Nuovi motori: quale futuro? All’orizzonte le soluzioni che vedremo

Nuovi motori: quale futuro? All’orizzonte le soluzioni che vedremo
Due, tre, cinque e sei cilindri in differenti architetture. Il mondo dei motori per moto sembra che stia cambiando in fretta.
1 dicembre 2025

Qualche anno fa, la maggior parte delle principali case motociclistiche, ci ha raccontato che per questioni di costi (e non solo), la soluzione del bicilindrico frontemarcia era la più adeguata, opportuna e logica per le nostre amate moto. Sembrava l’unica adatta ad offrire il giusto compromesso tra prestazioni, carattere dell’erogazione e (appunto) costo della produzione, soprattutto in ottica di economia di scala, ovvero la possibilità di utilizzare lo stesso motore su differenti modelli e segmenti di mercato. Oggi riusciamo a scorgere un cambio di rotta verso una maggiore diversificazione, una maggiore ricchezza di idee e proposte. Alcune sono già attuali, altre sono in previsione di un futuro non troppo lontano. La cosa interessante riguarda il fatto che la maggior parte di questa vitalità ingegneristica proviene dai marchi cinesi, ovvero da coloro che storicamente offrono i propri modelli a prezzi più bassi rispetto alla produzione motociclistica per noi più tradizionale.

Ma nel dettaglio, quali sono le proposte? Vediamo cosa ci riserva il prossimo futuro nel campo motoristico motociclistico. Dai boxer alle configurazioni V3 e V4, fino ai motori cinque cilindri e sei cilindri, le nuove propulsioni che debutteranno sulle moto di serie segnano una svolta ricca di fascino tecnico.

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BMW F 450: un twin A2 innovativo

La nuova BMW F 450 GS 2026 monta un bicilindrico parallelo inedito da 420cc (72 x 51,6 mm) che eroga 48 CV a 8.750 giri e una coppia massima di 43 Nm a 6.750 giri. Di grande interesse è il particolare offset al manovellismo di 135°, che crea un caratteristico ritmo irregolare dell’accensione innovativo rispetto al resto dei bicilindrici paralleli frontemarcia. Il motore ha un rapporto di compressione elevato di 13:1, il tutto gestito da un sistema di iniezione elettronica con controllo digitale e comando gas ride-by-wire. L’omologazione Euro 5+ è rispettata da un catalizzatore tre vie. La frizione Easy Ride Clutch riduce drasticamente la necessità di azionare la leva, soprattutto in abbinamento al quickshifter, molto utile per un uso enduristico e urbano. La lubrificazione è a carter umido, il raffreddamento naturalmente è a liquido. Un motore a dir poco interessante che potrà anche equipaggiare altre moto BMW. 

Honda V3 con compressore elettrico

Honda ha svelato il suo motore V3 da 900cc con compressore elettrico già in occasione di EICMA 2024. Nell'edizione 2025 abbiamo visto la prima moto che sarà dotata di questa soluzione motorisica. Si è trattato di un concept che però sembra molto vicino alla versione definitiva di questa naked dotata di questo tre cilindri a V raffreddato a liquido, con un angolo di 75° tra i cilindri anteriori e quello posteriore e con la novità assoluta di un compressore elettrico, capace di gestire il flusso dell’aria d’ingresso indipendentemente dal regime motore, fornendo così una coppia immediata e consistente fin dai bassi regimi senza necessità di un intercooler. Attraverso questa soluzione compatta e leggera, Honda promette prestazioni equiparabili a un 1200cc tradizionale, con un consumo ridotto e una distribuzione intelligente delle masse a vantaggio anche della maneggevolezza e dinamica di guida. È molto probabile che vedremo la moto definitiva durante il 2026, magari con l’inizio della commercializzazione verso i primi mesi del 2027.

MV Agusta Cinque Cilindri VR5: Il futuro della sportività estrema

Il motore cinque cilindri di MV Agusta rappresenta una vera e propria rivoluzione nella tradizione motoristica della Casa di Varese. Questo propulsore, definito "Cinque Cilindri" o VR5 a seconda delle configurazioni, è progettato per essere estremamente compatto, potente e altamente performante. Con una cubatura modulare che va da 800 a 1.150 cc, il motore offre una potenza che può arrivare fino a 240cv e una coppia di 135Nm, numeri che lo collocano ai vertici della categoria sportiva.

