Muore a 32 anni dopo una caduta in moto, investita dall'auto guidata dal parroco del paese

Un tragico incidente stradale ha scosso la comunità di Turi, in provincia di Bari, la sera del 2 aprile 2025. Fabiana Chiarappa, 32 anni, soccorritrice del 118 e appassionata giocatrice di rugby, ha perso la vita in un sinistro avvenuto sulla Strada Statale 172, tra Turi e Putignano
30 aprile 2025

Secondo le prime ricostruzioni, la giovane sarebbe stata vittima di un investimento da parte di un'auto, successivamente identificata come quella guidata da don Nicola D'Onghia, parroco di Turi e docente di teologia.​

Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Turi e coordinate dalla Procura di Bari, hanno portato all'arresto domiciliare del sacerdote con l'accusa di omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso. Secondo quanto emerso, Fabiana Chiarappa avrebbe perso il controllo della sua moto, finendo fuori strada e impattando contro un muretto a secco. Pochi istanti dopo, l'auto del sacerdote sarebbe sopraggiunta sul luogo dell'incidente. Le indagini hanno ipotizzato che la giovane fosse ancora viva al momento dell'impatto con il veicolo del prete, il quale, pur accorgendosi dell'incidente, non si sarebbe fermato a prestare soccorso, allontanandosi dalla scena senza avvisare le autorità competenti.​

Don Nicola D'Onghia, ascoltato dagli inquirenti, avrebbe dichiarato di non essersi accorto di nulla, attribuendo la sensazione di aver colpito un oggetto a un possibile impatto con una pietra. Tuttavia, le testimonianze e i rilievi tecnici hanno escluso questa versione, portando alla sua iscrizione nel registro degli indagati e successivo arresto.​ dai tabulati telefonici pare che fosse anche al telefono, nei momenti che hanno preceduto l'impatto.

La morte di Fabiana Chiarappa ha suscitato profonda commozione nella comunità locale e tra i colleghi del 118, che hanno ricordato la giovane per il suo impegno professionale e la sua passione per il rugby. La vicenda ha anche sollevato interrogativi sulla responsabilità di chi, pur avendo il dovere di prestare soccorso, sceglie di sottrarsi a tale obbligo, aggravando ulteriormente la gravità dell'incidente.​
Il caso ha avuto risonanza anche a livello nazionale, suscitando dibattiti sulla necessità di un inasprimento delle pene per chi commette reati di omissione di soccorso e sull'importanza di una maggiore sensibilizzazione riguardo ai doveri civici in caso di incidenti stradali.​

Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto dell'incidente e accertare eventuali responsabilità aggiuntive. Nel frattempo, la comunità di Turi si prepara a rendere omaggio a Fabiana Chiarappa.

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