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Da sempre il marchio Ducati è sinonimo di performance. Performance senza compromessi. Anche sotto il punta di vista economico. La casa di Borgo Panigale si è sempre posta l’obbiettivo di ricercare la massima performance e la miglior dinamica di guida senza farsi condizionare dal prezzo finale delle moto.
Senza andare a scomodare le versioni R per mettersi in garage già una pregiatissima S bisogna sborsare una cospicua cifra.
Tale mentalità e filosofia, però, in parte, sembra essere cambiata ultimamente, per lo meno se andiamo a prendere in considerazione le nuove Panigale e Streetfighter V2. Nelle specifico se pensiamo al nuovissimo propulsore V2. Questo nuovo motore è stato ideato e progettato dai tecnici Ducati espressamente senza l’adozione del desmo, meccanismo che ha – da sempre – differenziato tutte le moto di Borgo Panigale.
Una scelta che, per certi versi, è stata poco apprezzata dai puristi del marchio ma che porta con sé svariati vantaggi tra cui un propulsore dal peso molto contenuto, soli 54,4kg, e dagli intervalli di manutenzione meno serrati e, soprattutto, meno costosi. Un motore facile con una potenza – 120 cavalli – ideale per l’utilizzo su strada, anche per chi non è avvezzo alle più potenti supersportive.
Dopo aver visto, in un primissimo momento, equipaggiate Panigale e Streetfighter con tale V2 è stato il turno di Multistrada che è stata la terza moto a condividere questo bicilindrico (seppur addomesticato per una guida più turistica).
Ma l’impiego del V2 non sembrerebbe terminare qui. Dennis Chung di Motorcycle.com, attraverso i codici telaio e motore, pare abbia scoperto che Ducati ha intenzione di montare tale bicilindrico anche su Monster e DesertX.
E come potrebbero essere proprio Monster e DesertX con tale V2?
La Monster potrebbe, a tutti gli effetti, diventare la Monster più sportiva di tutte le Monster prodotte finora. E potrebbe. anche in parte, sconfinare verso la sorella Streetfighter.
Per quanto riguarda la DesertX, invece, tale novità porterebbe ad un’importante riduzione di peso globale della moto, il che favorirebbe, non di poco, il suo utilizzo in offroad.
Una logica particolare quella di Ducati sui suoi motori “più piccoli” dove, il posizionamento premium rimane ma allo stesso tempo, forse, si sta prediligendo la praticità e la funzionalità al cospetto di una scelta, quella del Desmo, che ha fatto la storia e che continuerà a scriverla sui più grandi e potenti V4.