Libri per motociclisti. "Le due ruote nel cinema"

Libri per motociclisti. "Le due ruote nel cinema"
Cinema e moto per raccontare la libertà, la ribellione o il viaggio. Comuque un binomio che anche gli scrittori hanno approfondito. Ecco un paio di titoli
20 febbraio 2015

Parliamo oggi della produzione editoriale dedicata a quei filoni del cinema che riguardano i motociclisti: i biker movies. Tra le perle che hanno riportato su carta le migliori scene del grande schermo abbiamo scelto di ricordare due testi: "Wild Angels. Dizionario dei biker movies" di Manuel Cavenaghi e "Ribelli on the road. Moto e bikes del cinema" di Alberto Morsiani.

Wild Angels. Dizionario dei biker movies

Partiamo con il primo. Non solo le moto sono le protagoniste del cinema Grindhouse, ma anche droga, sesso e violenza. Decine di foto e riproduzioni a colori dei manifesti originali segnano di volta in volta un nuovo spunto per parlare di uno dei filoni più oscuri della cinematografia. Pellicole più o meno recenti, generi più o meno conosciuti sono raccontati nelle pagine di "Wild Angels. Dizionario dei biker movies" di Manuel Cavenaghi, uno dei gestori dello spazio milanese dedicato ai sottogeneri e che viene definito Bloodbuster.


Moltissimi sono i film che hanno celebrato la storia del "centauro" e questo libro ne riporta alcuni: dai più noti film con protagonisti del calibro di Marlon Brando, passando per i classici come "Easy Rider" fino alle pellicole più recenti e popolari. L'autore ci fa entrare nell'universo dei bikers attraverso un'utile introduzione, subito seguita dalle schede dei film che comprendono non solo trama e credits, ma anche commenti e considerazioni su attori e registi, curiosità e annedoti da cinofili e ricche immagini di accompagnamento.


L'intera storia di un genere, insomma, viene affrontata e menzionata con dovizia di particolari. Canevaghi spiega che i motociclisti del cinema non sono solo i ribelli on the road conosciuti dai più, ma si sono evoluti nel corso degli anni diventando una figura di violenti e sbandati, uomini circondati da bellissime donne e coinvolti in feste al limite della legalità; come i protagonisti de "I selvaggi", "Facce senza Dio" o "Satan's Sadist". Non mancano poi i riferimenti ad alcune "storpiature" del genere: dai motociclisti licantropi di "La notte dei demoni" e "Werewolves on wheels", alle gang di sole donne presenti in "She-Devils on Wheels", fino agli Hell's Angels protagonisti, con le loro Harley-Davidson, di film culto come "Angeli dell'inferno" e "Angeli della violenza".


Un libro appassionante che ci mostra il bello e il brutto del "salire in sella" in alcuni dei più grandi film sul genere.
 


Ribelli on the road. Moto e bikes del cinema

Il cinema a due ruote è raccontato anche dal critico e saggista Alberto Morsiani nel suo "Ribelli on the road. Moto e bikes del cinema", primo libro ad essere pubblicato tra quelli dedicati all'immagine della motocicletta nei film. Foto di scena a colori o in bianco e nero, approfondimenti e informazioni sui riders rimasti nella storia: “Il selvaggio”, “Easy Rider”, “The Loveles”, “Indian - La grande sfida”, “Svalvolati on the Road”, “Ghost Rider” e moltissimi altri. Appassionati di cinema e motociclisti incalliti si ritroveranno a loro agio tra le pagine di questo libro avvincente e attento all'evoluzione del genere dagli anni '50 fino a oggi. Morsiani parla di strade mai percorse, di motociclisti ribelli, di gang di bikers anticonformisti, di Ducati e Harley e dei viaggi su due ruote.


Il libro è diviso in varie sezioni. Si parte da un'introduzione teorica che parla di anarchia, natura, sesso e voglia di libertà connessi al mondo delle moto rappresentato sul grande schermo, per passare poi ai vari capitoli che sono lo specchio delle riflessioni e degli approfondimenti sul genere e sulle schede dei film provenienti da America, Europa, Australia, Africa. Infine, il libro si chiude con un'ampia filmografia e bibliografia.


L'autore segue dunque la metamorfosi avvenuta nella storia del cinema della motocicletta, parlando delle prime importanti pellicole e arrivando a descrivere anche i decenni più recenti, quando la moto diventa quasi un "accessorio" alla moda da far sfoggiare agli attori per renderli più interessanti.


Due libri simili tra loro, ma allo stesso tempo unici che ogni appassionato delle due ruote deve avere nella sua libreria.

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