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Stavolta l'abbiamo fatta grossa: insieme a QJ Motor abbiamo partecipato a uno dei più importanti eventi Adventouring italiani, lo Sterrare è Umano Trophy 2025, però visto che le cose semplici non ci piacciono e che volevamo mettere alla frusta una delle moto che ci ha più incuriosito negli ultimi mesi, abbiamo deciso di partecipare con una QJ Motor SRT600SX, la crossover stradale con cerchio anteriore da 19 pollici, lasciandola esattamente come la ritirereste voi dalla concessionaria. Se aggiungete che il pilota era anche all'esordio nel mondo dell'Adventouring, i presupposti per un disastro avrebbero potuto esserci tutti. Moto stradale e così come mamma QJ l'ha fatta, pneumatici stradali, pilota esperto ma certamente non un endurista da Ezberg Rodeo: cosa potrebbe mai andare storto?
In realtà abbiamo preso le opportune precauzioni: la SRT600SX è stata liberata dal tris di valigie in alluminio di serie (mantenendo però il telaietto di supporto), abbiamo aggiunto l'Interphone Ridesync per avere sempre sotto gli occhi le applicazioni del nostro cellulare e in special modo quelle di navigazione, indispensabili per poter partecipare allo Sterrare è Umano Trophy 2025, e abbiamo chiarito con l'Organizzatore che in caso di fango o terreni improponibili per le nostre Metzeler Tourance di serie avremmo semplicemente rinunciato ad affrontarli per evitare inutili pericoli: solo in questo modo l'Organizzazione ha ratificato la nostra partecipazione.
Semplicemente, immaginate di avere a disposizione un territorio come l'Abruzzo, generoso in termini di paesaggi, accoglienza e arrosticini e di trovare una community di appassionati che disegna per voi delle tracce a difficoltà crescente (Soft, Dual e Mono: noi abbiamo fatto la Soft) per perdervi nei più affascinanti paesaggi abruzzesi mentre praticate la disciplina che vi piace di più. Sterrare è Umano Trophy 2025 si è svolto su tre giorni, attorno a un vero e proprio “village” che da Silvi – con degli itinerari a margherita, ma per l'anno prossimo è prevista una tappa Marathon – ci ha portato a spasso tra sterrati e asfalto ma anche su campi, montagne, sentieri nascosti e di cui innamorarsi. Siamo stati fortunati, dicono: nei giorni precedenti non è piovuto quindi di fango se n'è trovato il minimo sindacale ma quel poco che c'era ha in alcuni casi consigliato a chi scrive di affrontare con la necessaria prudenza il tratto oppure di bypassarlo per non creare difficoltà a nessuno o danni. Le Tourance sono ottime gomme stradali che permettono qualche leggera escursione in off ma sul fango non hanno giurisdizione per precisa collocazione di progetto, sia chiaro.
Il risultato sono stati tre giorni impegnativi, chi scrive non ha difficoltà ad ammetterlo: la traccia Soft a tratti non era poi così soft e la SRT600SX non è disegnata per questo impiego specifico. Tuttavia la cifra della nostra partecipazione era quella di vedere se con una moto che costa una frazione di alcune moto superspecialistiche che si vedono a questi eventi si possa portarli a termine con ragionevole sicurezza ma sopratutto divertendosi. Beh, la risposta è che con sale in zucca e molta prudenza, accettando i propri limiti e quelli della moto, una traccia leggera con un buon 40% di asfalto è assolutamente fattibile. Al termine dei tre giorni ci è salita sopra la schiena la scimmia dell'Adventouring ed è molto probabile che rivedrete il sottoscritto a un prossimo evento, siete avvertiti.
Un paio di parole vanno spese per l'organizzazione cui bisogna assolutamente tributare un applauso perché non deve essere facile ottenere i permessi (anche per la spiaggia, che durante il sabato mattina poteva essere percorsa er un breve tratto: noi abbiamo evitato), tracciare tre itinerari diversi per le tre categorie che tuttavia partono e arrivano bene o male negli stessi tempi e negli stessi luoghi, tenerci tutti sotto controllo con un app obbligatoria per il tracciamento e quindi per la sicurezza ma non per la navigazione, accolto trecento moto e migliaia di persone nel village per tre giorni di festa e inoltre gestire gli inconvenienti che purtroppo sono sempre in agguato.
La QJ Motor SRT600SX è uscita a testa alta da questa sfida: affaticata, sì, un po' in affanno nei terreni per i quali non è stata progettata, ma grazie al suo motore molto generoso ai medi regimi e alla facilità di guida è stato possibile divertirsi senza correre rischi inutili. Ovviamente avremmo preferito l'ABS disinseribile e un pulsante per escludere il controllo di trazione (piuttosto che dover sempre entrare nel menu per bypassarlo), ma non se ne può fare una colpa specifica alla SRT che non è nata per farsi sballottare tra mulattiere e salitoni sterrati. Mentre nell'impiego a tutto tondo – scherzando e ridendo abbiamo fatto più di 2000 km con la SRT – ci sarebbe piaciuta una sella dallo schiumato più sostenuto per il massimo del comfort nei lunghissimi trasferimenti (parliamo di 4/5 ore consecutive di guida) e il Cruise Control a completare una dotazione che più completa non si può: cerchi a raggi tubeless, doppia presa di corrente, TFT, manopole e sella riscaldabili, forcella Marzocchi, pinze ad attacco radiale con quattro pistoncini e il tris di valigie in alluminio compreso nel prezzo, solo per citare alcune delle stelle nella dotazione della SRT della quale non vi diciamo nulla su dati tecnici e impressioni di guida perché su Moto.it trovate la prova del nostro Nicola Andreetto e la comparativa che la mette contro la Benelli TRK 702X e la Voge Valico 525 DS. Vi diciamo però che per meno di 6.000 euro è difficile trovare qualcosa di più ricco.
Buona visione!
Foto: Massimo Di Trapani/Alessio Corradini
Abbigliamento Utilizzato:
Giacca: T.UR WAYPOINT HYDROSCUD
Pantaloni: IXON
Guanti: T.UR
Casco: AIROH Commander 2
Stivali: XPD X-VENTURE
QJ Motor
Via Giacosa, 4
20092 Cinisello Balsamo
(Ml) - Italia
02 84072243
sales@qjmotoritaly.com
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