Nuovo governo M5S-Pd, quali prospettive per noi motociclisti?

Nuovo governo M5S-Pd, quali prospettive per noi motociclisti?
  • di Alfonso Rago
Il “Conte bis“ non ha più tra i suoi ministri Danilo Toninelli, "rimpiazzato" dalla piediessina Paola De Micheli. Tante le questioni a noi care che dovrà affrontare e risolvere
  • di Alfonso Rago
4 settembre 2019

Il nuovo esecutivo giallorosso è stato ufficializzato e, nel valzer delle poltrone, il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture è passato dalle mani di Danilo Toninelli a quelle di Paola De Micheli (PD).

Saluitiamo, così un ministro che a suo modo ha fatto scuola, proponendo uno stile d’azione innovativo ed a suo modo naif: l’aria (volutamente?) stralunata, lo sguardo a volte assente, le gaffe memorabili appartengono ad un personaggio che ha certamente avuto il merito di scuotere l’immobilismo che spesso regna negli uffici governativi, anche se poi nel concreto i risultati sono stati inferiori rispetto alle attese che li accompagnavano.

In poco più di un anno, infatti, il ministro Toninelli ha incrociato in diverse occasioni le sue azioni con il mondo delle due ruote: ha contribuito dare impulso al testo del nuovo Codice, avviato la pratica degli eco-bonus per l’acquisto di veicoli più ecologici, sbloccato le pratiche per l’installazione dei guardrail “salvamotociclisti“, avviato la sperimentazione della micromobilità elettrica.

Tutte azioni meritorie ma che non “fanno curriculum“, visto che purtroppo non tutte sono state portate a termine (invero, va riconosciuto, con responsabilità solo relativa del ministro) e non esenti da critiche: infatti, il Codice non ha visto la luce, gli eco-bonus non hanno smosso il mercato, i guardrail sicuri (per le critiche al provvedimento, vedi qui) li vedranno forse i nostri nipoti e la micromobilità elettrica sembra causare più problemi che portare soluzioni migliorative alla circolazione urbana. 

Insomma, Toninelli lascia in eredità al suo successore una discreta dote di problemi, mentre sulla scrivania del prossimo ninistro restano ancora da esaminare una serie di faldoni piuttosto importanti, che riguardano argomenti cui il popolo delle due ruote è molto sensibile, come costi delle assicurazioni, snellimento burocratico, sicurezza stradale…

Anzi, visto che ci siamo: quali sono le richieste che da utenti vorreste indirizzare al prossimo ministro dei Trasporti?

Quali le decisioni più urgenti da prendere, o i problemi più importanti da affrontare e risolvere?

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