Questa unità ha come caratteristica estrema il numero di giri che può raggiungere; il dato accennato di 16.000giri è piuttosto eccezionale e richiama il mondo delle competizioni più estreme. La configurazione tecnica prevede un layout termico particolare; MV Agusta ha sperimentato vari design del gruppo di manovella e albero motore, con disquisizioni tra l’uso di un singolo albero a gomiti (tipico dei VR) o due alberi (configurazione Square), allo scopo di ottimizzare la fluidità di rotazione e la gestione delle vibrazioni. Ecco, quindi, che questo motore non è solo potenza, ma anche un esercizio di ingegneria in cui l’equilibrio tra peso, dimensioni e prestazioni è stato messo al centro del progetto, confermando la vocazione di MV Agusta verso motori ad altissimo contenuto tecnico e dinamico. A quanto pare questo cinque cilindri si candida quindi a essere il cuore pulsante di una nuova generazione di moto superveloci, ma quando arriverà? L’impressione è che ci voglia ancora un po' di tempo per arrivare al propulsore finito e pronto ad equipaggiare una moto MV, ma in questo caso, forse più di altri, vale la pena aspettare.

CFMoto V4 da Superbike con 212 CV

Il motore V4 “Core of Speed” di CFMoto è un 997cc con angolo a V di 90°, dotato di una bi-rotante distribuzione a doppia catena, e componenti di pregio come bielle in titanio, pistoni forgiati, doppia iniezione per cilindro e un sistema di raffreddamento con due circuiti separati. La potenza massima è di 212cv a 14.500 giri, con una coppia generosa pari a 114Nm a 12.500 giri, dati da Superbike di alto livello. L’uso del sistema a doppia catena di distribuzione e albero motore controrotante riducono gli effetti giroscopici, migliorando la maneggevolezza e la stabilità. Si tratta di un propulsore che proietta CFMoto in perfetta concorrenza con le punte di diamante europee e giapponesi e che sembra già pronto a equipaggiare la SR-RR presentata a EICMA 2025.

Benda: Boxer, ibrido e sei cilindri

Benda sorprende con due motori boxer innovativi: il primo è un 250cc ibrido presentato a CIMA Motor, la fiera cinese di fine settembre scorso, con un’unità elettrica che può supportare o all'occorrenza sostituire la propulsione termica, per una potenza complessiva di 62,5cv e circa 100Nm di coppia. Questo sistema ibrido potrebbe aprire nuove frontiere nel segmento delle piccole e medie cilindrate.

Il secondo motore è un boxer classico da 700cc, con raffreddamento a liquido e un insolito angolo tra i cilindri di 170° (stranamente differente dal tipico 180°), che potrebbe indicare un layout molto particolare. Sul fronte dei motori grandi spicca il sei cilindri in linea da 1.700cc, con trasmissione Doppia Frizione Elettromeccanica (EM-DCT). Questo motore compete con i modelli BMW K1600, aggiungendo una cilindrata maggiore e concezioni tecnologiche evolute, segno della rapida crescita tecnica del marchio cinese.

QJMotor: pronti con un tre cilindri in linea

QJMotor propone il nuovo motore tricilindrico da 900cc, a quanto pare sarà destinato anche ad equipaggiare alcuni modelli Benelli come TNT, Trek e la mai dimenticata Tornado. Con circa 105cv e 90Nm di coppia massima, questo tricilindrico è stato ottimizzato per garantire un'erogazione fluida e appagante ad ogni regime, abbinata a un cambio a sei marce con frizione antisaltellamento, QJMotor ha presentato ad Eicma 2025 la nuova Rino 900 ADV già allestita con questo motore. Sarà una competitor significativa nel segmento adventure, con tecnologie moderne, telaio robusto e un motore pensato per rispondere alle esigenze del turismo stradale e offroad.

ZXMoto, dal debutto a EICMA arrivano 3 cilindri da 819cc

ZXMoto, nata dall'ex progettista di KOVE Zhang Xue, è il nuovo marchio cinese che merita una certa attenzione. Le moto presentate in Eicma affrontano differenti segmenti, tra le varie motorizzazioni offerte spicca il 3 cilindri da 819cc in tre alternative di potenza, da 135cv, 145cv che arrivano fino a ben 150 CV per la versione più estrema pensata per la 820RR-RS. Il motore, dal rapporto di compressionepiuttosto elevato (14:1) è anche decisamente leggero (circa 55 kg) e utilizza tecnologie collaudate come la distribuzione a doppio albero a camme in testa (DOHC), iniezione Bosch e accensione integrata. A quanto pare per il futuro ZXMoto ha messo nel mirino anche un bicilindrico con architettura boxer da 1000cc, raffreddato a liquido e con trasmissione finale a cardano, che integrerà anche il cambio automatico (AMT). Queste novità indicano una strategia aggressiva di ZXMoto nel porsi come alternativa moderna ai marchi europei consolidati, con modelli pensati per ogni segmento, dall’adventure alla categoria Supersport.

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