Moto Guzzi rinnova negli US il trademark Stornello

Moto Guzzi rinnova negli US il trademark Stornello
Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
Potrebbe essere il segnale dell'arrivo di una nuova Moto Guzzi?
  • Antonio Privitera
  • di Antonio Privitera
4 marzo 2024

Dai nostri colleghi di Cycle World giunge la notizia che Moto Guzzi ha presentato una domanda per il rinnovo della tutela per lo sfruttamento commerciale del nome "Stornello" negli Stati Uniti: per la peculiare regolamentazione USA in merito ai marchi, chiamata "use it or lose it", questa circostanza potrebbe - condizionale più che d'obbligo - essere il segno che la Casa di Mandello starebbe pensando di introdurre nella sua gamma una moto con questo nome e, immaginiamo, con una destinazione più scrambler rispetto alle proposte attuali della sua line-up.

 

Il nome Stornello ha identificato tra gli anni '60 e i '70 delle 125 e 160 cc, in più versioni, comprese la Regolarità e la Turismo. Si trattava di moto d'accesso, quelle chiamate anche "motoleggere" che ricevettero una buona accoglienza da parte del pubblico e che poi chiusero la propria avventura produttiva a metà degli anni '70. In realtà Moto Guzzi ha riutilizzato questo nome per una versione della nota V7: nel 2017 fu realizzata una versione speciale in tiratura limitata di soli 1000 esemplari che fu anche provata dal nostro Francesco Paolillo. Il suo carattere era certamente molto più scarmbler di quello classic roadster della coeva V7 e l'estetica richiamava i colori storici delle Moto Guzzi, mentre il piacevole scarico alto e le gomme tassellate regalavano una dimensione appena più fuoristradistica.

 

Cosa potrebbe quindi essere prodotto dalla Casa dell'Aquila con questo nome? Beh, innanzitutto non è affatto detto che non venga mantenuto legame tra "Stornello" e moto d'accesso: pronti ad essere smentiti, qualche tempo fa avevamo messo in dubbio che il prototipo avvistato in India e dotato del motore bicilindrico in linea 457 potesse essere marchiato Moto Guzzi. Oggi le nostre certezze non sarebbero più così granitiche...

Una seconda ipotesi batterebbe la strada, più prevedibile, di una versione scrambler della piattaforma V7: una ipotesi tutt'altro che campata per aria visto che lo spazio nella gamma potrebbe tranquillamente esserci e che la V7 nelle sue diverse declinazioni è una moto dal grande successo di vendite. Non resta che attendere, anche se molto probabilmente un'ipotetica novità di questo genere non vedrebbe il mercato e le concessionarie prima del 2025.

Fonte: Cycleworld