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Che la lunga storia d’amore tra Jeffrey Herlings e KTM sia giunta al capolinea sembra ormai cosa certa. D’altronde, a fronte di un’offerta più che dimezzata – si dice che KTM abbia messo sul piatto un budget pari a solo un terzo dell’attuale per JH – per il pilota olandese non c’era miglior soluzione che guardarsi intorno.
Va detto, però, che mettere sotto contratto Herlings è una bella scommessa. Trentadue anni il prossimo anno, ancora performante ma comunque nella fase discendente – o calante, chiamatela come volete – della sua carriera e con più radiologie e ortopedie visitate che cancelletti di partenza visti negli ultimi anni.
Ma c’è un “ma”: è Jeffrey Herlings. Quando è in forma, è ancora il riferimento della MXGP. I GP di Lettonia e Germania di quest’anno ne sono la conferma.
Già ad Arco circolavano alcune voci su JH84 in HRC (ne parlavamo qui) nel paddock MXGP. Ma con la vittoria di Tim Gajser proprio a Pietramurata, e tutti quei sorrisi in casa HRC, un divorzio tra Honda e lo sloveno sembrava alquanto improbabile. E invece...
Dopo l’infortunio di Tim e l'ennesimo mondiale sfumato, dopo che qualcuno insinuava che i rapporti tra HRC e Gajser fossero incrinati da tempo e dopo i sempre più frequenti rumors sulla firma già avvenuta tra Tiga243 e Yamaha, Jeffrey Herlings in Honda non sembra più un’ipotesi così improbabile per il 2026.
Prima, però, vanno analizzate altre due situazioni che potrebbero aver spinto l’olandese verso la struttura di Giacomo Gariboldi.
La prima riguarda Ducati. La struttura MXGP – e molto probabilmente anche quella MX2 – dovrebbe passare nelle mani di Wilvo a fine anno. Voci di paddock sostenevano fermamente che Louis Vosters - team owner di Wilvo - fosse disposto a spendere qualsiasi cifra per avere con sè Herlings - in rosso - nel 2026. Ma qualcosa dev’essere andato storto.
Che sia stato per caso un test con la moto? Insomma, Jeffrey sì, è attaccato ai soldi, ma prima di tutto è un pilota che vuole ancora vincere e per essere competitivi in una classe così dura come la MXGP il feeling con la moto è tutto.
La seconda ragione che potrebbe aver spinto l’olandese sempre più verso HRC è la riconferma di Lucas Coenen in KTM. È vero, Lucas non è Herlings, ma è più giovane, più sano e, al debutto in MXGP, rischia addirittura di conquistare il titolo. Niente male come "investimento" per il futuro. Prima di questa riconferma, però, pare esserci stata una trattativa proprio tra HRC e i fratelli Coenen che, alla luce dei fatti, non deve essersi conclusa nel migliore dei modi. Herlings quindi come rimpiazzo? Mah, difficile da pensare, anche se...
Ed eccoci quindi qui, con Herlings destinato a Honda HRC per il 2026. Voci dicono che per i piloti HRC – o almeno per Ruben Fernandez – dovrebbero arrivare, prima del termine della stagione in corso, delle moto completamente nuove.
Telaio e motore inediti, con addirittura una 450 dotata di distribuzione DOHC: tipo il motore che Honda HRC utilizza nei Rally, o comunque qualcosa di molto simile che potrebbe derivare proprio da quello. Una scelta che Honda aveva già fatto sulla più piccola 250cc qualche anno fa.
Se queste indiscrezioni dovessero risultare corrette, beh... non vediamo l’ora di vedere questa nuova CRF!
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