Moveo: lo scooter elettrico pieghevole

Moveo: lo scooter elettrico pieghevole
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Il progetto Moveo vuole creare una nuova categoria di veicoli ultraleggeri, portatilissimi e fondamentali per risolvere il problema dell'"ultimo miglio" nel contesto della mobilità urbana
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13 febbraio 2013

 Il concetto di "ultimo miglio", finora legato a problematiche di tutt'altro genere, è di sempre maggiore attualità quando si parla di mobilità urbana. Con città sempre più strette nella morsa micidiale del traffico, praticamente ovunque si stanno studiando "barriere" che impongano a più veicoli possibile uno stop in periferia per smaltire poi l'ultima tratta del trasferimento con veicoli meno ingombranti ed inquinanti possibile.

 

Una delle risposte al problema, almeno nelle intenzioni del suo ideatore, potrebbero essere veicoli come MOVEO - uno scooter ultra leggero, pieghevole e a propulsione elettrica caratterizzato da un design organico - termine sempre più in voga per prodotti industriali che si ispirano, al contrario, alle linee tonde ed irregolari tipiche degli organismi viventi. Il brevetto MOVEO è stato approvato e pubblicato a livello internazionale secondo quanto prescritto dal PCT (Patent Cooperation Treaty, accordo sopra-nazionale di collaborazione in materia di brevetti).

 

La portatilità dovrebbe essere l'arma vincente di Moveo
La portatilità dovrebbe essere l'arma vincente di Moveo

Moveo si piega fino a raggiungere le dimensioni di una valigia, e vanta un peso contenuto in 25kg - pensate appunto ad una valigia grossa piena, quindi effettivamente trasportabile grazie alle rotelle, caricabile nel bagagliaio di un'auto o su un mezzo pubblico. Le prestazioni (dichiarate, dunque da prendere con beneficio d'inventario) parlano di 45 km/h di velocità per circa 35 km di autonomia. Non sappiamo ancora nulla di uno dei valori più importanti su mezzi del genere - il tempo di ricarica.

 

Ammesso che non siate rimasti basiti dal design, la domanda che più probabilmente vi state ponendo è "quando arriverà?" Difficile dirlo, visto che l'ideatore, Tamás Slezák sta ancora cercando un investitore che creda nel progetto - lo scenario a cui punta è la creazione di una fabbrica (in Ungheria) che possa far partire la produzione entro il 2014. Insomma, non trattenete il fiato.

 

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