Napoli, battuto ogni record di illegalità

Un bambino di 10 anni viene fermato sullo scooter, senza casco. I vigili urbani intervenuti vengono inseguiti e malmenati nel centro partenopeo
14 maggio 2009


Non ci resta che piangere
La notizia de Il Mattino sulle prime ci è parsa una burla. Ma siamo troppo lontani dal pesce di aprile per stare allo scherzo e per prenderla sul ridere. Hai voglia a imporre l'uso (obbligatorio dall'estate del 1986) del casco, quando in sella alle moto scorazzano i bambini. E quando l'intervento sacrosanto delle forze dell'ordine scatena reazioni non degne di un paese civile.
Vi lasciamo alla cronaca degli eventi. A voi ogni ulteriore commento.

NAPOLI - A bordo di scooter e moto, si sono lanciati all'inseguimento di una pattuglia della polizia municipale: l'obiettivo era liberare un bambino di dieci anni, fermato dai caschi bianchi in piazza del Plebiscito perché era alla guida di uno scooter e per di più senza casco.
È accaduto ieri sera a Napoli. Il minore doveva essere condotto dai vigili al centro di prima accoglienza per minori in via Salvator Rosa.
Un'operazione di routine per gli agenti, se non fosse stato l'inizio di un vero e proprio inseguimento, con calci e pugni alla vettura, da parte di decine di persone in sella ai loro mezzi a due ruote. Erano parenti e amici del ragazzino.  
Durante l'inseguimento hanno tentato in tutti i modi di fermare la corsa dell'auto. Hanno anche provato, senza riuscirci, ad aprire le portiere per far scappare il bambino. La corsa è proseguita nel traffico della città: frenate brusche, accelerate e gimkane tra le auto. Una corsa folle, che ha portato al ferimento di due agenti.
Solo l'arrivo di una seconda pattuglia ha finalmente permesso ai vigili di accompagnare il ragazzino al centro di via Salvator Rosa.  Dopo qualche ora, due degli autori dell'inseguimento, G.G di anni 47 e F.C. di anni 41, rispettivamente zio e fratello del minore, riconosciuti da un assistente capo che era a bordo dell'auto, sono stati arrestati nei pressi delle loro abitazioni. Un riconoscimento che è «costato» al vigile anche minacce alla nuora, il cui esercizio commerciale è situato nella stessa zona di residenza degli arrestati. L'accusa è resistenza e lesione a pubblico ufficiale. I due saranno giudicati con rito direttissimo. 
E, sempre a Napoli, la folla è intervenuta anche in un altro caso contro le forze dell'ordine, agenti della sezione Falchi. I poliziotti avevano appena bloccato in via Sant'Antonio Abate, il pusher 25enne Salvatore Esposito, quando sono stati circondati da un folto gruppo di amici e parenti che hanno inveito contro di loro.

A.P.

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