Tourist Trohphy e sicurezza: parte un progetto per la riduzione dei rischi dei piloti

Tourist Trohphy e sicurezza: parte un progetto per la riduzione dei rischi dei piloti
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Sarà un progetto sperimentale nel 2024 ma dal 2025 diventerà effettivo e mira a ridurre i rischi "evitabili" per i piloti durante il TT
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
5 febbraio 2024

Cosa si può fare per migliorare la sicurezza del Tourist Trophy, la corsa su strada più celebre del mondo in ambito moto? Nel corso degli ultimi anni lo abbiamo chiesto a diversi autorevolissimi personaggi del mondo del TT, primo fra tutti a Gary Thompson Clerk of The Course il cui contributo trovate nel video qui sotto, e soltanto in ordine di tempo l'ultima persona cui abbiamo rivolto questo quesito è stato Michael Dunlop, 25 volte vittorioso al TT e in procinto di abbattere ogni record di vittorie sul Mountain (l'intervista è appena qualche paragrafo più in basso).

Non si può dire che non siano stati fatti passi in avanti per cercare di limitare i rischi ma per la loro stessa natura di corse su strada queste competizioni presentano pericoli elevatissimi di cui tutti i piloti sono consapevoli e, aggiungiamo, gli stessi organizzatori vagliano con attenzione le richieste di partecipazione e guidano lungo un percorso di apprendimento e di formazione gli esordienti al TT.

Appena dopo la sua ripartenza dopo lo stop causato dall'emergenza Covid il TT aveva già messo in atto alcune iniziative per cercare di contenere i rischi dei piloti, adesso se ne aggiunge un'altra che mira a ridurre i rischi cosidetti "evitabili": ACU Events Ltd, organizzatore del TT, ha confermato i dettagli di una nuova iniziativa per migliorare la salute fisica e mentale dei concorrenti a partire dal 2025, ma con un progetto pilota che parte dall'edizione 2024.

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In collaborazione con il Manx Roadracing Medical Services (MRMS) – l'organizzazione che fornisce supporto medico per il TT e guidata dal Chief Medical Officer dell'evento, il dottor Gareth Davies – l'obiettivo del progetto è garantire che i concorrenti siano nel miglior stato fisico e mentale possibile per la sfida del TT e tutta l'inziativa fa parte della valutazione continua della gestione del rischio da parte dell'Organizzatore della gara durante l'intero evento.

Fino a oggi, la procedura medica dei piloti che desiderano correre al TT li vede presentare un certificato medico del proprio medico all'ACU – l'organismo britannico che governa il motorsport – all'interno della domanda per la "Mountain Course License". A partire dal 2025, invece, ogni concorrente sarà soggetto anche a un’approfondita valutazione medica durante l’evento e prima della prima sessione di qualifica, da parte della struttura medica del TT  mentre MRMS fornirà ai concorrenti anche una guida pre-evento per aiutare la loro preparazione fisica e mentale.
Come detto, il progetto inizierà nel TT 2024 su base volontaria su quei piloti che vorranno sottoporsi a una serie di esami fisiologiche, meccanici e biochimici.

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Da questi esami verrano estratti e monitorati dei dati, come i livelli di lattato, la glicemia, la frequenza cardiaca e la forza, con valutazioni che avranno luogo prima e dopo le sessioni di qualifica e di gara per aiutare a comprendere la fisicità delle gare sul percorso del TT e generare futuri standard medici, finalizzati - e qui torniamo al punto di caduta di questa iniziativa - alla distinzione tra rischi connaturati e inscindibili dalla mera partecipazione al TT e tra rischi non necesessari, eliminando questi ultimi in modo che l’evento si svolga nel modo più sicuro possibile senza incidere sullo spettacolo o sul DNA del Tourist Trophy, come recita il comunicato di iomttpress.

Dr Gareth Davies, Chief Medical Officer: “La scienza dello sport è un’area della medicina che si è evoluta a un ritmo incredibile. Il livello di comprensione che può essere raggiunto è ora inestimabile per molti sport di tutti i livelli, dagli atleti internazionali di alto livello agli individui che si allenano in palestra. Ma è un’area in cui le corse motociclistiche in generale sono probabilmente indietro, e il TT non fa eccezione. In definitiva questo è un progetto per portare avanti il ​​lavoro volto a rimuovere i rischi evitabili al TT. In tutti gli aspetti della salute, prevenire è meglio che curare e anche in questo caso non è diverso. Stiamo adottando un approccio proattivo e sistematico agli standard medici del TT. I dati fisiologici, meccanici e biochimici che raccogliamo quest’anno contribuiranno a definire la nostra strategia per garantire che i concorrenti siano fisicamente e mentalmente idonei ad affrontare il corso TT e ridurremo i rischi evitabili ove possibile. Il TT è unico sotto quasi ogni aspetto ed è giusto che lavoriamo per aiutare a preparare i concorrenti per questa sfida unica”.

Il progetto di ricerca e gli standard medici raggiunti saranno supportati anche da ulteriori investimenti nell'infrastruttura in loco per i concorrenti, con un servizio di fisioterapia migliorato posizionato accanto alla struttura medica dell'evento, formando un nuovo Rider Welfare Center per il 2024 che sarà gestito da MRMS .

Gary Thompson MBE BEM, Clerk of The Course: “Siamo incredibilmente fortunati ad avere MRMS coinvolto al TT. La loro esperienza nella cura dei traumi è davvero di prim’ordine e l’organizzazione è composta da un gruppo di persone incredibilmente talentuose, quindi è giusto avvicinare il nostro rapporto di lavoro e utilizzare la loro esperienza per guidare questo lavoro entusiasmante e innovativo. Il lavoro sugli standard medici e gli investimenti nelle strutture del TT vengono tutti fatti per prendersi cura dei nostri concorrenti e con a cuore i loro migliori interessi. Non si può sfuggire al fatto che, al giorno d'oggi, le velocità che i concorrenti stanno raggiungendo sul percorso del TT richiedono un'enorme forza mentale e fisica, e quindi vogliamo che questo sia un processo collaborativo che alla fine li aiuti a diventare le migliori versioni racing di loro stessi".

Fonte e foto: iomttpress

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