Sicurezza, il punto sui vari fronti

Sicurezza, il punto sui vari fronti
Sicurezza stradale: nella campagna Safety Days (con quasi seimila pattuglie in azione) comminate oltre ottomila multe e ritirate 1.135 patenti. Intanto l’università di Firenze sottolinea: gli autovelox riducono la mortalità sulle strade dal 15 al 26%.
6 ottobre 2025

Prima notizia. "Safety days" è la campagna di sicurezza stradale promossa da Roadpol , la rete di cooperazione tra le Polizie Stradali alla quale aderiscono i Paesi membri dell'Ue (tranne Grecia e Danimarca) oltre a Svizzera, Serbia, Turchia, Moldavia, Macedonia del Nord, Ucraina ed Albania.

La campagna si inserisce nell'ambito della "Settimana Europea della Mobilità" (dal 16 al 22 settembre 2025) e aveva lo scopo di ottenere a livello europeo una giornata con zero vittime sulle strade. E’ stata indirizzata anche a motocicli, ciclomotori, biciclette e monopattini, e l’attenzione si è concentrata sul contrasto alle principali cause di incidenti: eccesso di velocità, mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta (cinture e seggiolini per bambini), uso del cellulare alla guida e mancato uso del casco. 

In Italia sono state impegnate 5.830 pattuglie, sono stati controllati 28.239 veicoli e contestate 6.103 sanzioni per eccesso di velocità: 1.460 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 636 per uso del cellulare durante la guida e 34 per mancato uso del casco. Sono state ritirate 1.135 patenti e decurtati 26.730 punti.

Parallelamente ai controlli, sono state organizzate numerose attività d’informazione rivolte ai cittadini, in particolare giovani e bambini. Queste iniziative hanno avuto lo scopo di sensibilizzare sui rischi delle condotte scorrette e sull'importanza di un comportamento responsabile per la sicurezza di tutti.

Gli autovelox riducono fino al 26% i morti sulle strade

Seconda notizia. Gli autovelox "riducono gli scontri con feriti, feriti gravi e morti", in particolare gli incidenti "con conseguenze mortali subiscono una riduzione che va dal 15% al 26%". E’ ciò che emerge dallo studio scientifico 'Sistemi per il controllo automatico della velocità. Valutazione dell'efficacia nella prevenzione degli scontri stradali', presentato dal rettorato dell'Università di Firenze nel corso di un convegno.

Lo studio è stato realizzato da Mobility and Vehicle Innovation Group (Moving) del dipartimento di ingegneria industriale dell'ateneo fiorentino, e finanziato dall'associazione Lorenzo Guarnieri onlus in collaborazione con ASAPS. Gli autovelox servono a far cassa? Lo nega il vicepresidente dell'associazione, Stefano Guarnieri, sottolineando che "se si vogliono salvare delle vite e migliorare la sicurezza stradale occorrono più autovelox e tutor sulle nostre strade e autostrade. Gli autovelox servono a salvare vite. Nelle sedici città più grandi in Italia le multe per eccesso di velocità portano meno del 10% dei ricavi totali da multe".

In una tavola rotonda successiva, intitolata “Tecnologia e sicurezza: un connubio utile e l’importanza della misurazione dell’efficacia con un approccio scientifico”, Giovanni Savino, docente di Progettazione meccanica e costruzione di macchine e coordinatore di MOVING ha detto: “I risultati indicano in maniera chiara che alla presenza di autovelox sulle strade sono associate riduzioni statisticamente significative degli scontri con feriti, feriti gravi e morti”.

Terza notizia. Da Roma arriva la terza informazione. La scorsa settimana abbiamo pubblicato il dato del Rapporto Mobilità 2025 di Roma Servizi per la Mobilità preso da diverse testate: sulle cinque piste ciclabili più frequentate della Capitale si registravano appena 630 passaggi giornalieri, pari a circa 315 ciclisti effettivi contando andata e ritorno. Ebbene, pochi giorni dopo da Roma arriva una versione corretta del report: i passaggi giornalieri sono stati 6.300, mancava uno zero. Pareva strano.

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