Moto Polizia elettriche in Baviera: esempio virtuoso o operazione di marketing?

La Polizia della Baviera ha avviato un progetto volto a integrare nelle sue forze due moto elettriche Zero DSR nell’attività di pattugliamento a Nürnberg e Kempten. Presentato ufficialmente il 12 agosto, questo esperimento durerà un anno e mira a testare sul campo la praticabilità e l’efficienza delle moto elettriche nella sicurezza pubblica.

Questo progetto non è il primo che mette al centro l’utilizzo di veicoli elettrici nella pubblica utilità, spesso proprio con il marchio Zero. In Spagna sia la Policia Nacional, sia la Guardia Civil, utilizzano moto elettriche Zero adattate a esigenze operative. In Italia, in Sardegna la Polizia di Elmas e in continente la Polizia di Pistoia utilizzano delle Zero per alcuni pattugliamenti. Idem in Inghilterra la South London Ambulance Service e la South Yorkshire Police hanno a disposizione delle Zero.

L’iniziativa tedesca è supportata dal Ministero degli Interni bavarese e scientificamente monitorata dalla Technische Hochschule Würzburg-Schweinfurt, non solo punta a raccogliere dati utili per valutarne l’efficacia, ma si inserisce in una strategia più ampia per il raggiungimento degli obiettivi climatici dello Stato.

Le Zero DSR impiegate sono modelli con prestazioni elevate: motore da 75 kW (100 CV), 229 Nm di coppia, velocità massima di 180 km/h e un’autonomia che varia da 172 km in combinato fino a circa 288 km in ambiente urbano. La batteria, da almeno 17,3 kWh con opzioni fino a 21 kWh, consente una ricarica rapida in appena 1,1-1,6 ore.

Queste iniziative hanno quindi l'obiettivo di dimostrare la validità tecnologica delle moto elettriche anche in ambiti operativi esigenti e ad alta dinamicità. Basterà a far cambiare rotta al mercato delle moto elettriche in perenne stagnazione?