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La passaggio di mano è compiuto. Bajaj Auto, attraverso la controllata Bajaj Auto International Holdings B.V., ha completato l'acquisizione del 50,1% di Pierer Bajaj AG detenuto da Pierer Industrie AG, diventando così l'unico azionista della società. L'operazione, finalizzata il 18 novembre dopo il via libera della Commissione Europea del 10 novembre, conferisce a Bajaj il controllo indiretto del 74,9% di PIERER Mobility AG, la casa madre di KTM.
Il legame tra Bajaj Auto e KTM non nasce certo oggi: la partnership strategica risale al 2007 e ha attraversato quasi vent'anni di collaborazione industriale. Ma è nel maggio 2025 che la casa indiana ha dimostrato la sua volontà di salvare il marchio austriaco con un'iniezione di liquidità da 800 milioni di euro, garantendo la continuità operativa in un momento critico.
L'operazione di acquisizione era stata annunciata il 22 maggio 2025 con un accordo di call option che permetteva a Bajaj di rilevare le quote entro maggio 2026. I tempi si sono però accelerati: ottenute tutte le autorizzazioni necessarie, Bajaj ha esercitato le opzioni e chiuso l'affare in sei mesi.
L'assemblea straordinaria ha già approvato la modifica della denominazione sociale: PIERER Mobility AG diventerà Bajaj Mobility AG, mentre Pierer Bajaj AG assumerà il nome di Bajaj Auto International Holdings AG.
Anche il consiglio di sorveglianza è stato rivoluzionato: i rappresentanti di Pierer Industrie AG si sono dimessi, lasciando spazio a Pradeep Shrivastava, direttore esecutivo di Bajaj Auto, e all'avvocato viennese Wulf Gordian Hauser, che affiancano Dinesh Thapar e Srinivasan Ravikumar, già in carica.
"Con Bajaj come società madre abbiamo ora un esperto del settore con presenza globale, che conosce KTM da molti anni e comprende il nostro business, il brand e i prodotti", ha dichiarato il CEO Gottfried Neumeister. "Le competenze di Bajaj e l'expertise di KTM si completano perfettamente. Vogliamo sfruttare queste sinergie per riportare KTM al vertice".
Neumeister ha tenuto a rassicurare sul futuro del marchio: "KTM rimarrà un'azienda austriaca con management indipendente che mantiene un ruolo pionieristico in ricerca e sviluppo, design, qualità del prodotto e racing". Dal settembre 2025, il team dirigenziale si è rafforzato con l'ingresso di Petra Preining come CFO, affiancando Neumeister e la CLO Verena Schneglberger-Grossmann.
Bajaj Auto si presenta con credenziali di tutto rispetto: è tra i cinque maggiori produttori di motociclette al mondo e leader globale nel segmento dei tre ruote. La sua presenza abbraccia oltre 100 paesi, con il primato di maggior esportatore di veicoli a due e tre ruote dall'India, rappresentando metà delle esportazioni nazionali del settore.
L'azienda indiana vanta oltre 1.500 ingegneri nel centro R&D all'avanguardia di Pune, centri di design in Spagna e Thailandia, stabilimenti certificati TPM e un nuovo sito produttivo in Brasile.
Il piano di rilancio è già sul tavolo. "La svolta è in pieno svolgimento", ha spiegato sempre Neumeister. "Stiamo facendo buoni progressi non solo con la ristrutturazione e la riduzione dei costi, ma abbiamo anche iniziato il percorso per aumentare le vendite con clienti nuovi ed esistenti".
I numeri sembrano confermare l'ottimismo: KTM prevede di vendere ai dealer e agli importatori un numero significativamente più alto di motociclette nella seconda metà dell'anno rispetto al 2024 (che, però, non è un anno che da questo punto di vista possa offrire un gran riferimento). Contemporaneamente, la riduzione delle scorte globali procede meglio del previsto: entro fine anno l'inventario dovrebbe diminuire di 110.000 motociclette.
Il dialogo intensificato con la rete di concessionari permetterà di allineare meglio la pianificazione produttiva alla domanda di mercato, evitando gli eccessi di scorte che hanno contribuito alle difficoltà recenti.
Con i marchi premium KTM, Husqvarna e GASGAS, oltre ai componenti ad alte prestazioni WP e ai veicoli con propulsori elettrici innovativi, il gruppo punta a consolidare la leadership tecnologica nel segmento premium europeo, ora con la solidità finanziaria e industriale di uno dei colossi mondiali delle due ruote.