Nico Cereghini: "Buon anno a tutti. O quasi"

Nico Cereghini: "Buon anno a tutti. O quasi"
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
I miei migliori auguri a chi non si scoraggia nonostante tutto. I miei peggiori auguri a quelli che cercano scorciatoie a danno della collettività. Tra quelli che sono nel mezzo, un pensiero dedicato a Marc Marquez... | N. Cereghini
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  • di Nico Cereghini
30 dicembre 2015

Ciao a tutti! Fino a dieci giorni fa si circolava in moto che era una bellezza, senza mai patire il freddo; persino a Trento e a Sondrio si poteva fare a meno del sottocasco e in tutta la penisola si continuava a piegare come fosse autunno. Ma poi finalmente ha vinto la natura ed è arrivata la stagione del gelo, insidioso sotto le ruote. Pazienza, ci tocca, e ormai è Capodanno. E' il momento di fare gli auguri a tutti. Tutti? Non esageriamo.
 

Buon anno a chi continua a spingere nella direzione comune, a chi non ha perso la voglia, a chi purtroppo ha perso il lavoro, a chi continua a lavorare sodo, a chi per lavorare va all'estero come facevano i nostri bisnonni. Cattivo anno invece, dodici mesi d'inferno, a chi si crede più furbo degli altri, a chi truffa, a chi evade le tasse, a chi non vuole rinunciare ai privilegi di casta, a chi ruba il denaro pubblico, e già che ci siamo a chi ruba le nostre moto.


Buon anno ai bravi motociclisti che rispettano le regole e la meccanica, ai giovanissimi che pur di avere una moto si comprano un catorcio e via, a Simone che con la sua Vespa 50 sfida il ghiaccio del nord Europa e ci racconta i suoi chilometri sul sito, alla bella e brava Laia Sanz che mette in gioco i suoi titoli di trial e di enduro per giocarsela alla pari, contro i maschi, alla Dakar. E buon anno a Botturi e tutti i dakariani.


Cattivo anno a chi in moto non rispetta niente e nessuno, a quelli che se ne fregano delle precedenze, a quelli che si fanno beffe dei timpani altrui, a quei cattivi scooteristi che credono di dominare la città bruciando i semafori e sfiorando i pedoni sulle strisce.
 

Cattivo anno a chi in moto non rispetta niente e nessuno, a quelli che se ne fregano delle precedenze, a quelli che si fanno beffe dei timpani altrui


Infine mediocre anno, se così si può dire, a Marc Marquez. Niente di serio, naturalmente: magari che arrivi secondo o terzo in campionato invece che primo, per dire. Perché avrebbe potuto dichiarare: "Vado a stare ad Andorra per la semplice ragione che pagherò meno tasse. E' una cosa lecita e non a caso Lorenzo e Pedrosa hanno la loro residenza in Svizzera da anni. Perché non ve la prendete anche con loro?". Invece, di fronte alle contestazioni della stampa e dei tifosi, ha accampato scuse pietose come la storia dell'allenamento in quota. Tutti noi lo ammiriamo e lo stimiamo, ma con questa battuta ci ha fatto ridere. Amaramente.


Sapete cosa faccio? Visto che ho già programmato di andare a Barcellona per l'ultimo dell'anno, allungo un po' la strada e passo dal Principato di Andorra. Tanto per vedere come gli andorrani si preparano ad accogliere il campione del mondo. Poi vi racconto. E ancora buon anno a tutti i lettori!

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