Multistrada V4, anche Enduro. Perché sì e perché no

Multistrada V4, anche Enduro. Perché sì e perché no
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Qualche ipotesi ragionata sulle possibili proposte dell'ammiraglia maxienduro Ducati. Perché potrebbe arrivare in versione da avventura totale, e perché invece potrebbe "limitarsi" ad essere un crossover ammazzasette - *ALSO AVAILABLE IN ENGLISH*
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
23 settembre 2019

L'arrivo della Ducati Multistrada V4 è ormai certo, ammesso senza giri di parole anche da Claudio Domenicali in occasione della consegna della Multistrada numero 100.000. Come abbiamo ipotizzato altrove, il propulsore V4 Desmosedici Stradale non dovrebbe però sostituire completamente il bicilindrico Testastretta 11° Evoluzione che spinge l'attuale Multistrada 1260, che addirittura si arricchirà dell'allestimento Grand Tour in occasione della prossima Ducati World Premiere.

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Pur non ipotizzando una sostituzione completa della gamma, ma una semplice aggiunta al top, l'offerta Ducati potrebbe a questo punto prevedere una Multistrada V4 a rappresentare un modello separato dal resto, magari in sostituzione della sola versione Pikes Peak (non a caso già ora il non plus ultra della famiglia) nella veste di crossover ammazzatutti sul misto di montagna (e magari su qualche pista tortuosa) con cerchi a canale largo da 17" e assetto non troppo rialzato.

Insomma, una Streetfighter V4 con sospensioni un po' più lunghe, una posizione leggermente più rialzata e la giusta protezione aerodinamica. Senza voler accusare Ducati di copiare, si tratterebbe di un'operazione sulla falsariga di quanto fatto da BMW nel 2015 sulla S1000R per realizzare la S1000XR, strategia oltremodo sensata in un momento storico in cui ragionare per piattaforme è naturale, se non indispensabile

 

 

Il prototipo della Ducati Streetfighter V4 che potrebbe costituire la base per la prossima Multistrada V4
Il prototipo della Ducati Streetfighter V4 che potrebbe costituire la base per la prossima Multistrada V4

E' però altrettanto affascinante l'ipotesi di un "semplice" inserimento del propulsore V4 nella ciclistica dell'attuale Multistrada, mantenendone le potenzialità fuoristradistiche, magari arrivando a sostituire, come è stato fatto con la Panigale, tutta la fascia alta della gamma e lasciando il propulsore bicilindrico alla sola 950.

Un'ipotesi forse più rischiosa dal punto di vista della ricezione del pubblico, visto lo storico e fortissimo legame dei ducatisti bicilindrico, ma che a questo punto aprirebbe - per non dire imporrebbe - lo sviluppo di una Multistrada V4 Enduro
Un modello quindi con ruota anteriore da 19", serbatoio maggiorato e sospensioni a lunga escursione, che consentano un uso fuoristradistico quantomeno pari all'attuale.

Vi sembra un'ipotesi forzata? Anche a noi. Perché un conto è creare una crossover, tutt'altro è definire una maxienduro - che per districarsi accettabilmente in fuoristrada deve avere una distribuzione dei pesi più spostata sul retrotreno, per non parlare dell'anteriore da 19" a raggi - in grado di gestire il surplus di potenza offerto dal V4. Perché, visti i 158 e passa cavalli offerti dall'attuale Testastretta 11° da 1.262 cc, non avrebbe sicuramente senso adottare il propulsore quadricilindrico per poi castrarlo allo stesso livello di cavalleria.

Ma sarete d'accordo che l'ipotesi ha un suo fascino, e che godrebbe senza dubbio di una certa unicità (non ci risultano sul mercato V4 con reali potenzialità fuoristradistiche), offrendo sicuramente una maggior regolarità di funzionamento ai bassi e medi regimi. Non ci resta che aspettare un altro anno per scoprire cosa bolle in pentola. E voi, che ne pensate?

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