo posto al mondiale WEC, l’Erzberg Rodeo ed il Red Bull Romaniacs, non possono far altro che confermare l’autorevolezza del marchio BMW, che è riuscito a portare il suo progetto al successo in nemmeno 12 mesi dal suo debutto.
Non solo, ma la varietà delle competizioni in cui la G 450 X si è affermata, conferma anche la versatilità di questo prodotto, capace di essere competitivo in contesti notevolmente differenti.

 La nuova colorazione rosso blu le dona un’aria decisamente più “corporate”
La nuova colorazione rosso blu le dona un’aria decisamente più “corporate”

A differenza della presentazione stampa 2008 nel quale si celava un’atmosfera di leggero timore nei confronti delle opinioni della stampa per la neonata 450, il press test 2009 non poteva essere migliore.

Nel medesimo paddock della Sei Giorni di enduro infatti, sotto la stessa tenda dove il Factory Team arrivava ogni sera a cambiare le gomme, il responsabile della produzione Marcus Theobald ci ha introdotto, con estremo entusiasmo, le novità per il 2010: “quest’anno di gare e di collaudi ci ha confermato la validità del nostro progetto e ci ha fatto anche capire dove poter intervenire per migliorarne alcuni aspetti. Dal punto di vista del telaio sono stati fatti diversi interventi per migliorare l’agilità e la velocità di reazione dell’avantreno, senza però andare a penalizzare la stabilità. Per quanto riguarda il motore invece, abbiamo lavorato molto sull’elettronica agendo sulle mappature al fine di perfezionarne le prestazioni ed anche la sua affidabilità nelle condizioni più estreme. Il grande vantaggio di aver potuto partecipare a numerose competizioni internazionali ci ha permesso di raccogliere numerose informazioni da poter analizzare e riportarne l’esperienza sui prodotti di serie.”

Ma vediamo cosa questo significa per noi.
La BMW 2010 non vanta interventi di rilievo dal punto di vista estetico. La nuova colorazione rosso blu le dona un’aria decisamente più “corporate”, le tabelle laterali porta numero riportano in evidenza il simbolo X, trasmettono istantaneamente il carattere sportivo del mezzo.

La casa tedesca in poco tempo ha fatto passi da gigante e da qui in avanti non sarà più una sorpresa trovarla nelle classifiche più importanti

Il manubrio, altro e dritto come richiede la guida moderna, è stato abbinato ad una sella ridisegnata, leggermente più alta e stondata che consente di muoversi più facilmente in sella. Piccolo neo, l’inserto in gomma che nasconde il tappo del serbatoio, in quanto, durante la guida arretrata, è facile trovarselo “tra le gambe”. I comandi sono tutti ben posizionati e semplici da gestire, ad eccezione della leva del cambio, con la quale è necessario prendere un po’ di confidenza prima di poterla gestire al meglio. In ordine di marcia la posizione di guida è comoda e ben impostata, sono infatti percepibili fin da subito gli interventi fatti alla distribuzione dei pesi. Rimane di leggero intralcio la protezione metallica posta sulla curva del silenziatore dietro alla pedana destra in quanto è leggermente sporgente, anche se il problema è di poca rilevanza: dopo poche curve, ci si abitua senza più farci caso.

Le nuove geometrie sono subito percepibili, la gestione dei carichi è da sempre un argomento di criticità per la casa Tedesca. L’inclinazione del cannotto di sterzo infatti è stata diminuita di 2,5 mm così da rendere l’ingresso in curva più agile e trasmettere una sensazione di maggiore reattività. In compenso però, è stato allungato il forcellone posteriore, così da non perdere alcun genere di prestazione in termini di stabilità. Il risultato è una moto dal medesimo interasse, ma con i pesi maggiormente bilanciati e meno caricati sull’avantreno.
La forcella, di conseguenza, è stata completamente rivista nei settaggi in quanto la precedente versione era troppo poco sostenuta e cedevole. Ora, i nuovi organi interni consentono un’ottima scorrevolezza nella prima parte di corsa, ma allo stesso tempo, offrono un adeguato sostengo anche durante gli impatti più violenti. Ritengo che le nuove impostazioni siano comunque ancora studiate per un utilizzo più soft del mezzo, in quanto provando a “spingere” un po’, ci si accorge che l’avantreno tende a chiudersi parecchio, caricandosi troppo di peso e perdendo quindi di direzionalità. Agendo però sui registri esterni è già possibile migliorarla di molto. Il mono, sempre fornito da Ohlins, è stato notevolmente migliorato, tanto da poter abbandonare i classici preconcetti che mono senza leveraggi sia difficile da mettere a punto.

Quanto al motore i maggiori interventi sono di carattere elettronico. Sono state infatti introdotte nuove mappature (ora la versione standard è molto similare a quella racing del modello 2009) che rendono il monocilindrico più reattivo ai bassi regimi, mantenendone però la grande dote di elasticità. E’ stata riprogrammata anche la configurazione inerente l’avviamento elettrico, in quanto sulla precedente versione era necessario attendere qualche secondo dopo un arresto per poterla riavviare. Ora, la messa in moto è assolutamente istantanea qualsiasi sia la situazione in cui viene chiamata in causa.

Le soluzioni innovative adottate ne segnano profondamente il carattere
Le soluzioni innovative adottate ne segnano profondamente il carattere

In abbinamento al nuovo setting viene proposto, direttamente dalla casa madre uno scarico specifico Racing (non omologato) decisamente più performante in termini di peso e ottimo per chi desidera un motore più pronto senza dover spendere un patrimonio. Lo scarico optional sarà infatti messo in vendita ad una cifra di circa 250-300 Euro.

Quanto all’impianto frenante, rimane il binomio Brembo - disco pieno a margherita, ottimo sia in termini di modularità, che di durata nel tempo.

Il terreno di prova è stato sicuramente uno dei più selettivi mai utilizzati per un test vero e proprio e poter percorrere tutto il giro della gara con questa moto mi ha dato la possibilità di poterla testare seriamente sotto ogni punto di vista. A distanza di un anno infatti confermo che, prima di salire in sella, è necessario fare un passo indietro.
Le soluzioni innovative adottate ne segnano profondamente il carattere e solo adattando il proprio stile di guida alla moto è possibile apprezzarne fino in fondo le doti e le qualità. Detto questo la BMW ha chiaramente fatto tesoro delle esperienze maturate, portando alla luce un nuova G 450 X decisamente più alla portata di tutti.

La casa tedesca in poco tempo ha fatto passi da gigante e da qui in avanti non sarà più una sorpresa trovarla nelle classifiche più importanti, ancor meno quella di vederla parcheggiata nei garage di tante persone.
E’ disponibile da ora presso i concessionari di tutta Italia.

 

Pregi
  • Trazione
  • Erogazione del motore
Difetti
  • Inserimento in curva
  • Protezione telaio/silenziatore
Bmw G 450 X (2010 - 12)
Bmw

Bmw
Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51883200
info@bmw.it
https://www.bmw-motorrad.it/

  • Prezzo 8.890 €
  • Cilindrata 449 cc
  • Potenza 41 cv
  • Peso 121 kg
  • Sella 925 mm
  • Serbatoio 8 lt
Bmw

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Scheda tecnica Bmw G 450 X (2010 - 12)

Cilindrata
449 cc
Cilindri
1 -
Categoria
Enduro
Potenza
41 cv 30 kw 7.000 rpm
Peso
121 kg
Sella
925 mm
Inizio Fine produzione
2009 2012
tutti i dati

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