Una giornata al Museo Piaggio, oltre alla Vespa c'è di più! [VIDEO]

A Pontedera uno spazio da visitare per conoscere meglio i tanti mezzi prodotti da Piaggio ma anche da Gilera, Laverda, Moto Guzzi e Aprilia
26 gennaio 2023

Perché la Vespa è speciale? Quali sono le Vespe più strane mai costruite? Come fa un designer di oggi a fare la Vespa? Come si scelgono i colori? E poi, cosa c'è oltre alla Vespa? Ad esempio l’Ape e i motorini, le mitiche 125, Moto Guzzi e le moto del motomondiale!

Tutto questo è il Museo Piaggio di Pontedera che abbiamo visitato nei giorni scorsi e raccontato in questo primo video.

Da quasi un secolo Pontedera e la Piaggio sono quasi una cosa sola: questo è il Museo Piaggio di Pontedera, in viale Rinaldo Piaggio. Scopriamolo insieme, cominciando dalla scrivania su cui Corradino d’Ascanio pensò, progettò e disegnò la Vespa, partendo dall’idea di una persona che, in posizione comoda, guida un mezzo a due ruote (come si vede proprio in alcune sequenze di questo video).

“Sembra una vespa!”

Lo disse Enrico Piaggio quando si ritrovò davanti agli occhi il progetto di Corradino d’Ascanio. E Vespa fu da allora, dal 1946 fino a oggi, uguale e diversa, icona nel mondo, apprezzata da tutti e vero e proprio prodotto simbolo del Made in Italy.

Con campagne pubblicitarie in anticipo di 20-30 anni sui tempi Piaggio Vespa bucò l’immaginario collettivo toccando corde molto profonde e andando a posizionarsi all’apice dei mezzi a due ruote più conosciuti, in Italia e nel mondo. Ma il Museo Piaggio di Pontedera non è solo Vespa, è anche Ape, nata da una sorta di mutazione genetica della Vespa.

Curioso che due nomi di insetti, presenti a miliardi nel mondo e vitali per l’ecosistema siano anche due mezzi che hanno popolato e popolano le strade di tutto il mondo. Anche l’Ape, come la Vespa ha i suoi modelli speciali che qui accenniamo ma che saranno protagonisti di altri due video dedicati. Ma Piaggio è Gruppo Piaggio e allora è anche di più: Gilera, Aprilia, Moto Guzzi, tutte ben rappresentate nel Museo toscano. Insomma, ci sono un sacco di motivi per visitare questa esposizione che è al tempo stesso storia, presente e futuro.