Tesla e il grande “no” di Elon Musk alle moto elettriche

Tesla e il grande “no” di Elon Musk alle moto elettriche
Tra un incidente giovanile e dubbi sull’Autopilot, Tesla resta lontana dal mondo delle moto elettriche. Il mercato cresce, ma Musk ribadisce: “non succederà mai”
2 dicembre 2025

Nel panorama della mobilità elettrica, Tesla è quasi sempre stata percepita come il marchio destinato a rivoluzionare ogni segmento che tocca. Ma ce n’è uno che sembra destinato a rimanere definitivamente fuori dalla portata di Elon Musk: le moto elettriche.
Nonostante cicliche speculazioni dei fan e video virali alimentati dall’intelligenza artificiale, il CEO di Tesla ha ribadito con decisione—per l’ennesima volta—che la sua azienda non produrrà mai una moto elettrica.

Una posizione netta che affonda le sue radici in un’esperienza personale: da giovane, Musk ebbe un grave incidente in moto contro un camion, e quell’episodio ha impresso nella sua mente una percezione molto chiara del rischio intrinseco delle due ruote su strada. Da qui, la convinzione che una moto Tesla non potrebbe mai essere resa sufficientemente sicura.

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Curiosamente, Musk lascia aperto un minuscolo spiraglio quando parla di dirt bike elettriche: mezzi pensati per percorsi fuoristrada, lontani dal traffico e dai veicoli pesanti. Un contesto che, secondo lui, riduce notevolmente il rischio. Ma anche questo appare più un esercizio teorico che un’ipotesi reale: le priorità strategiche dell’azienda continuano a concentrarsi su auto, batterie e rete di ricarica.

A rendere la situazione ancora più complessa c’è un fattore spesso citato dagli analisti: il ruolo dell’Autopilot nei sinistri con motociclisti. Diversi incidenti, alcuni dei quali gravi o fatali, hanno messo in luce la difficoltà di riconoscimento delle moto da parte delle telecamere del sistema, che talvolta confondono i fanali posteriori di una moto con luci appartenenti a un veicolo più lontano. Un limite tecnologico che stride con l’idea di un marchio impegnato nella sicurezza avanzata e che, indirettamente, rafforza la scelta di restare fuori dal mondo delle due ruote elettriche.

Mentre Tesla si chiama fuori, il mercato procede senza esitazioni. Da Zero Motorcycles a LiveWire, passando per BMW e un esercito di marchi asiatici, la crescita del settore è costante e sempre più vivace. Ci sono aziende che puntano alle prestazioni, altre alle soluzioni urbane a basso costo, e altre ancora alla specializzazione in segmenti verticali.

La posizione di Musk appare quindi una combinazione di trauma personale, valutazioni tecniche e strategia aziendale. Una scelta controcorrente rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare visto lo spirito intraprendente di Elon, ma perfettamente coerente con la volontà di Tesla di limitare i rischi legali e concentrare le risorse su quello che sa fare meglio.

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